Le Residenze

L’Istituto Svizzero offre le sue residenze ad artiste/artisti e ricercatrici/ricercatori emergenti che desiderano contribuire al futuro dell’arte, della scienza e dell’innovazione.

Il concorso è aperto a cittadine/cittadini svizzere/i, alle/ai residenti in Svizzera, o a persone che abbiano comprovati legami con istituzioni culturali o scientifiche svizzere.

Le diverse tipologie di residenza sono:

Roma Calling

Milano Calling

Palermo Calling

Palermo Calling: Curatrice/Curatore

Palermo Calling: Art&Science

Summer School

Senior Fellowship

ON FORESTS

Roma Calling

A Roma, l’Istituto Svizzero offre ogni anno a giovani ricercatrici/ricercatori e giovani artiste/artisti una residenza di 10 mesi a Villa Maraini (settembre-luglio) per approfondire la propria ricerca partecipando al programma transdisciplinare Roma Calling. Il concorso si rivolge ad artiste/artisti delle arti visive, design, architettura, cinema, letteratura, danza, teatro, musica, ecc. che abbiano comprovata esperienza in ambito artistico o che abbiano concluso una formazione (Bachelor, Master o altro) e a ricercatrici/ricercatori dottorande/dottorandi o post-dottorande/post-dottorandi di scienze umane, sociali e naturali o di altre discipline.
A partire dall’anno accademico 2021/2022 l’Istituto Svizzero ha introdotto un nuovo programma di residenza Roma Calling di soli 5 mesi, destinato a due ricercatrici/ricercatori che stiano lavorando su un progetto che presenti forti legami con la città di Roma e il cui studio possa svolgersi in un periodo più breve.

Le/I residenti partecipano alla vita dell’Istituto e beneficiano di scambi formali e informali tra arti e scienze e discipline varie. Il programma Roma Calling si sviluppa in base agli interessi condivisi delle/dei residenti e consiste in eventi ripartiti su una ventina di giorni durante tutta la residenza/anno accademico.

Le candidate/i candidati dovranno presentare un progetto di ricerca universitaria o un progetto artistico personale che necessiti o giustifichi un soggiorno a Roma e che abbia un legame con l’Italia, con il suo patrimonio culturale o le sue istituzioni artistiche e/o scientifiche. Le candidate/i candidati dovranno confermare e argomentare il loro interesse per il programma transdisciplinare.

Maggiori informazioni a: direzione@istitutosvizzero.it

Condizioni di partecipazione, alloggio e finanziamento

Scaricare le condizioni di partecipazione 2024/2025 qui.

Processo di selezione

Le candidature per l’anno 2024/2025 sono chiuse.

 

Residenti

Roma Calling 2023/2024

  • Belloni, Jacopo (Arti visive, Performance) Jacopo Belloni (1992) è un artista che vive e lavora a Ginevra. La sua ricerca esplora i diversivi immaginativi, narrativi e simbolici che le società adottano per far fronte agli stati di crisi. Le sue opere scultoree e le sue performance fanno riferimento alla cultura vernacolare, un universo simbolico e superstizioso che continua a risuonare nel nostro mondo contemporaneo. Ha conseguito un Work.Master presso HEAD – Genève (2021) e ha esposto in diverse istituzioni e spazi come Kunsthalle, Berna; Forde, Ginevra; Aargauer Kunsthaus, Aarau; Palazzo Re Rebaudengo, Guarene (TO). A Roma proseguirà la sua ricerca sulle tradizioni del mondo rurale italiano come strumento per affrontare gli stati di crisi e le ‘apocalissi culturali’, influenzato dalle teorie dell’antropologo Ernesto de Martino.
  • Bernasconi, Valentine (Studi visuali digitali) Valentine Bernasconi (1994) è dottoranda nel campo dei Digital visual studies presso l’Università di Zurigo. Nel suo progetto di ricerca tenta di comprendere le implicazioni e i significati dei gesti delle mani nei dipinti della prima età moderna, affrontando anche il complesso ruolo dello strumento informatico nella pratica della storia dell’arte. Ha una laurea in ingegneria di Digital Humanities all’EPFL e ha studiato informatica e storia dell’arte all’Università di Friburgo. A Roma continuerà la sua ricerca tra informatica e storia dell’arte in un dialogo tra storiche/storici, tecniche/tecnici e istituzioni coinvolte in questi processi.
  • Delarue, Chloé (Arti visive) Chloé Delarue (1986) è un’artista che vive e lavora a Ginevra. Attraverso le complesse relazioni delle tecnologie digitali con la materia vivente, osserva l’alterazione della realtà che sconvolge i nostri sistemi di rappresentazione e identificazione. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni come il Musée des Beaux-Arts de la Chaux-de-Fonds, la Kunsthaus Langenthal, la Salle de Bains di Lione e la Villa du Parc di Annemasse, Windhager von Kaenel di Zurigo e, più recentemente, presso la galleria frank elbaz di Parigi. A Roma realizzerà una nuova serie di opere che riflettono sulle nozioni di riproducibilità e simulazione raccogliendo frammenti rappresentativi della storia mitica e contemporanea della città, attraverso l’uso della fotogrammetria.
  • Ellis, Anthony (Filologia classica) Anthony Ellis (1986) è ricercatore presso l’Istituto di filologia classica dell’Università di Berna. La sua ricerca si concentra sulla religione antica e sugli incontri interculturali. Ha studiato a Oxford e a Edimburgo, dove la sua tesi di Dottorato (2013) ha esplorato il ruolo degli dei nel primo pensiero storico greco. A Roma ricostruirà il modo in cui il famigerato filosofo ed eretico bizantino Gemistos Pletho riscrisse i testi storici antichi, tracciando l’influenza di Pletho sui rifugiati greci che migrarono a Roma in seguito alle conquiste ottomane.
  • Holliger, Simone (Arti visive) Simone Holliger (1986) è un’artista che vive e lavora a Basilea. Attraverso un approccio sperimentale e processuale, crea sculture di grandi dimensioni. Nell’ambito di una convenzione scultorea stereotipata e maschile, la posizione artistica di Holliger oscilla tra un senso di tradizione e rottura formale, forza verticale e finezza organica. Nel 2014 si è laureata presso la HEAD – Genève. Ha vinto lo Swiss Art Award nel 2019 e ha completato residenze a Berlino (2020) e alla Cité Internationale des Arts di Parigi (2016). Ha tenuto mostre personali alla Kunsthaus Baselland, Muttenz (2023), al Musée des Beaux-Arts La Chaux-de-Fonds (2022) e a La BF15 di Lione (2022). Insieme ad altre/i artiste/i gestisce dal 2019 lo spazio off PALAZZINA a Basilea, che si concentra sull’intreccio tra spazio abitativo e spazio espositivo. A Roma la sua ricerca si concentrerà su contenuti, forme e materiali in riferimento allo spazio urbano e architettonico della città.
  • Marie d’Avigneau, Jade (Storia dell’arte) Jade Marie d’Avigneau (1994) è dottoranda presso l’Università di Losanna. Ha studiato storia dell’arte e filosofia presso le Università di Firenze, Monaco di Baviera e Losanna. Ha ricevuto un premio di facoltà dalla Società Dante Alighieri per la sua tesi di laurea magistrale. È stata in residenza a Napoli, per lavorare alla sua tesi di Dottorato sulla scultura napoletana del XVI secolo. A Roma porterà avanti la sua ricerca ed esaminerà diversi aspetti della scultura napoletana, della storia sociale e degli scambi artistici in questo periodo.
  • Maurer, Jacqueline (Storia dell’arte, Cinema) Jacqueline Maurer (1984) è una storica dell’arte e una studiosa di cinema, critica e curatrice. Nella sua ricerca esamina le interrelazioni tra film, architettura, ambienti urbani e paesaggi rurali. È stata Postdoc Fellow presso il Collegium Helveticum, assistente di ricerca presso la FHNW e il gta del Politecnico di Zurigo e mediatrice d’arte presso il Kunstmuseum di Basilea. Ha studiato storia dell’arte e filologia tedesca a Basilea e Londra e ha conseguito un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Studi Cinematografici dell’Università di Zurigo. A Roma continuerà la sua ricerca interdisciplinare sui paesaggi rurali e il cinema.
  • Meier, Léa Katharina (Arti visive, Performance) Léa Katharina Meier (1989) è un’artista multidisciplinare che vive e lavora a Losanna. Attraverso performance, tessuti, disegno, video e scrittura, la sua pratica artistica sviluppa narrazioni in cui il fallimento, la vergogna e il ridicolo sono forme di guarigione. Nel 2021 ha vinto il Premio della giuria e il Premio del pubblico allo Swiss Performance Award con lo spettacolo Tous les sexes tombent du ciel. Nel 2018 e nel 2019 è stata in residenza negli spazi di Faap e Pivô a San Paolo (BR). Ha esposto il suo lavoro in teatri e spazi artistici come il Musée Cantonal des Beaux Arts de Lausanne, Arsenic – Centre d’art scénique contemporain, TU-Théâtre de l’Usine e Tunnel Tunnel. È membro del collettivo di traduzione BRASA. A Roma continuerà la sua ricerca sulle nozioni di vergogna, sporcizia e pulizia in contrapposizione a un contesto carico della presenza della storia del cristianesimo e della storia del fascismo.
  • Paolino, Camilla (Storia dell’arte) Camilla Paolino (1991) è ricercatrice e curatrice. Attualmente sta svolgendo un Dottorato di ricerca presso l’Università di Ginevra, esplorando il nesso materiale tra lavoro riproduttivo e artistico articolato nell’Italia degli anni Settanta. Co-gestisce il canale web-radio CANALE MILVA e lo spazio d’artista One gee in fog a Ginevra, e collabora al progetto di ricerca 7 Winds alla Kunsthalle di Berna. Altri progetti recenti sono stati presentati a PALAZZINA (Basilea, 2021); Le Commun (Ginevra, 2021); Sonnenstube (Lugano, 2020); Fri Art Kunsthalle (Friburgo, 2020); Centre d’Art Contemporain d’Yverdon-les-Bains (2019). A Roma porterà avanti la sua tesi di Dottorato per far luce sul contributo dell’arte alla lotta per la riconfigurazione della tradizionale divisione sessuale del lavoro e per la denaturalizzazione del lavoro riproduttivo delle donne.
  • Pecile, Veronica (Diritto, Scienze sociali) Veronica Pecile (1989) conduce ricerche tra diritto, teoria critica e teorie della spazio-temporalità. Dal 2023 è ricercatrice affiliata al Lucernaiuris-Institut für Juristische Grundlagen dell’Università di Lucerna. In precedenza, è stata ricercatrice post-dottorato presso il Collegium Helveticum (Zurigo) e la Harvard Law School. Ha conseguito un Dottorato di ricerca in Diritto e Scienze sociali presso l’EHESS (Parigi) e un Master presso Sciences Po (Parigi). A Roma lavorerà con istituzioni e piattaforme artistiche per indagare le tecniche e i discorsi giuridici attraverso i quali sono state istituite le colonie italiane.
  • Sanchez, Mia (Arti visive) Mia Sanchez (1988) è un’artista che vive e lavora a Basilea. Il suo lavoro esplora le strutture sociali e gli spostamenti tra il personale e il pubblico attraverso i formati del video, della fotografia e della scultura. Ha conseguito un Master presso l’Institut Kunst (FHNW) di Basilea e il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni come Der Tank, Basilea; Stadtgalerie, Berna; Istituto Svizzero, Milano. Nel 2020 ha ricevuto il Basel-Berlin Stipendium dall’Accademia delle Arti di Berlino e nel 2022 ha ricevuto lo Swiss Art Award. Ha co-fondato lo spazio d’artista Riverside. A Roma esplorerà l’impatto dello spazio urbano sul tempo libero attraverso un’opera cinematografica.
  • Scheidegger, Sarina (Performance) Sarina Scheidegger (1985) è un’ artista e scrittrice che vive e lavora a Basilea. La collaborazione è uno degli aspetti fondamentali della sua ricerca artistica e lavora spesso con altre/i artiste/i, performer e musiciste/i in formati congiunti. Performance, stampe e ceramica si combinano regolarmente nei suoi progetti sovrapponendosi ad altre discipline. Ha conseguito un Master presso la Hochschule der Künste Bern (HKB) e ha ricevuto diverse borse di studio e premi internazionali, tra cui la residenza FLORA 2018 a Bogotà del programma Coincidencia di Pro Helvetia. Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni come l’Istituto Svizzero a Roma, il Museo de la Inmigración di Buenos Aires, il Kunstmuseum di Basilea, la Raven Raw Gallery di Londra e l’Ausstellungsraum Klingental di Basilea. A Roma svilupperà nuovi lavori che esplorano la relazione tra le anfore e gli attuali dibattiti sull'(idro)femminismo.
  • Wolf, Anna-Lena (Etnologia) Anna-Lena Wolf (1984) è un’antropologa con un focus tematico sull’antropologia giuridica e della religione. Attualmente lavora come ricercatrice post-dottorato e docente presso l’Istituto di antropologia sociale e culturale dell’Università Martin Lutero di Halle-Wittenberg. Nel 2018, ha completato il suo dottorato di ricerca sul cambiamento delle concezioni di giustizia nel contesto di una riforma del diritto del lavoro nelle piantagioni di tè indiane presso l’Università di Berna. Ha trascorso un anno come visiting scholar presso il Center for the Study of Law & Governance della Jawaharlal Nehru University di Delhi. A Roma condurrà un lavoro etnografico sul campo sulla relazione tra cambiamento giuridico e agenzia divina nel diritto canonico nelle istituzioni centrali della Curia romana.

Roma Calling 2022/2023

  • Azzariti, Giorgio (Storia e teoria dell’architettura) Giorgio Azzariti (1991) è un architetto, dottorando presso il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ). Ha studiato all’École Nationale Supérieure d’Architecture de Paris–Belleville e all’Università di Roma Tre, dove ha conseguito il suo Master in Architettura nel 2017. Ha lavorato per studi di architettura e istituzioni internazionali: in particolare, Herzog & de Meuron a Basilea e il Museum of Modern Art di New York. A Roma porterà avanti la sua tesi di dottorato, indagando tematicamente, tramite il lavoro dell’architetto Giuseppe Vaccaro (1896–1970), la modernizzazione dell’architettura italiana attraverso i radicali mutamenti politici che hanno percorso il secolo scorso.
  • Beeli, Giuanna (Storia) Giuanna Beeli (1994) ha studiato storia, antropologia sociale e romancio presso le Università di Berna e Friburgo. Come assistente di ricerca presso l’Archivio dell’Abbazia di San Gallo, si è concentrata sulla figura di Celestino Sfondrati (1644-1696), principe abate benedettino del famoso monastero di San Gallo che ricevette il cappello cardinalizio da Papa Innocenzo XII nel 1695. Nella sua tesi in corso, finanziata dal FNS, utilizza il regno di Sfondrati per esaminare, da una prospettiva di storia sociale, culturale e politica, come gli ordini religiosi e il clero abbiano assunto funzioni importanti nelle società cattoliche della prima età moderna attraverso interconnessioni e pratiche simbolico-comunicative. A Roma esplorerà in che modo la Curia romana e la riforma tridentina abbiano contribuito in modo decisivo al cursus honorum di Celestino Sfondrati.
  • Cardellini, Igor (Performance, arti visive) Igor Cardellini (1983) vive a Losanna e lavora in diversi Paesi europei. Ha studiato antropologia, sociologia e scienze politiche all’Università di Losanna. Crea performance e lavora all’interno dei collettivi artistici CARDELLINI | GONZALEZ dal 2016 e Colectivo Utópico dal 2019. La sua ricerca si concentra sulle relazioni di potere e su come le situazioni performative permettano la loro attivazione e sovversione. Collabora con i coreografi Sidi Larbi Cherkaoui, Jérôme Bel e la regista Émilie Charriot. Scrive per diversi giornali svizzeri ed è membro del comitato del festival Belluard Bollwerk. A Roma, attraverso prospettive queer, esplorerà le figure umane mostruose e la dimensione politica del corpo, traendo ispirazione dalla statuaria romana.
  • Hirschi, Solmeng-Jonas (Classicismo) Solmeng-Jonas Hirschi (1992) lavora come assistente di ricerca post-dottorato all’Università di Friburgo dal 2021, dove insegna greco antico e sta compilando il catalogo digitale dei papiri conservati nel Museo della Bibbia e dell’Oriente. Si è laureato in greco antico, latino, storia e antropologia all’Università di Berna (2015). Successivamente, ha ottenuto un Master in linguistica e papirologia all’Università di Oxford (2016), dove ha completato il suo dottorato di ricerca (2021) sulla pragmatica della terapia filosofica nelle lettere di Epicuro, sotto la supervisione del professor Tobias Reinhardt. A Roma porterà avanti il suo progetto di ricerca De Temps en Temps – Epicure, Bergson, McTaggart che approfondirà il concetto di tempo nel lavoro dei tre filosofi.
  • Hunter, Leonie (Filosofia politica) Leonie Hunter (1991) ha studiato teoria politica e filosofia alla Goethe-Universität a Francoforte sul Meno, alla New School a New York City, alla École Normale Supérieure a Parigi e ha conseguito il dottorato presso l’Istituto per la ricerca sociale di Francoforte con una tesi sulla dimensione politica della poetica di Hegel, Il dramma nella politica. La sua ultima pubblicazione è In the Sense of Materiality. Film and Society after Siegried Kracauer (Bertz+Fischer, Berlino 2022). A Roma esaminerà il cambiamento politico strutturale della commedia sulla base del cinema di Nanni Moretti. 
  • Jung, Sophie (Arti visive) Sophie Jung (1982) vive e lavora tra Londra e Basilea. Lavora con testo, disegno, scultura e performance, utilizzando l’umorismo, la vergogna, l’assurdo, la rabbia, il ritmo, la farsa, le difficoltà, l’amicizia in un costante slittamento di piani. Le sue opere scultoree consistono in corpi realizzati con elementi, sia trovati sia prodotti, in maniera casuale e il suo approccio alle ‘cose’ – che siano oggetti o apparizioni– risiede in un luogo tra la responsabilità materiale e il divenire selvaggio. Crea assemblaggi che funzionano come semiologi attraverso i quali scrive copioni di performance. Ha esposto in diverse istituzioni internazionali tra cui E. A. Shared Space a Tbilisi, Istituto Svizzero a Milano, Casino Luxembourg, Blain Southern a Londra e Kunsthalle Basel. Ha vinto lo Swiss Art Award (2016 e 2019), ha ricevuto il premio Manor (2018) e sta lavorando alla sua prima monografia con Mousse Publishing. A Roma guarderà all’antichità classica per indagare la relazione tra narrazioni culturali e le loro manifestazioni visive, utilizzando preziosità e detriti trovati in città per creare nuove opere.
  • Koch, Tobias (Composizione) Tobias Koch (1986) è un compositore e artista del suono con sede a Basilea e Berlino che lavora tra performance, arti visive, film e produzione musicale. Ha eseguito i propri lavori al Leopold Museum di Vienna, all’Istituto Svizzero a Roma e Milano, al Centre culturel suisse, al CND di Parigi e in vari teatri d’Europa. In precedenza ha firmato opere presentate al MoMA di New York, a Documenta 14, a Frieze Art Fair, alla Tate Modern, al Centre Pompidou, alla Volksbühne di Berlino e altrove. Il suo sound design e le sue composizioni musicali sono state inserite in diversi lungometraggi e documentari premiati presentati alla Berlinale Int. Filmfestival, Festival di Cannes, Festival di Locarno, IFFR di Rotterdam e Toronto International Film Festival. A Roma svilupperà un progetto intitolato Sound Ruins, che si basa sull’idea di architettura sonora e sull’ascolto come processo scultoreo-architettonico, con un particolare interesse per lo stile barocco romano.
  • Minnig, Val (Arti visive) Val Minnig (1991) vive e lavora a Zurigo dove ha conseguito il Master in Belle arti nel 2020 presso la ZHdK. Le opere installative di Val Minnig utilizzano materiali semplici, in parte trovati per strada, per creare interventi che si estendono in tutto lo spazio espositivo. Le opere creano uno stato di fragilità e spesso fanno riferimento all’ambiente circostante. Allo stesso tempo, esamina costruzioni e strutture tecniche che riflettono la tensione tra controllo e fascinazione nel rapporto uomo-animale. Val Minnig cerca la possibilità di rompere le relazioni abituali e di proporre diverse forme di incontro. Partendo spesso da sensazioni soggettive, nel suo lavoro capovolge i rapporti di forza convenzionali creando delle vere e proprie esperienze. Recentemente ha esposto in istituzioni come la Kunst Halle St. Gallen, SALTS, Birsfelden. A Roma porterà avanti la sua ricerca sulla convivenza tra uomo e animale, studiando, in particolar modo, le figure del cane e degli uccelli sia nell’antica Roma sia nella società contemporanea.
  • Petersmann, Marie (Diritto internazionale, Ecologia) Marie Petersmann (1989) è Senior Researcher presso l’Università di Tilburg, nei Paesi Bassi. La sua ricerca si concentra sulle normatività non antropocentriche e sulle modalità di coesistenza con i non umani. Il suo lavoro si colloca all’intersezione tra teoria giuridica, filosofia ecologica ed ecologia politica. Ha conseguito un dottorato di ricerca in diritto internazionale presso l’Istituto universitario europeo di Firenze, un Master in diritto internazionale presso il Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra e una laurea in relazioni internazionali presso l’Università di Ginevra. A Roma lavorerà con attiviste/i agroecologic* sulle pratiche di ‘more-than-human commoning’ come caso di studio del suo progetto Anthropocene Legalities: Reconfiguring Legal Relations with/in More-than-human Collectives.
  • Sugnaux, Grégory (Arti visive) Grégory Sugnaux (1989) vive e lavora a Friburgo. Ha conseguito una laurea presso l’EDHEA a Sierre e un Master presso la HKB a Berna. Il suo lavoro affronta il ruolo della pittura attraverso la mediazione del sistema espositivo. Sovvertendo i codici pittorici esistenti, rifiuta un certo patrimonio di valori della storia della pittura e cerca di elaborare sistemi alternativi. Nel 2015 ha ricevuto il premio artistico Kiefer Hablitzel I Göhner e, nel 2019, ha completato una residenza presso l’Atelier Jean Tinguely alla Cité Internationale des Arts di Parigi. Negli ultimi due anni le sue opere sono state esposte in numerose mostre in spazi come Last Tango e suns.works a Zurigo, Display a Berlino. Dal 2016 al 2020 è stato co-curatore dello spazio indipendente WallRiss di Friburgo. A Roma porterà avanti un’indagine sulle figure mostruose attraverso la realizzazione di una nuova serie di dipinti e un libro d’artista.
  • Torres, Stefano Rodrigo (Storia) Stefano Rodrigo Torres (1991) è un ricercatore che si dedica allo studio delle missioni gesuitiche e delle cronache americane del XVII secolo, argomento della sua tesi di dottorato. Si è laureato in Scienze Religiose e in Storia all’Università di Losanna. La sua tesi di Master, un caso di storia criminale e giudiziaria nel contesto cileno del XVIII secolo, è stata premiata con il Premio Fritz Stolz 2019 dalla Società Svizzera delle Scienze Religiose (SGR-SSSR). Attualmente insegna presso l’Istituto di Storia e Antropologia delle Religioni (IHAR) ed è parte del comitato editoriale della rivista accademica Asdiwal. Rivista ginevrina di antropologia e storia delle religioni. La sua ricerca lo ha portato ad approfondire gli archivi in Spagna e in Cile. A Roma svilupperà ulteriormente il suo progetto di ricerca tramite l’archivio della Compagnia di Gesù (ARSI).
  • Vincensini, Gaia (Arti visive) Gaia Vincensini (1992) vive e lavora tra Ginevra e Parigi. Si è laureata alla HEAD-Genève nel 2016. Nel suo lavoro crea narrazioni che esplorano i sistemi di valori che strutturano sia l’arte sia la società. Nel 2021 ha vinto i premi Manor e Kiefer Hablitzel I Göhner e nel 2020 ha completato una residenza di nove mesi alla Cité Internationale des Arts di Parigi. Il suo lavoro è stato esposto al MAMCO e al Forde a Ginevra, allo Swiss Institute a New York, alla Maison d’Art Bernard Anthonioz a Nogent-sur-Marne e più recentemente alla Galleria Martina Simeti a Milano e durante FIAC con la sua galleria Gaudel de Stampa. A Roma svilupperà una serie di opere che esplorerà le divinità del mondo contemporaneo e come gli esseri umani si confrontano con esse.
  • von Dach, Michelle (Antropologia sociale) Michelle von Dach (1994) è dottoranda all’Istituto di Antropologia Sociale e Culturale dell’Università di Zurigo e ricercatrice per il progetto Europeo Horizon 2020 Hummingbird. La sua ricerca punta ad analizzare il contesto di migrazione irregolare in Italia. A Roma condurrà una ricerca etnografica collaborando con associazioni non governative che sostengono le/i migranti nel territorio urbano. Roma rappresenta sia un punto di passaggio che un luogo di riferimento in cui si stringono nuove conoscenze, vengono raccolte importanti informazioni e futuri movimenti vengono pianificati. Si concentrerà soprattutto sulle esperienze, aspettative, motivazioni, difficoltà e prospettive delle/dei migranti che vivono una sorta di limbo legale durante il loro soggiorno nella capitale.

Roma Calling 2021/2022

  • Azouzi, Ilyas (Storia e teoria dell’architettura) Ilyas Azouzi (1990) ha ottenuto un MA in storia dell’arte all’Università di Losanna e un MA in storia e teoria dell’architettura alla Bartlett School of Architecture (UCL). La sua tesi di dottorato presso UCL si concentra sul ruolo della teoria architettonica nella politica coloniale fascista e sulla strumentalizzazione dell’urbanismo durante l’espansionismo imperiale dell’Italia (1936-1943). A Roma ha continuato il suo lavoro sullo studio postcoloniale interdisciplinare tra architettura, urbanismo e storia politica.
  • Bridel, Caroline (Archeologia, storia delle religioni) Caroline Bridel (1993) ha ottenuto un MA in archeologia classica e scienze dell’antichità all’Università di Ginevra. Come dottoranda all’Università di Friburgo, la sua tesi contribuisce a un progetto di ricerca Eccellenza del FNS. La sua ricerca si concentra sui processi di fabbricazione dell’iconografia cristiana in rapporto alla produzione visuale e ai testi tardo antichi. Con un approccio che mette insieme archeologia e iconografia, a Roma si è dedicata alla sua ricerca sulla definizione delle immagini cristiane e i contesti a esse legati.
  • Chramosta, Martin (Arti visive) Martin Chramosta (1982) ha studiato presso l’HGK di Basilea. È insegnante alla Scuola di Design di Basilea e docente ospite presso l’Università di Arti Applicate di Vienna. Chramosta lavora principalmente nell’ambito della scultura, del disegno e della performance. Ha ricevuto diversi premi e borse di studio tra cui il Riehen Art Prize, il Basel Art Credit, e la Borsa di studio Pro Helvetia. A Roma ha iniziato una ricerca per una nuova serie di opere scultoree, focalizzata su paesaggi artificiali realizzati nel contesto della Capitale, dell’Italia e del Mediterraneo.
  • Gullo, Ilaria (Archeologia) Ilaria Gullo (1989) ha conseguito un MA in archeologia classica e storia dell’antichità all’Università di Zurigo. Dottoranda in archeologia classica all’Università di Basilea, la sua tesi è parte del progetto FNS Investigating Colonial Identity. La sua ricerca tratta i riti funerari del VI secolo a.C. in Sibaritide (Calabria nord-orientale) sulla base dei rinvenimenti nella necropoli di Macchiabate. A Roma ha continuato il suo progetto che, attraverso lo studio dei riti funerari, esplora le dinamiche socio-culturali dell’area e l’identità della comunità.
  • Jaccard, Mathilde (Storia dell’arte) Mathilde Jaccard (1995) ha ottenuto un BA in storia dell’arte e in antropologia culturale all’Università di Basilea e un MA in storia dell’arte a Friburgo. La sua tesi di dottorato presso l’Università di Ginevra rientra all’interno del progetto del FNS De la restauration comme fabrique des origines. Une histoire matérielle et politique de l’art à la Renaissance italienne. A Roma ha continuato la sua ricerca, che si concentra sulla gestione del patrimonio etrusco in Italia durante il XV e il XVI secolo.
  • Jones, Emma Letizia (Storia e teoria dell’architettura) Emma Letizia Jones (1985) ha ottenuto un MA all’Università di Sydney, un MA all’AA School of Architecture London e un PhD all’Università di Zurigo. Ha lavorato come lecturer all’Istituto di storia e teoria dell’architettura presso l’ETH di Zurigo. È post-doctoral research fellow FNS al V&A Museum di Londra. A Roma ha lavorato al suo progetto Built by the Book, che esamina la Roma ottocentesca dell’irlandese James Alipius Goold, mecenate architettonico e primo arcivescovo di Melbourne.
  • Margnetti, Marta & Olivotto, Giada (Arti visive, curatela) Marta Margnetti (1989) è un’artista che si concentra sulla creazione di geografie domestiche e luoghi immaginati che sfidano la nostra percezione. Giada Olivotto (1990) è curatrice, co-direttrice del collettivo Sonnenstube, membro di PlattformPlattform e fondatrice di Residenza La Fornace. Entrambe ispirate ai temi del realismo magico e alle pratiche femministe, a Roma hanno lavorato al progetto Fattucchiere: attraverso collaborazioni con artiste, hanno messo in atto forme quotidiane di resistenza.
  • Masduraud, Lou (Arti visive) Lou Masduraud (1990) vive e lavora a Ginevra, dove sviluppa un lavoro artistico, critico e femminista. Ha ottenuto un MA in Belle Arti alla HEAD di Ginevra e ha partecipato al programma di ricerca post-laurea dell’ENSBA Lione dal 2017 al 2019. La sua pratica artistica analizza i meccanismi di potere, desiderio e emancipazione. A Roma ha portato avanti un progetto sulle fontane pubbliche come simbolo della vita politica.
  • Müller, Reto (Arti visive) Reto Müller (1984) si è formato alla Scuola di orticoltura di Koppigen, all’École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq (Parigi), e all’École cantonale d’Art du Valais a Sierre. Le sue opere scultoree, installazioni e film affrontano la questione della dicotomia tra spazi reali, immaginari e mitologici. Interessato all’alterazione degli stati fisici dell’essere e della materia, a Roma si è dedicato alla produzione di nuovi lavori tramite lo studio della geologia, l’architettura e l’oreficeria etrusca.
  • Pellegrino, Bruno (Scrittura) Bruno Pellegrino (1988) è autore di tre libri pubblicati da Éditions Zoé: Comme Atlas (2015), Là-bas, août est un mois d’automne(2018), premiato con il Prix Alice Rivaz, il Prix Écritures & Spiritualités e il Prix François Mauriac dell’Accademia francese, e Dans la ville provisoire (2021). È membro del collettivo letterario AJAR. A Roma si è concentrato sul suo prossimo romanzo che narra la vita di un pianista tra la Svizzera, l’Italia e gli Stati Uniti.
  • Ray, Ari (Scienze politiche) Ari Ray (1991) ha completato il suo dottorato all’Università di Zurigo. Durante il suo PhD è stata Visiting Researcher all’Università di Stanford e alla Hertie School of Governance, oltre a essere stata Max Weber Fellow all’European University Institute a Firenze (2019/ 2020). Attualmente è post-doctoral researcher all’Università di Ginevra, con un lavoro che esamina la disuguaglianza sociale e la definizione delle politiche economiche nei sistemi avanzati. A Roma ha lavorato sul progetto di un libro che esplora la rappresentazione della classe nella politica contemporanea italiana.
  • Safavi, Vanessa (Arti visive) Vanessa Safavi (1980) ha ottenuto un BA all’ECAL di Losanna e un MA alla HEAD di Ginevra. La sua opera si articola principalmente attorno alla scultura e all’installazione, ma anche al video, alla fotografia e al suono. La sua pratica artistica esplora l’identità contemporanea del corpo in relazione alla tecnologia. Affascinata dall’anatomia, dalle neuroscienze e dalla psicoanalisi, a Roma ha portato avanti la sua ricerca, basata sulla concezione della scultura come estensione del corpo e dell’anatomia.
  • Van Parys, Jasper (Storia e teoria dell’architettura) Jasper Van Parys (1995) ha studiato ingegneria architettonica all’Univeristà di Ghent, vincendo il premio della Royal Dutch Archaeological Association (KNOB) per la sua tesi conclusiva. È stato assistente all’Università di Ghent e residente dell’Accademia Belgica a Roma. Attualmente è dottorando all’Istituto di storia e teoria dell’architettura dell’ETH di Zurigo. A Roma ha indagato come le catacombe della città hanno giocato un ruolo fondamentale nella teorizzazione dell’architettura della Chiesa Cattolica in epoca moderna.

Roma Calling 2020/2021

  • Aleña, Camille (Arte visiva) Camille Aleña (1986, Friburgo) ha studiato presso l‘ECAL e l’Università di Arte e Design di Basilea, conseguendo un MA presso il Royal College of Art di Londra. Crea nuovi legami tra arte, musica e la storia delle forme e dei media, utilizzando strategie e approcci diversi come il documentario, la narrazione, la performance e la creazione di oggetti. Ha esposto a Berna, Parigi, e Berlino tra gli altri posti. A Roma lavorerà sulle relazioni tra esseri umani e sul labile confine tra rapporti intimi e formali: applicherà questo approccio alle figure delle guide turistiche. 
  • Bovet, Roxane & Mudry, Yoan (Arte visiva) Roxane Bovet (1986, Ginevra) è curatrice, autrice ed editrice. Nella sua pratica curatoriale crea spazi per il dialogo: spazi fisici, virtuali, letterari, geografici, testuali o immaginari. Cerca di far incontrare oggetti, persone, concetti; mescolando le nature delle cose e riflettendo sul mondo. Ha co-fondato éditions Clinamen nel 2013. Yoan Mudry (1990, Losanna) ha ottenuto un MA presso la HEAD-Università d‘arte e design di Ginevra nel 2014. La sua pratica è multidisciplinare e mette in discussione i meccanismi di circolazione delle immagini, delle narrazioni e delle informazioni del mondo contemporaneo. Ha prodotto diverse pubblicazioni, e le sue opere sono state esposte variamente in Europa. Insieme hanno co-gestito due spazi d’arte contemporanea a Ginevra. A Roma lavoreranno al progetto “Vogliamo tutto”, che non potrebbe avere luogo se non nella capitale, nutrito com’è da una serie di incontri e di visite specificatamente legate alla città.
  • Düblin, Patrick (Storia dell’arte e architettura del paesaggio) Patrick Düblin (1986, Basilea) ha studiato storia dell’arte e filosofia a Basilea e Berlino. È stato assistente scientifico della direzione del Kunstmuseum di Basilea. A partire dal 2016 insegna e conduce attività di ricerca presso l’Institute of Landscape and Urban Studies (LUS) del Politecnico federale di Zurigo. È interessato alle interfacce tra l’arte, l’architettura, il paesaggio e l’urbanistica. A Roma lavorerà sulla sua dissertazione sul gruppo di artisti e architetti Stalker, la cui pratica si basa sulle caratteristiche spaziali e sociali di Roma contemporanea.
  • Howald, Mathias (Scrittura) Mathias Howald (1979, Losanna) ha ottenuto un MA in Lettere all’Università di Losanna nel 2004. È uno scrittore premiato che ha tenuto letture a Ginevra e Losanna ed è membro fondatore del collettivo di scrittori Caractères mobiles, con cui ha pubblicato Au village (2019). A Roma si concentrerà su due progetti complementari: la scrittura di un quaderno di residenza e la stesura del suo secondo romanzo, che tratta della diffusione dell’Aids nelle città svizzere e in Europa.
  • Panzica, Aurora (Filosofia medievale) Aurora Panzica (1991, Trapani), storica della filosofia medievale, ha studiato all’Università di Trento e all’Università di Friburgo (Svizzera). Attualmente studia la ricezione dei Meteorologica di Aristotele nelle università medievali (XII-XV secolo). Dopo essersi concentrata sulla tradizione continentale in Francia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, esplora attualmente la ricezione dell’opera nelle università italiane. A Roma si concentrerà sullo studio di manoscritti conservati nelle biblioteche italiane.
  • PRICE (Performance, teatro) PRICE (Mathias Ringgenberg) (1986, Rio de Janeiro) ha studiato alla Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam prima di ricevere un MA in arti performative e teatro dalla Hochschule der Künste di Berna nel 2015. Per PRICE la performance offre un rimedio necessario in un periodo in cui internet ha allargato la dominanza culturale dell’immagine, che è facile da produrre e da diffondere, oggi più che mai. Il corpo dell’artista funge da punto di orientamento cruciale per direzionare la pratica, e ricorda il registro materiale fondamentale per l’identità, l’emozione e la comunicazione. A Roma esaminerà sia la città sia la sede dell’Istituto Svizzero nei termini di potenziali palcoscenici.
  • Rolle, Alessandra (Filologia greca e latina) Alessandra Rolle (1982, Firenze) ha conseguito il dottorato di ricerca in letteratura latina presso l’Università di Firenze nel 2011. È stata ricercatrice postdoc presso l’Università di Losanna, e ha lavorato a Pisa, Londra e Toronto. Attualmente è Maître Assistante all’Università di Losanna ed è autrice di diverse pubblicazioni. A Roma porterà avanti il suo progetto di ricerca che mira alla produzione di un’edizione commentata dei frammenti superstiti delle Antiquitates rerum divinarum dell’erudito latino Varrone.
  • Scotto, Giulia (Studi urbanistici) Giulia Scotto (1985, Torino) ha conseguito un MA in Architettura della Città all’Università di Venezia nel 2011. Ha lavorato come architetta, urbanista e ricercatrice a Zurigo e a Rotterdam, oltre che come consulente per progetti urbani e territoriali. Dal 2017 è assistente di ricerca al dipartimento di Urban Studies dell’Università di Basilea. A Roma lavorerà alla sua tesi di dottorato sull’architettura e l’infrastruttura dell’ENI nell’Africa subsahariana e a un documentario sul Motel Agip di Dar es Salaam, Tanzania.
  • Strazzeri, Victor (Scienze politiche) Victor Strazzeri (1985, São Paulo) ha concluso un BA in Scienze Sociali presso la Pontifical University di São Paulo e un MA in Servizio Sociale presso la Federal University di Rio de Janeiro. Ha completato il dottorato di ricerca in Scienze Politiche alla Freie Universität di Berlino nel 2017. È stato borsista post-dottorato presso l’Istituto storico dell’Università di Berna, dove è ora ricercatore associato. A Roma approfondirà il dialogo tra comunisti e femministe nell’Italia degli anni Settanta.
  • Tedder, Geraldine (Curatela) Geraldine Tedder (1986, Zurigo) è curatrice e critica d’arte. Nella sua pratica curatoriale, Tedder si concentra su formati espositivi labili, sulla continuazione di temi attraverso vari media, e sulla collaborazione con terzi. È interessata alla sperimentazione con un linguaggio più poetico e corporale, alla ricerca di nuove metafore per teorie complesse, alla combinazione di generi diversi, come autobiografia e teoria – approcci che sono spesso in linea con le pratiche femministe e/o queer. A Roma lavorerà su una collezione di brevi testi, tutti connessi alla città o all’Italia in vari modi.  
  • Tomiyasu, Hayahisa (Fotografia) Hayahisa Tomiyasu (1982, Kanagawa, Giappone) ha studiato fotografia presso il Politecnico di Tokyo e presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia. Insegna presso la Zürcher Hochschule der Künste e le sue opere sono state esposte in tutto il mondo. Nel 2018, la sua opera TTP ha vinto il First Book Award di MACK. Il suo progetto si interroga sulla percezione più consapevole del tempo grazie all’osservazione delle fotografie. A Roma raccoglierà diversi numeri all’interno degli spazi pubblici, cercando di dare vita a un countdown.
  • Ginny Wheeler (Archeology) Ginny Wheeler (1991, Berna) si è laureata in studi europei all’Amherst College (Massachussets, USA). Dopo aver conseguito un MA di Filosofia in Archeologia Classica all’Università di Oxford, ha iniziato il dottorato di ricerca all’Università di Berna. A Roma continuerà a lavorare alla sua tesi di dottorato, il cui scopo è quello di andare oltre i parametri canonici dello studio delle fontane romane, considerando non solo l’aspetto architettonico, ma anche il contesto urbano, l’interazione sociale, l’esperienza sensoriale per assimilarsi il più possibile all’esperienza antica.

Roma Calling 2019/2020

  • Bramanti, Armando (Assiriologia)Armando Bramanti (1989, Palermo), dopo un BA in Storia (2010) e un MA in Archeologia presso Sapienza – Università di Roma (2012), si è addottorato in Assiriologia in cotutela tra Sapienza e Friedrich-Schiller-Universität Jena (2017). A seguito di vari periodi di ricerca pre-doc e postdoc in Italia, Germania, Spagna e Stati Uniti, ha lavorato presso l’Università di Ginevra a un progetto di paleografia cuneiforme grazie al programma Borse d’Eccellenza della Confederazione Svizzera (ESKAS) (2018/2019). La sua ricerca presso l’Istituto Svizzero verte sulla geografia storica del terzo millennio nella Mesopotamia meridionale. È inoltre impegnato nella pubblicazione della sua tesi sulla gestione della terra coltivabile nella Mesopotamia protodinastica.
  • Bruckner, Johanna (Arte visiva)Johanna Bruckner (1984, Vienna) ha conseguito un MA in Fine Arts alla Hochschule für Bildende Künste (HFBK) di Amburgo. Mostre recenti includono: 57ma Biennale di Venezia, Despar Cinema Teatro; CAC – Centre d’Art Contemporain, Ginevra (2019); Galerie EIGEN+ART Lab (Berlino); 16ma Biennale di Venezia, Mostra Internazionale di Architettura; Galerie Reflector Contemporary (Berna); Deichtorhallen Hamburg; Sammlung Falkenberg (Amburgo) (2018); Migros Museum für Gegenwartskunst (Zurigo); KW – Institute for Contemporary Art (Berlino) (2017); Museo d’arte contemporanea Villa Croce (Genova), (2016). Ha tenuto conferenze in diverse università e istituzioni, tra cui la Bauhaus-Universität Weimar, la Scuola d’Arte e Design di Lucerna, la Zürcher Hochschule der Künste (ZHdK), il Bâtiment d’art contemporain a Ginevra (BAC). Per il suo lavoro è stata premiata numerose volte e ha ricevuto il Hamburg Stipendium for Fine Arts (2016); è attualmente membro del Banff Center for Visual Arts in Canada ed è stata nominata per un College Fellow in Media Practice presso l’Università di Harvard, USA. Insegna al MA of Arts in Fine Arts alla Zürcher Hochschule der Künste (ZHdK) e alla Hochschule der Künste Bern (HKB).
  • Dell’Era Romeo (Epigrafia latina)Romeo Dell’Era (1992, Lugano) ha studiato Scienze dell’Antichità all’Università di Losanna, conseguendo il MA nel 2017. Lavora attualmente a una tesi di dottorato in Storia Antica in co-tutela tra l’Università di Losanna e alla Sapienza Università di Roma, per la quale ha ricevuto un sussidio Doc.CH del Fondo Nazionale Svizzero. Il lavoro di tesi intende mettere in contatto i due filoni di ricerca degli studi sulla cultura epigrafica, molto attivi dagli anni 1980, e gli studi sulle Alpi nell’Antichità. Sta inoltre preparando un’edizione delle iscrizioni romane del Canton Ticino. Ricopre il ruolo di ricercatore associato presso il Laboratorio di Storia delle Alpi (Università della Svizzera Italiana, Accademia di Architettura) per il biennio 2019-2020.
  • Dendena, Francesco (Storia moderna)Francesco Dendena (1981, Milano/Parigi) ha studiato Storia all’Università degli Studi di Milano e ha concluso nel 2010 un dottorato in Storia in co-tutela tra l’EHESS di Parigi e l’Università degli Studi di Milano. Nel 2012 ha vinto il Premio François Furet, assegnato dall’EHESS per la tesi di dottorato. Attualmente lavora a un progetto di post dottorato con l’Università della Svizzera Italiana, all’interno del progetto “Milan and Ticino (1796-1848). Shaping spatiality of a European Capital” (Fondo Nazionale Svizzero – Sinergia). Il progetto di ricerca che intende sviluppare a Roma riguarda le biblioteche e le politiche librarie nella Roma giacobina (1798-1799), con l’obiettivo di studiare le trasformazioni introdotte dall’invasione francese e dalla successiva esperienza repubblicana sul sistema bibliotecario pubblico nella Roma papale.
  • Julier, Pauline (Arte visiva e regia)Pauline Julier (1981, Ginevra) ha studiato presso École Nationale Supérieure de la Photographie d’Arles I e ha conseguito il MA SPEAP, Programme d’Expérimentation en Arts et Politique, Science Po (Parigi). I suoi film sono stati proiettati in centri d’arte contemporanea, istituzioni e festival in tutto il mondo, tra cui il Centre Pompidou (Parigi); il Loop Festival (Barcellona); Visions du Réel (Nyon); il Tokyo Wonder Site (Tokio); il Centre d’Art Contemporain Genève; il Museum of Modern Art in Tanzania; alla Cinémathèque (Toronto) e al Pera Museum (Istanbul). Julier ha ricevuto il Prix d’art fédéral suisse nel 2010. È stata invitata dalla Fondation Pinault a partecipare a una mostra a Palazzo Grassi (Venezia), ha presentato una mostra personale al Centre culturel suisse di Parigi (CCS) nel 2017; parteciperà alla Biennale of Media Art in Chile nel 2019 e alla prossima mostra di Bruno Latour al ZKM (Karlsruhe) nel 2020. Sta lavorando a un nuovo ciclo di ricerca plastica e scrivendo il suo primo lungometraggio.
  • Laleg, Dominique (Storia dell’arte)Dominique Laleg (1982, Schwyz/Basilea) ha concluso un MA in Storia dell’Arte e Filosofia presso l’Università di Basilea. Nel 2018 ha conseguito un dottorato presso eikones – Zentrum für die Theorie und Geschichte des Bildes all’Università di Basilea. Dal 2017 lavora come assistente di ricerca per la storia dell’arte contemporanea presso l’Istituto di Storia dell’Arte all’Università di Vienna e al Seminario di Storia dell’Arte all’Università di Basilea. Il progetto post-doc su cui intende lavorare a Roma riguarda il lavoro di Cy Twombly a Roma (1957-1968) e in particolare sulle analisi delle opere e della loro contestualizzazione generale rispetto alla pittura del dopoguerra negli Stati Uniti d’America e ai tópoi storico-culturali dell’Europa di quegli anni.
  • Matter, Charlotte (Storia dell’arte)Charlotte Matter (1983, Lyon/Zurigo) ha concluso un MA in Storia dell’Arte presso l’Università di Zurigo nel 2015. È assistente di ricerca presso l’Istituto di Storia dell’Arte all’Università di Zurigo dove coordina il programma di Master “Art History in a Global Context”. Lavora attualmente a una tesi di dottorato sulla plastica come materiale nell’arte degli anni Sessanta e Settanta, con particolare interesse alle opere di due artiste che hanno lavorato a Roma: Carla Accardi (1924-2014) e Laura Grisi (1939-2017). Per questo lavoro ha ottenuto una borsa di studio di un anno dalla Bibliotheca Hertziana nell’ambito del progetto di ricerca “Rome Contemporary”, che partirà da settembre 2019.
  • Meyrat, Nastasia (Arte visiva)Nastasia Meyrat (1991, Losanna) ha studiato Arte alla HEAD – Haute école d’art et de design di Ginevra, dove ha conseguito un MA (Work.Master) nel 2015. Meyrat è stata selezionata nel 2018 per il premio Kiefer Hablitzel Göhner, nel contesto degli Swiss Art Awards. È stata residente alla Davidoff Art Initiative nel 2017 nella Repubblica Dominicana e alla 4° Ghetto Biennale di Port-au-Prince (Haiti) nel 2015, dove ha sviluppato un progetto di scambio culturale insieme alla sorella antropologa. È stata selezionata per il premio New Heads – Foundation BNP Paribas Art Awards nel 2015, in concomitanza con la mostra collettiva “GET OUT”, a cura di Latifa Echakhch. Ha esposto a Zabriskie Point (Ginevra); Urgent Paradise (Losanna); La Placette (Losanna); Morel art space (Lugano); Motto (Berlino); One Gee In Fog (Chêne-Bougerie); Casa Quien (Santo Domingo) e Ferme de la Chapelle (Lancy). Tra 2018 e 2019 ha fatto parte di Tunnel Tunnel, uno spazio d’arte indipendente a Losanna.
  • Real Madrid alias Benenti Oriol, Bianca e Pezzotta, Marco (Arte visiva)Il duo di artisti REAL MADRID è stato fondato nel 2015 da Bianca Benenti Oriol e Marco Pezzotta. Bianca (1987, Torino) ha conseguito il Work.Master alla HEAD – Haute école d’art et de design di Ginevra nel 2016. Marco (1985, Seriate) ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) e alla Kunsthochschule Berlin-Weißensee. Il lavoro di Real Madrid è stato esposto nel 2019 a Forde (Ginevra); SansTitre (Parigi); Auto Italia South East (Londra); Galerie Maria Bernheim (Zurigo) e Migros Museum für Gegenwartskunst (Zurigo); nel 2018 presso EXILE Gallery (Berlino) e GAK Gesellschaft für Aktuelle Kunst (Brema) e nel 2017 a O’ Artoteca (Milano); LIYH (Ginevra); Silicon Malley (Losanna) e 1.1 (Basilea). Nel 2017 il collettivo è stato selezionato come finalista per il Premio BNP Paribas e invitato a San Paolo (Brasile) dal Goethe-Institut. Nel 2018 è stato premiato a Basilea con il Swiss Art Award ed è stato finalista della Bourse de la Ville de Genève presso il Centre d’Art Contemporain. Nello stesso anno hanno partecipato alla Research-Residency di Pro Helvetia Johannesburg e alla fondazione FAAP di San Paolo (Brasile).
  • Santer, Kiri (Antropologia)Kiri Santer (1991, Losanna) ha studiato Lingua e Civiltà Arabe, Letterature Comparate e Antropologia all’Università di Ginevra e di Neuchâtel. Ha concluso nel 2015 un MA in Antropologia e Sociologia alla School of Oriental and African Studies (SOAS) di Londra. Dottoranda in Sociologia Politica e Antropologia Giuridica all’Università di Berna con una borsa di studio Doc.ch del Fondo Nazionale Svizzero, a Roma intende svolgere ricerche sul crescente potere della Guardia costiera libica e la recente trasformazione della frontiera esterna dell’Unione Europa nel Mediterraneo centrale. Dal 2017 è assistente editoriale della rivista Anthropological Theory.
  • Steiner, Urs August (Arte visiva)Urs August Steiner (1980, Uznach SG/Zurigo) ha studiato a Zurigo alla Zürcher Hochschule der Künste (ZHdK), al California College of the Arts (San Francisco) e ha concluso nel 2011 un MA in Fine Arts all’ECAL – École cantonale d’art de Lausanne. Ha esposto presso Splatterpool (New York); Lokal-int (Biel); Grand Palais (Berna); MoCA Pavilion, Museum for Contemporary Art (Shanghai); Des Pacio (San José, Costa Rica); Kunsthaus Glarus; Dienstgebäude (Zurigo); Nextex (St. Gallen); Bombay Beach Biennale (California); Last Tango (Zurigo). È stato in residenza nel 2015 a Shanghai (Pro Helvetia) e nel 2012 a New York (Residency Unlimited). Ha vinto nel 2018 il Werkbeitrag Pro Helvetia, nel 2018 e 2016 il Werkbeitrag Kanton St. Gallen e nel 2014 il Fokus-Preis Kunsthaus Glarus.
  • Wenger, Anaïs (Arte visiva)Anaïs Wenger (1991, Ginevra) ha conseguito un MA (Work.Master) in Fine Arts alla HEAD – Haute école d’art et de design di Ginevra nel 2017. Ha esposto in mostre personali e collettive nel 2018 al LIYH & Art Genève; Platform 18 (Kunstmuseum Langenthal); Théâtre du Loup/La Gravière (Ginevra); Espace Libre (Bienne); Centre d’Art Contemporain (Ginevra), Centre d’art Neuchâtel; One gee in fog (Chêne-Bougerie); FriArt (Friburgo); Tinguely Museum/Kaserne (Basilea); 3353 (Carouge); Alienze (Losanna); nel 2017 al Solstice Art Center (Navan); Badenfahrt (Baden); Zabriskie Point (Ginevra). Ha vinto nel 2018 la borsa di studio della città di Ginevra e nel 2017 il Premio Studer/Ganz Stiftung di Zurigo, oltre ad essere stata nominata ai Swiss Performance Prize, Tinguely Museum/Kaserne (Basilea), New Heads – Fondation BNP Paribas Art Awards, LIYH/ Art Genève. Nel 2019 è stata in residenza al Project Space, Centre d’art Contemporain (Ginevra).

Roma Calling 2018/2019

  • De Franco, Oscar alias De La Fuente Oscar De Franco (Artista visivo) Oscar De Franco (1986, Zurigo) ha conseguito un Master in Fine Arts alla Zürcher Hochschule der Künste nel 2013 e ha frequentato, come visiting student, la classe di Thomas Zipp alla Universität der Künste Berlin. Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive presso Binz 39 (Zurigo), Helmhaus (Zurigo), Wasserkirche (Zurigo), Kunstmuseum Bern (Berna), Galerie Gregor Staiger (Zurigo), Kunsthalle St. Gallen (San Gallo), Haus Konstruktiv (Zurigo), Cabaret Voltaire (Zurigo), Kunsthalle Bern (Berna) e altre sedi. Ha ricevuto numerosi premi e borse di studio tra cui Atelierstipendium Binz 39 (2014-2016) e Credit Suisse Förderpreis Video Kunstunstmuseum Bern (2012). È stato inoltre residente a Stavanger (NOR).
  • Meier, Rahel (Storica) Rahel Meier (1985, Zurigo) è una medievista. Ha studiato Storia dell’Arte, Storia e Archeologia del Medioevo presso le Università di Zurigo, Parigi e Basilea. A un estratto della sua tesi è stato assegnato il Förderpreis für Kunstwissenschaft dalla Fondazione Alfred Richterich. All’ Istituto Svizzero di Roma, sta completando la sua dissertazione sulla creazione e diffusione della leggenda di Terra Santa, finanziata dal Fondo Nazionale Svizzero per la scienza (con un contributo Doc.CH). È stata ospite del KHI-MPI a Firenze.
  • Meier, Robin (Musicista, artista visivo, performer, videomaker) Robin Meier (1980, Zug) ha conseguito un diploma in filosofia cognitiva alla École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi nel 2007 e ha studiato al Center for New Music & Audio Technologies, University of California e al Conservatoire National de Region de Nice dove ha concluso gli studi nel 2005. I suoi lavori sono stati esposti in mostre collettive e personali in varie istituzioni e biennali come alla 11. Shanghai Biennale (Shanghai), Palais de Tokyo (Parigi), Gare de l’Est (Nuit Blanche – Parigi), Volkshaus (Art Basel, Basilea), Musée d’art moderne de la Ville de Paris (Parigi), Arsenal Gallery (New York). Ha ottenuto il Kantonaler Kulturförderpreis del Cantone Zug nel 2016 e è stato nominato per il Prix Fondation Richard, Paris nel 2015.
  • Mure-Ravaud, Lora (Scrittrice e regista cinematografica) Lora Mure-Ravaud (1993, Bordeaux) si è laureata in filosofia e letteratura (Lyon, 2012). Nel 2017 ha concluso un Bachelor alla scuola di cinema della École cantonale d’art de Lausanne. Ha realizzato diversi cortometraggi: Soleil cou coupé (2017 diffuso da RTS), Valet noir (2017, prodotto per Alva Film), Côté cour (2016, presentato al festival di Locarno), Joconde (2015, presentato al festival di Locarno e acquistato da ARTE). Per Valet noir ha vinto il Prix de la relève delle Solothurner Filmtage (2018) e il premio per il miglior cortometraggio del Festival di Winterthur (2017).
  • Petracca, Enrico (Scienze economiche) Enrico Petracca (1983, Losanna) ha studiato economia presso l’Università Bocconi di Milano e l’Università di Bologna, in quest’ultima ha conseguito anche un dottorato in storia e filosofia della scienza nel 2014. Nell’anno 2017-2018, svolge un post-dottorato presso l’Institut de Recherches Économiques (IRENE) dell’Università di Neuchâtel. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia e la metodologia delle teorie economiche. La ricerca che intende portare avanti a Roma riguarda la storia del pensiero economico ‘idiosincratico’, definito così poiché non analizzabile secondo le tradizionali categorie analitiche e storiografiche. In tal senso, la sua ricerca è volta a introdurre nuove categorie, relative allo studio di alcuni personaggi e teorie singolari nella storia del pensiero economico.
  • Pönitz-Hunziker, Christine (Archeologa) Christine Pönitz-Hunziker (1983, Berna) ha studiato storia e archeologia del Mediterraneo all’Università di Berna. Nel 2014 ha concluso un Master in archeologia del Mediterraneo e Storia antica all’Università di Berna. Dal 2015 lavora alla sua tesi di dottorato sulle ceramiche delle necropoli Via dei Greci e Cimitero Sud di Crotone come specchio dello sviluppo socioculturale ed economico della città sud italiana nel 3 e 4 sec. a.C. A Roma si dedica alle ricerche per la tesi di dottorato che è sostenuta dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica avvalendosi della collaborazione scientifica con Timothy Pönitz, ugualmente residente all’Istituto Svizzero, il cui progetto verte anche sullo studio archeologico dell’antica Crotone in Calabria.
  • Pönitz Timothy (Archeologo) Timothy Pönitz (1989, Ginevra) ha studiato archeologia classica ed egittologia all’Università di Ginevra. Nel 2014 ha concluso un  Master in archeologia classica all’Università di Ginevra. Dal 2016 lavora alla sua tesi di dottorato sulla necropoli Via dei Greci e il panorama funerario di Crotone. A Roma intende approfondire le ricerche lavorando in collaborazione scientifica con Christine Pönitz-Hunziker, ugualmente residente all’Istituto Svizzero, il cui progetto verte anche sullo studio archeologico dell’antica Crotone in Calabria.
  • Spina, Davide (Architetto) Davide Spina (1983, Roma/Zurigo) è italiano di origini e vive attualmente a Zurigo dove svolge un dottorato a ETH Zurich, Istituto per la Teoria e Storia dell’Architettura (gta). Il progetto di ricerca consiste in una tesi monografica sulla società di costruzioni romana Società Generale Immobiliare (SGI). Davide si è laureato in Scienze dell’Architettura all’Università Roma Tre e ha ottenuto un Master in Architectural History alla Bartlett School of Architecture, University College London (UCL). Ha vinto borse di studio presso Yale University e Canadian Centre for Architecture (Montreal), è stato Visiting PhD Scholar a Columbia University, e ha insegnato a ETH. Alcuni dei suoi saggi sono stati pubblicati su AA Files, la rivista dell’Architectural Association di Londra.
  • Wagner, Laurence (Programmazione, scrittura e ricerca arti performative) Laurence Wagner (1984, Losanna) ha concluso un Master of Arts alla Haute Ecole d’Art et de Design de Genève nel 2011 dopo aver terminato un Bachelor of Arts all’Università di Losanna nel 2008. Dal 2014 lavora al TU-Théâtre de l’Usine a Ginevra come responsabile della programmazione, della comunicazione e relazioni con la stampa e co-responsabile della mediazione culturale. È stata membro della Corodis – Commissione Romande de Diffusion des Spectacles nel 2016-17 e ha lavorato in diversi progetti come mediatrice culturale. Lavora per il Zürcher Theater Spektakel a Zurigo, insegna alla Manufacture, Haute école des arts de la scène a Losanna e sviluppa vari progetti nel campo delle arti performative come curatrice indipendente.
  • Wertenbroek, Manon (Artista visiva) Manon Wertenbroek (1991, Losanna) è di origini svizzero-olandesi; ha conseguito il suo bachelor d’arte in fotografia nel 2014 all’École cantonale d’art de Lausanne. Sin dalla sua laurea, Wertenbroek ha esposto i suoi lavori in gallerie in Olanda, Belgio, Italia, Francia, ed anche ad Art Basel, al Museo Foam ad Amsterdam e all’Istituto Svizzero a Roma. Il suo lavoro è stato mostrato nelle pubblicazioni Guardian, Mousse, British Journal of Photography, Foam Magazine, i-D, LensCulture e molti altri. Nel gennaio del 2017, ha la sua prima personale al Coalmine, Wintherthur. Lo stesso anno è stata premiata con un Swiss Art Award dall’Ufficio federale di cultura.
  • Wooldridge, Ian (Artista visivo) Di origini inglesi, Ian Wooldridge (1982, Zurigo) vive attualmente a Zurigo ed è studente PhD in scienze dei media presso l’Università di Basilea. Dopo aver concluso il Bachelor in Fine Arts al Central St Martins, University of London nel 2004, ha conseguito un Master nel 2011 nella storia del cinema e dei visual media al Birkbeck College, University of London. Dal 2013 insegna alla Zürcher Hochschule der Künste per il Dipartimento Kunst und Medien. Ha esposto in mostre personali e collettive a Cruising Pavillion (Biennale Architettura 2018 Venezia), LUX (Londra), Folkwang (Essen), Plymouth Rock (Zurigo), Haus Konstruktiv, (Zurigo), The Swiss Art Awards 2017 (Basilea), Mikro (Zurigo), Taylor Macklin (Zurigo), Le Manoir (Martigny), Coalmine, (Winterthur).
  • Zuber, Célia (Storica dell’arte) Célia Zuber (1990, Genève) ha concluso un Bachelor nel 2013 in storia dell’arte e letteratura francese moderna all’Università di Ginevra e un Master in arte e linguaggi alla École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi nel 2015.Nel 2013 ha ricevuto il premio per giovani ricercatori della Association Suisse des Historiens et Historiennes de l’Art (ASHHA/VKKS). Nel 2016/17 ha insegnato all’Università di Ginevra e alla VIA FERRATA della l’Ecole des Beaux-Arts de Paris. A Roma si dedica alle ricerche per la tesi di dottorato, finanziata  dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, sulla teoria e teologia dell’immagine nell’opera religiosa del pittore bolognese Annibale Carracci.

Roma Calling 2017-2018

  • Bobillier Stève (Filosofo) Stève Bobillier (1982, Friburgo) ha conseguito un dottorato in filosofia presso l’EHESS di Parigi dopo aver concluso un Master in Filosofia, lingua e letteratura greca all’Università di Ginevra. Ex assistente all’Università di Friburgo e insegnante di filosofia nelle scuole, lavora attualmente ad un progetto postdoc sul concetto di etica e normatività morale nel XIII secolo, in particolare negli scritti di Pierre de Jean Olivi e Henri de Gand. Il progetto è finanziato del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e la Biblioteca apostolica vaticana
  • Caltagirone Miro alias Max Usata (Musicista, cantante, performer, attore) Miro Caltagirone (1982, Bienne) è di origini svizzere e siciliane. Attore e musicista, dal 2001 è il cantante della band Puts Marie, che ha registrato fino ad ora sei album e suonato su palcoscenici nazionali e internazionali. Miro Caltagirone suona inoltre in diversi altri progetti musicali come Mister Milano, Troika Trash e MaxSchmürzen, Meta Marie Louise e Kerouac. Nel 2009 si è trasferito a New York dove ha concluso gli studi presso il Lee Strasberg Theatre and Film Institute. A New York ha realizzato numerosi progetti teatrali con la regista Mathilde Schennen. Collabora regolarmente con il gruppo We Ate Lobster
  • Fusetti Sabrina (Archeologa) Sabrina Fusetti (1987, Zurigo) ha studiato archeologia classica, preistorica e medievale presso le Università di Zurigo e La Sapienza a Roma. Come assistente degli scavi universitari di Zurigo dal 2013 al 2015 dell’abitato di Spina (FE, Italia) e dell’abitato di Monte Iato (PA, Sicilia) ha maturato la sua esperienza nel campo dell’archeologia italiana preromana. Attualmente lavora alla sua tesi di dottorato grazie al sostegno della borsa di studio del Forschungskredit dell’Università di Zurigo sulla ceramica indigena arcaica della Sicilia. Per la sua tesi di laurea ha ricevuto il premio Giuseppe Nenci
  • Gasser Mathis (Artista visivo) Mathis Gasser (1984, Zurigo) ha concluso il bachelor a Ginevra alla Haute Ecole d’Art et de Design de Genève (Ginevra) nel 2010 et il master a Londra al Royal College of Art nel 2012. I suoi lavori sono stati esposti in diverse gallerie e istituzioni: Centre Culturel Suisse (Parigi), Chewday’s (Londra), Kunsthaus Glarus (Glarus), Centre d’édition contemporaine (Ginevra), Piper Keys (Londra), Kunsthalle Bern (Berna), La Salle de Bains (Lione). Ha vinto il premio Théodore Strawinsky (Ginevra) nel 2010, il Hine Award (Londra) nel 2012, il George Foundation (Zurigo), il premio Roldenfund (Basilea) nel 2013 e il Swiss cultural Fund (Londra) nel 2013 e nel 2015
  • Häni Richard (Storico) Richard Häni (1987, Basilea), ha studiato storia e matematica presso l’Università di Basilea. Nel 2011 ha ottenuto un Master of Arts in queste due materie e nel 2013 ha conseguito un Master of Science in Matematica. Dalla fine del secondo Master si dedica alla propria tesi di dottorato, che attualmente finanzia tramite l’insegnamento a tempo parziale nel liceo di Liestal (Basilea Campagna). Le sue ricerche vertono sullo studio del confronto fra antichi e moderni e delle autorappresentazioni della Modernità che si possono ritrovare nei testi di Sperone Speroni, Benedetto Varchi, Giorgio Vasari e Giambattista Vico
  • Lammer Elise (Artista visiva, critica d’arte e performer) Elise Lammer (1982, Basilea/Roveredo) ha iniziato la sua carriera presso l’Accademia di Belle Arti di Barcellona, e ha conseguito un Master in Curatorial Studies presso l’Università Goldsmiths (Londra). È curatrice presso lo spazio SALTS a Birsfelden (Basilea) e fondatrice della Kunsthalle Roveredo, un progetto annuale di residenza artistica nei Grigioni. Dal 2014 al 2016, è stata responsabile per le mostre a APRA (Berlino). Come curatrice, artista e autrice, ha partecipato a mostre in numerose istituzioni, tra cui Schinkel Pavillon (Berlino), il Goethe Institut (Pechino, Hong Kong), South London Gallery (Londra), Peckham Artist Moving Image Festival (Londra), Autocenter (Berlino), Centro cuturel Suisse (Parigi), Kunsthaus Langenthal (Langenthal)
  • Leonardi Miriam Laura (Artista visiva) Miriam Laura Leonardi (1985, Zurigo) ha concluso dopo uno studio di fotografia a Parigi un Master of Arts in Fine Arts presso la Zürcher Hochschule (Zurigo). Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive, alla Kunsthaus Glarus (Glarus), Gallerie Maria Bernheim (Zurigo), Istituto Svizzero di Roma (Roma), Friart (Friburgo), Marbriers 4 (Ginevra), Astrup Fearnley Museum (Oslo), TG Gallery (Londra), Plymouth Rock (Zurigo). Insieme a Ben Rosenthal dirige lo spazio d’arte indipendente Adar a Zurigo e lavora alla traduzione in tedesco del libro di Louis Wolfson Le schizo et les langues
  • Planzi Lorenzo (Storico) Lorenzo Planzi (1984, Locarno) ha studiato storia, comunicazione sociale, teologia all’Università di Friburgo. Nel 2014 ha conseguito il dottorato di ricerca in storia contemporanea. Autore di sei libri e una ventina di articoli scientifici, le sue ricerche si concentrano sulla storia politica e religiosa, sulla storia delle relazioni internazionali e delle resistenze ai totalitarismi, ma anche su aspetti inediti, quali la storia dei funerali o dell’elettricità. È membro del comitato di redazione della Revue suisse d’histoire religieuse et culturelle. A Roma è ricercatore, per il Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica presso l’Università Lateranense. I rapporti tra Svizzera e Santa Sede, dal Kulturkampf alla Prima Guerra mondiale (1870-1920), sono l’oggetto del suo progetto di ricerca
  • Rochel Johan (Filosofia, scienze politiche) Johan Rochel (1983, Zurigo) è ricercatore di post-dottorato in etica e diritto dell’innovazione. Attualmente lavora ad un progetto sostenuto dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica che si concentra sulla distribuzione equa dell’innovazione, anche attraverso la proprietà intellettuale. In parallelo, continua la sua ricerca sull’etica dell’immigrazione. Membro Associato del Centro Etica presso l’Università di Zurigo e docente in diverse università, si è specializzato in questioni di etica applicata alla sfera politica. È ricercatore del think-tank foraus – Forum de politique étrangère e membro della Commissione federale per l’infanzia e la gioventù. Cura un blog per Le Temps
  • Schneider Christian (Storico) Christian Schneider (1985, Niedergösgen) ha studiato storia, lingua e letteratura inglese all’università di Friburgo, Berna e Durham (GB). Nel 2016 ha conseguito il dottorato alla Università di Durham con una tesi sulla posizione politica e giuridica e il ruolo diplomatico e ideologico di papa Clemente VIII Aldobrandini (1592-1605). Durante il dottorato, ha insegnato presso le Università di Durham e Sunderland (GB). La sua ricerca è stata sostenuta dall’Università di Durham e dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca scientifica. Da gennaio 2017 lavora presso l’Università di Friburgo come assistente di ricerca/post-doc ad un progetto di abilitazione che esamina le dimensioni simboliche, finanziarie e politico-territoriali del nepotismo papale
  • Steinbeck Michelle (Scrittrice) Michelle Margarethe Steinbeck (1990, Basilea) ha concluso nel 2013 un corso di laurea in scrittura letteraria a Biel e studia ora filosofia e sociologia a Basilea. È Caporedattrice della rivista Fabrikzeitung, organizzatrice di eventi e autrice. Dal 2016 cura Babelsprech – Internationales Forum für junge Lyrik, un progetto pluriennale per la promozione dei giovani poeti di lingua tedesca. Ha pubblicato in riviste e antologie, e ha lavorato alla radio e in teatro. Nel marzo 2016 è stato pubblicato il suo romanzo d’esordio Mein Vater war ein Mann an Land und im Wasser ein Walfisch. Nel 2016 è stata Fellow presso il Literary Colloquium Berlin
  • Wildberger Martina-Sofie (Artista visiva e performer) Artista visiva e performer Martina-Sofie Wildberger (1985, Ginevra/Zurigo) ha conseguito un Master of Fine Arts presso la Haute école d’art et de design de Genève (Ginevra) nel 2011 e una laurea in storia dell’arte presso l’Università di Ginevra nel 2014. Ha partecipato a mostre presso il Centre culturel suisse (Parigi), Kunsthalle Mulhouse (Mulhouse), Kunstmuseum Glarus (Glarus), Fri-Art (Friburgo), Kunsthaus Aarau (Aarau), Palais de l’Athénée (Ginevra), Centre d’art contemporain Genève (Ginevra), SALTS (Basilea), Kunsthaus Baselland (Muttenz), Corner College e Haus Konstruktiv (Zurigo). Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Swiss Art Award nel 2012 e recentemente il Manor Kunstpreis 2019, il Premio Kiefer Hablitzel e il Werkbeitrag del Cantone di Zurigo. Ha inoltre effettuato numerose residenze d’artista a Parigi, Berlino e New York

Studio Roma 2016/2017

  • Pauline Beaudemont (Artista visiva)
  • Tumasch Clalüna (Regista e autore teatrale)
  • Cédric Cramatte (Archeologo)
  • Francesca Falk (Storica contemporanea)
  • Donald Glowinski (Musicista e neuroscienziato)
  • Edgars Gluhovs (Artista visivo)
  • Nelly Haliti (Artista visiva)
  • Andreas Heise (Filosofo)
  • Leo Hofmann (Compositore, artista sonoro)
  • Lukas Ingold (Architetto)
  • Josy Luginbühl (Archeologo del Mediterraneo)
  • Marion Tampon-Lajarriette (Artista visiva)

Studio Roma 2015/2016

  • Arnaud Besson (Storico antica)
  • Stefan Burger (Artista visivo)
  • Marc Duret (Archeologo classico)
  • Youri Kravtchenko (Architetto e scenografo)
  • Katharina Limacher (Sociologa e scienza delle religioni)
  • Federica Martini Schellenberg (Storica dell’arte)
  • Cyrill Miksch (Scienza dei media)
  • Christof Nüssli (Graphic Designer)
  • Marta Riniker-Radich (Artista visiva)
  • Kilian Rüthemann (Artista visivo)
  • Pedro Wirz (Artista visivo)

Studio Roma 2014/2015

  • Francesco Baroni (Lettere moderne e storia delle religioni)
  • Ivan Foletti (Storico dell’arte)
  • Gina Folly (Artista visiva)
  • Davide Fornari (Scienze del Design)
  • Céline Hänni (Musicista)
  • Anne Le Troter (Arti e letteratura)
  • Pauline Milani (Storica contemporanea)
  • Niku Alex Muçaj (Artista visivo)
  • Virginie Nobs (Archeologa)
  • Grégoire Oguey (Storico medioevale)
  • Coralie Rouet (Artista visiva)
  • Benjamin Valenza (Artista visivo)
  • Hannah Weinberger (Artista visiva)

Studio Roma 2013/2014

  • Domenico Billari (Artista visivo)
  • Alan Bogana (Artista visivo)
  • Manuel Buess Gurtner (Archeologo)
  • Toni Hildebrandt (Storico dell’arte)
  • Tobias Kaspar (Artista visivo)
  • Julia Perazzini (Attrice)
  • Valerio Scamuffa (Teatro)
  • Cédric Roduit (Scienze dell’antichità)
  • Julien Tavelli (Graphic Designer)
  • Samira Zoubiri (Archeologa)
  • Benedetta Zucconi (Musicologa)

Studio Roma 2012/2013

  • Benoît Billotte (Artista visivo)
  • Chiara Croci (Storica dell’arte)
  • Clara Fivaz (Archeologa classica)
  • Yves Fournier (Musicologo)
  • Florian Graf (Artista visivo)
  • Vladimir Ivanovici (Storico dell’architettura)
  • Tano Nunnari (Letteratura italiana)
  • Hitomi Omata Rappo (Storico moderno)
  • Anne Rochat (Artista visiva)
  • Werner Rohner (Letteratura)
  • Christoph Schmidt e Susann Vécsey (Architetti)
  • Marie Velardi (Artista visiva)

Milano Calling

Con il titolo Milano Calling, l’Istituto offre ogni anno a un/a artista e un/a ricercatrice/ricercatore la possibilità di una residenza a Milano di 7 mesi (ottobre-aprile). Il concorso si rivolge ad artiste/artisti delle arti visive, design, architettura, cinema, letteratura, danza, teatro, musica, ecc. che abbiano comprovata esperienza in ambito artistico o che abbiano concluso una formazione (Bachelor, Master o altro) e a ricercatrici/ricercatori dottorande/dottorandi o post-dottorande/post-dottorandi di scienze umane, sociali e naturali o di altre discipline.

Le candidate/i candidati dovranno presentare un progetto di ricerca universitaria o un progetto artistico personale che necessiti o giustifichi un soggiorno a Milano e che abbia legami comprovati con l’Italia, il suo patrimonio culturale o le sue istituzioni artistiche e/o scientifiche.

Maggiori informazioni a: direzione@istitutosvizzero.it

Condizioni di partecipazione, alloggio e finanziamento

Scaricare le condizioni di partecipazione 2024/2025 qui.

Processo di selezione

Le candidature per l’anno 2024/2025 sono chiuse.

 

Residenti

Milano Calling 2023/2024

  • Groaz, Silvia (Storia e teoria dell’architettura) Silvia Groaz (1987) è ricercatrice postdoc in storia dell’architettura, finanziata dalla Swiss National Science Foundation per un progetto di ricerca congiunto tra l’Université Catholique de Louvain e l’Università di Yale. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia e teoria dell’architettura presso l’EPFL e un Master of Art in Storia dell’architettura presso la Bartlett School of Architecture di Londra. È stata visiting scholar alla Columbia University di New York e ha ricevuto borse di studio dal Getty Research Institute di Los Angeles, dalla Swiss National Science Foundation e dalla Construction History Society. A Milano amplierà la sua attuale ricerca sulle intersezioni tra le pratiche artistiche e architettoniche del dopoguerra attraverso gli ambienti esoterici ed ecologici di Nanda Vigo.
  • Tronchin, Romain (Grafica, type design) Romain Tronchin (1996) è un graphic e type designer con sede a Ginevra. Il suo lavoro si concentra principalmente su identità visiva, soluzioni tipografiche personalizzate e design editoriale. Ha conseguito un Bachelor in Comunicazione visiva presso HEAD-Genève (2019) e un Master in Type design presso l’ECAL (2021). Collabora con diverse aziende, offrendo la sua pratica come graphic e type designer. Dal 2021, assiste il corso di laurea in Comunicazione visiva presso HEAD-Genève. A Milano porterà avanti la sua ricerca sulla cultura visiva del tifo calcistico, esplorando i luoghi culturali milanesi ed entrando in contatto diretto con i principali attori del settore.

Milano Calling 2022/2023

  • Iacovelli, Francesco (Astrofisica) Francesco Iacovelli (1996) ha conseguito un Master in Astronomia e Astrofisica presso l’Università di Roma Sapienza nel 2020 e, dallo stesso anno, svolge il suo Dottorato presso l’Università di Ginevra, nel Dipartimento di Fisica Teorica, all’interno del gruppo di Cosmologia. La sua attività di ricerca si concentra sull’esplorazione della finestra che le onde gravitazionali hanno aperto sul nostro Universo, testando i modelli che possono descriverlo e cercando deviazioni dalla Relatività Generale. A Milano lavorerà con il gruppo dell’Università Bicocca per congiungere l’analisi Cosmologica a quella Astrofisica, puntando a ottenere una migliore stima dei parametri che caratterizzano sia il nostro Universo sia la popolazione di buchi neri che esso contiene.
  • Zhang, Jiajia (Arti visive) Jiajia Zhang (1981) vive e lavora a Zurigo. Ha conseguito un Master of Fine Arts presso la ZHdK di Zurigo e ha precedentemente studiato architettura al Politecnico di Zurigo e fotografia all’International Center of Photography di New York. La sua pratica artistica tra film, scrittura, scultura e installazione utilizza materiali ordinari e si nutre dello spazio relazionale e rappresentativo, nonché di prospettive politiche e della poesia del quotidiano. Recentemente ha esposto agli Swiss Art Awards 2022 a Basilea, al Werkstipendium Zürich, allo Helmhaus di Zurigo, alla Kunsthalle Friart, alla Kunsthaus Glarus, alla Fondation Pernod Ricard a Parigi e alla Kunsthalle Zürich. A Milano si concentrerà sullo studio di due miracoli: il miracolo del bambino e il miracolo economico italiano, focalizzandosi sull’interazione esistente tra famiglia e crescita economica, sviluppo della città e vicende personali.

Milano Calling 2021/2022

  • Kouto, Rafael (Moda, design tessile) Rafael Kouto (1990) vive e lavora tra Losone e Zurigo. Ha studiato alla FHNW di Basilea, e ha conseguito un MA in Fashion Matters presso il Sandberg Institut di Amsterdam. È un fashion e textile designer e ricercatore in metodi di upcycling. Ha lavorato per Alexander McQueen, Maison Margiela e Ethical Fashion Initiative. Ha ricevuto numerosi premi e ha fondato l’omonimo marchio di moda, di cui segue la direzione creativa. A Milano si è focalizzato sullo sviluppo di progetti partecipativi legati alla sostenibilità nella produzione tessile.
  • Spina, Davide (Storia e teoria dell’architettura) Davide Spina (1983) ha ottenuto un MA in storia dell’architettura alla Bartlett School of Architecture (UCL) e un dottorato all’ETH di Zurigo, presso il quale è attualmente assistente scientifico. Spina è stato beneficiario della Borsa Collection Research al CCA, Visiting Scholar alla Columbia GSAPP e residente dell’Istituto Svizzero a Roma (2018/2019). All’ETH coordina The Architecture of Research, un simposio annuale sui metodi di ricerca. A Milano ha portato avanti un progetto che esplora architettura, televisione e politica nell’epoca di Craxi e Berlusconi.
  • Verhaeghe, Gerlinde (Storia e teoria dell’architettura) Gerlinde Verhaeghe (1986) ha ottenuto un MA in storia dell’architettura alla Bartlett School of Architecture (UCL) e un MA in architettura della KU Leuven Faculty of Architecture, presso la quale è stata anche assistente di ricerca. In qualità di architetto, ha lavorato in diversi studi in Europa e ha scritto articoli per la rivista di architettura belga A+. Dal 2018 conduce una ricerca dottorale all’Istituto di storia e teoria dell’architettura dell’ETH di Zurigo. A Milano ha continuato le ricerche sull’architetto torinese Carlo Mollino.

Milano Calling 2020/2021

  • Aceto, Alfredo (Arte visiva) Alfredo Aceto (1991, Torino) vive e lavora a Losanna. È stato allievo di Valentin Carron e Philippe Decrauzat all’ECAL, dove insegna. Alfredo Aceto ha esposto a Milano, Glarona, Ginevra, Parigi. A Milano avrà l’opportunità di unire due regioni che sono decisamente importanti all’interno della sua pratica: sebbene sia basato in Svizzera, potrà così riconnettersi con la scena artistica italiana.
  • Gennai, Meloe (Poesia, Scrittura) Meloe Gennai (1986, Ginevra) è un.a poeta, scrittore.trice e sopravvissuto.a. Meloe è un.a autore.trice pubblicat* e premiat*. A Milano sta scrivendo il suo primo romanzo, On ne pleure plus; che tratta di ascendenza, antenati, culto e auto-determinazione. Inoltre, sta effettuando ricerche presso il Teatro alla Scala, all’interno della quale lavorarono i suoi bisnonni, allo scopo di capire il loro coinvolgimento nel regime fascista e il suo impatto sui loro discendenti. Infine, sta realizzando un film, Venus Ascending, che prende in considerazione la posizione delle istituzioni artistiche nei confronti di queer, disabili, artisti di colore

Milano Calling 2019/2020

  • De Santi Valentina (Storia della geografia)Valentina De Santi (1982, La Spezia/Parigi) ha studiato Sviluppo e Cooperazione Internazionale e Geografia e Processi Territoriali presso l’Università degli Studi di Bologna. Nel 2016 ha concluso un dottorato in geografia storica all’Università di Genova in co-tutela con l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi dove ha sostenuto la tesi. È attualmente ricercatrice di post-dottorato all’interno del progetto Sinergia del Fondo Nazionale Svizzero “Milan and Ticino (1796-1848). Shaping spatiality of a European Capital”, diretto dall’Università della Svizzera Italiana – Archivio del Moderno, in partenariato con l’Università di Lucerna e l’Université Paris 1 Sorbonne-Panthéon di Parigi. Il suo progetto intende analizzare l’apporto che gli ingegneri militari hanno avuto nell’affermazione di “Milano capitale” e nella costruzione di un nuovo assetto territoriale.
  • Knuckey, Tania Grace (Design tessile e arte multimediale)Tania Grace Knuckey (1987, Ginevra) si è laureata alla Design Academy di Eindhoven nel 2009 e al Royal College of Art di Londra nel 2012 con un Master in Mixed Media Textiles. Ha vinto numerosi premi, tra cui la borsa di studio Marianne Straub Travelling Scholarship del Royal College of Art nel 2011, il premio The Future of Beauty nel 2012 assegnato dall’International Flavours and Fragrances (IFF) e il primo premio per i migliori tessuti per interni assegnato da Textprint. Tania è stata selezionata dalla città di Ginevra per una residenza alla Maison Des Arts du Grütli dal 2016 al 2019.

Milano Calling 2018-2019

  • Füglister, Ronnie (graphic designer) Ronnie Fueglister (1980, Basilea) è grafico e ha studiato a Basilea alla Schule für Gestaltung Basel e a Zurigo alla Zürcher Hochschule der Künste. Tra i suoi lavori si annoverano il design del sito web della Kunsthalle Basel e i libri realizzati per gli artisti Miriam Cahn, Bruce Nauman, Amy Sillman, Hannah Weinberger, Mike Bouchet e Paul McCarthy. È attualmente docente di tipografia sperimentale alla Schule für Gestaltung Basel e docente di disegno editoriale a Porto Design Summer School. A Milano intende lavorare al progetto “Type in Public Sphere”, che si occupa del “carattere tipografico” nello spazio pubblico a Milano.
  • Jacomella, Marco (architetto) Marco Jacomella (1984, Chiavenna IT) è architetto e urban designer basato a Zurigo. Laureato in architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara (IT), ottiene nel 2016 il Master in Advanced Studies in Housing presso l’ETH di Zurigo. Dopo esperienze lavorative in studi internazionali in Danimarca, Spagna e Svizzera, è capo progetto presso Hosoya Schaefer Architects a Zurigo, dove si specializza in progetti a scala urbana e residenziale. Nel 2018 fonda ITER, studio di investigazione domestica e territoriale. Attualmente è candidato dottore in Urban Planning, Design and Policies presso il Politecnico di Milano (IT), con una ricerca focalizzata sulle cooperative residenziali zurighesi e sulla loro possibile influenza in ambito italiano. Oggetto della residenza sarà l’esperienza cooperativa milanese, con particolare attenzione verso un possibile scambio con la tradizione residenziale cooperativa svizzera.

Palermo Calling

Con il titolo Palermo Calling, l’Istituto offre ogni anno a un/a artista e un/a ricercatrice/ricercatore la possibilità di una residenza a Palazzo Butera a Palermo di 3 mesi (settembre-dicembre). Il concorso si rivolge ad artiste/artisti delle arti visive, design, architettura, cinema, letteratura, danza, teatro, musica, ecc. che abbiano comprovata esperienza in ambito artistico o che abbiano concluso una formazione (Bachelor, Master o altro) e a ricercatrici/ricercatori dottorande/dottorandi e/ o post-dottorande/post-dottorandi e di scienze umane, sociali e naturali o di altre discipline.

Le candidate/i candidati dovranno presentare un progetto di ricerca universitaria o un progetto artistico personale che necessiti o giustifichi un soggiorno a a Palermo/Sicilia e che abbia un legame con il suo patrimonio culturale o le sue istituzioni artistiche e/o scientifiche.

Maggiori informazioni a: direzione@istitutosvizzero.it

Condizioni di partecipazione, alloggio e finanziamento

Scaricare le condizioni di partecipazione 2024 qui.

Processo di selezione

Le candidature per l’anno 2024/2025 sono chiuse.

Residenti

Palermo Calling 2023

  • Mistireki, Aleksandra (Archelogia) Aleksandra Mistireki (1985) è ricercatrice postdoc e assistente di ricerca presso le Università di Berna e Basilea. Ha studiato Archeologia classica e preistorica e Geologia presso l’ETH Zürich e l’Università di Zurigo, dove ha conseguito il Dottorato sulla ceramica domestica e l’architettura domestica in legno della fine del IV secolo a.C. nella città etrusca di Spina. A Palermo continuerà la sua ricerca indagando le funzioni e i significati della ceramica domestica in relazione al santuario di Himera in Sicilia.
  • Tegegne, Ramaya (Arti visive) Ramaya Tegegne (1985) è un’artista, ricercatrice e produttrice culturale che vive e lavora a Ginevra. La sua ricerca e la sua pratica cercano di svelare i meccanismi di un modello dominante all’interno dei campi culturali e della nostra società, osservando l’economia, la circolazione, la storicizzazione e le relazioni di potere attraverso cui si costituiscono. Ha tenuto mostre personali alla Künstlerhaus di Stoccarda, all’Istituto Svizzero a Milano, al Ludlow 38 di New York, al Kevin Space di Vienna e alla Fri Art Kunsthalle di Friburgo. Nel 2017 ha lanciato Wages For Wages Against, una campagna per la remunerazione delle/degli artiste/artisti e per migliori condizioni di lavoro, ricevendo uno Swiss Art Award nel 2022. A Palermo scriverà un cortometraggio di finzione che nasce da una ricerca sulla recente lotta delle/degli addette/addetti alle pulizie in Sicilia contro lo sfruttamento economico.

Palermo Calling 2022

  • Hottarek, Maya (Arti visive) Maya Hottarek (1990) vive e lavora a Biel/Bienne. Ha studiato arte visiva all’Università delle Arti di Berna e all’Institut Kunst di Basilea. Il suo lavoro si concretizza in diversi media come la ceramica, il cinema, il suono e oggetti trovati. Uno dei suoi interessi fondamentali è articolare le complesse interazioni tra individuo, società, economia e natura. Le sue mostre più recenti includono Itelleaks presso N/A/S/L Mexico City, Liste Art Fair Basel, Petri dish dream presso A.ROMY Gallery Zurich, Isomorphous Drip presso Krone/Couronne a Biel/Bienne, Situation 1 und andere presso la Kunsthalle Basel, INSONNE presso Sonnenstube a Lugano. A Palermo porterà avanti il progetto di scultura Neokaryotes, dedicandosi al processo di ricerca e realizzazione di smalti, con l’aiuto di ceramisti esperti locali.
  • Virgillito, Lisa (Storia e teoria dell’architettura) Lisa Virgillito (1996) ha conseguito un Master in architettura presso la Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL), dove inizierà un dottorato in Architettura della città, nel laboratorio ACHT (Architettura, Critica, Storia e Teoria) con il professor Christophe van Gerrewey. La sua ricerca accademica si concentra sulla conservazione del patrimonio architettonico e culturale dei cosiddetti luoghi ‘informali’ e sull’intersezione di queste attività culturali con l’ambiente domestico. Una parte della tesi sarà svolta a Madrid e si concentrerà sullo studio delle ‘corralas’, una tipologia di case popolari del XXI secolo che hanno anche ospitato spettacoli teatrali. A Palermo si concentrerà sullo studio di un esempio siciliano, le arene, ex cinema popolari all’aperto. I frammenti di questi cinema ancora presenti in città saranno studiati e documentati attraverso fotografie e disegni architettonici.

Palermo Calling 2021

  • Anobile, Adaline (Performance, coreografia) Adaline Anobile (1981) è un’artista performativa e coreografa. Ha completato un MA in Textile Design presso La Cambre Visual Arts School di Bruxelles e un MA in Coreografia al National Choreographic Center a Montpellier. I suoi lavori recenti includono See that My Grave is Kept Clean, presentato al far° festival di Nyon. A Palermo ha indagato il concetto di sogno e chiaroveggenza per creare nuovi immaginari.
  • Drielsma, Marie (Archeologia) Marie Drielsma (1993) ha studiato archeologia classica all’Università di Ginevra, dove sta conducendo una tesi all’interno dello stesso ateneo e in collaborazione con l’Università di Catania, con il supporto di una Borsa del FNS. Nell’ambito del suo dottorato, si concentra sulle lampade ellenistiche e romane provenienti da molteplici siti siciliani. A Palermo il suo studio si è concentrato sulle lampade trovate in diversi siti archeologici nella parte occidentale del bacino del Mediterraneo.

Palermo Calling 2020

  • Guggenbühler, Nora (Storia dell’arte) Nora Guggenbühler (1988, San Gallo) ha studiato storia dell’arte, linguistica e letteratura tedesca presso l’Università di Zurigo. Attualmente è borsista Doc.CH presso l’Università di Zurigo. Il suo progetto di tesi esplora la distribuzione di copie di immagini mariane nel Regno di Spagna del XVI e XVII secolo: analizza la rete globale delle topografie di culto in relazione al tema dell’originale e della copia, oltre che del centro e della periferia. A Palermo darà inizio a una ricerca approfondita sulla Madonna di Trapani, una delle icone più venerate e miracolose in Sicilia.
  • Schild, Louis (Musica) Louis Schild (1991, Losanna) è un musicista che pratica la composizione, l’interpretazione e l’improvvisazione. Da diversi anni adotta la serigrafia, che comunica con la sua pratica musicale e sonora attraverso vari progetti editoriali. Nell’ambito delle sue ricerche proteiformi, collabora con altri artisti, pensatori e architetti. Considera la musica sotto il filtro più ampio del suono e dell’ascolto, e la sviluppa insieme alla ricerca sugli aspetti critici sociali e politici. A Palermo studierà in modo comparativo i timbri utilizzati nelle musiche dei riti di possessione in Grecia e in Suditalia.

Palermo Calling 2019

  • Hugonnet, Yasmine (Coreografia, danza, ricerca)Yasmine Hugonnet (1979, Lausanne/Pantin) ha studiato al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi. Ha conseguito il MA Dance Unlimited creato in collaborazione tra la Codarts di Rotterdam, la School of New Dance Development di Amsterdam e l’Institute of the Arts Arnheim. Nel 2006 ha vinto una residenza a Lubiana in Slovenia. Ha creato il trio RE-PLAY (2006) e l’assolo Latitudes de Pose (2007), mostrati in numerosi festival. Dal 2009 al 2013 ha intrapreso un lungo periodo di ricerca a cui fa seguito la fondazione a Losanna della sua compagnia Arts Mouvementés. Da questo progetto subito nascono tre assoli: Le Rituel des Fausses Fleurs (2013), Le Récital des Postures (2014), La Traversée des Langues (2015). Nel 2016 ha coreografato La Ronde/Quatuor al Festival Rencontres chorégraphiques Internationales de Seine-Saint-Denis e alla Biennale Danza di Venezia. Nel 2017 ha partecipato al Programma del Festival Commun (Arsenic, Losanna). Nel 2017, Yasmine Hugonnet ha ricevuto lo Swiss Dance Award per l’assolo Le Récital des Postures. Al momento sta collaborando con il teatro di Vidy a Losanna dove ha ideato CHRONOLOGICAL/TRIO nel 2018 e produrrà Seven Winters nel 2020.
  • Keller, Jasmine (Scrittura)Jasmine Keller (1986, Endingen/Zurigo) ha concluso un MA in Lingua e Letteratura Tedesca all’Università di Zurigo nel 2018. Ha partecipato a numerosi eventi di letteratura e letture pubbliche come il Poetry Brothel (New York e Parigi), e, come parte del collettivo “Jung im All” con sede al Literaturhaus Aargau (Lenzburg). Nel 2014 ha partecipato al progetto “Industrial Radio” di SZENART in collaborazione con Radio Kanal K (Aarau). Nel 2018 ha pubblicato la storia di Natale metallisée nell’edizione speciale della Geldpresse dell’Ufficio per la prevenzione del debito della città di Zurigo. Ha vinto nel 2013 il premio semestrale dell’Università di Zurigo per la sua tesi di laurea su Judith Butlers Frames of War e, nel 2019, l’OpenNet Schreibwettbewerb delle Giornate letterarie di Soletta per il suo racconto breve gehörnt.

Palermo Calling: Curatrice/Curatore

L’Istituto Svizzero offre una residenza a una curatrice/un curatore che avrà la possibilità di soggiornare per tre mesi (settembre-dicembre) a Palazzo Branciforte a Palermo. Alle candidate/ai candidati è richiesto di presentare un progetto di ricerca che abbia un legame con il territorio siciliano e che attinga alle collezioni della Fondazione Sicilia.

Condizioni di partecipazione, alloggio e finanziamento

Scaricare le condizioni di partecipazione 2024 qui.

Processo di selezione

Le candidature per l’anno 2024/2025 sono chiuse.

Curatore/curatrice 

Residenza 2023

  • Schalk, Antoine Simeão (1996) Antoine Simeão Schalk (1996) è una curatrice e ricercatrice che lavora sulle intersezioni tra culture queer e sonore. La sua pratica affronta i legami tra rappresentazione, potere e violenza attraverso momenti storici come la crisi dell’HIV. È co-curatrice del FdS Festival artistique des affects, des genres et des sexualités di Losanna e ha conseguito un MFA in studi critici curatoriali cibernetici presso la HEAD-Genève. A Palermo studierà i rituali legati alla figura religiosa di San Sebastiano, esaminando i vari modi in cui un’immagine è in grado di stimolare la comunità.

Residenza 2022

  • Breitschmid, Laura (1987)Laura Breitschmid vive e lavora a Lucerna. Ha studiato storia dell’arte ed economia all’Università di Basilea e lavora come assistente curatrice al Kunstmuseum Luzern. Fino al 2020 ha co-diretto lo spazio artistico indipendente sic! Raum für Kunst, Lucerna, con Eva-Maria Knüsel. È coinvolta nel consiglio direttivo dell’IG Kultur (organizzazione di lobby per la cultura di Lucerna e della Svizzera centrale ed editore di 041 – das Kulturmagazin). Il suo coinvolgimento nella politica culturale le permette di pensare alla cultura come componente centrale della società e di discutere le condizioni quadro della produzione e della promozione delle arti.

Palermo Calling: Art&Science

L’Istituto Svizzero invita un duo Art & Science (ricercatrice/ricercatore e artista) a sviluppare un progetto di ricerca comune legato alla città di Palermo, e/o alla Sicilia, e/o alla regione del Mediterraneo per un periodo di 3 mesi presso il Palazzo Sant’Elia, sede della Fondazione Sant’Elia.

Condizioni di partecipazione, alloggio e finanziamento

Scaricare le condizioni di partecipazione 2024 qui.

Processo di selezione

Le candidature per l’anno 2024/2025 sono chiuse.

Summer School

Nei mesi di luglio e agosto, l’Istituto Svizzero ospita a Villa Maraini ricercatori provenienti dalle università e dalle scuole superiori di specializzazione. Le università e le scuole superiori di specializzazione formuleranno un progetto connesso con Roma e l’Italia e un progetto multidisciplinare spesso in legame diretto con la città di Roma e il suo patrimonio culturale.
Il programma è il risultato di una collaborazione tra l’Istituto Svizzero, l’associazione swissuniversities e la conferenza dei rettori delle scuole superiori di specializzazione svizzere.
Le candidature sono chiuse.
Per maggiori informazioni cliccare qui.

Senior Fellowship

Solamente su invito, l’Istituto Svizzero offre residenze a Roma ad artisti e ricercatori affermati, per progetti legati all’Italia o di natura interdisciplinare.
Per maggiori informazioni

ON FORESTS
Residenza Art&Science a Roma (con viaggi di ricerca)
Open Call per artist*

Per la residenza Art&Science / ON FORESTS, l’Istituto Svizzero collabora per la prima volta con la Wyss Academy for Nature presso l’Università di Berna sul tema “The true value of forests”, basato sull’ iniziativa “Dialogues with Purpose (WAD)”. Questa residenza permette a due artisti di partecipare a discussioni a livello globale sulla biodiversità, i cambiamenti climatici e l’uso del suolo.

Le candidature sono chiuse.

Maggiori informazioni e requisiti di partecipazione qui.