L’Istituto Svizzero presenta ora d’oro, l’evento di chiusura delle/dei Fellows 2022/2023. Curato da Ilaria Mancia, l’evento attraverserà le ore dorate, dal tramonto alla notte, svelando apparizioni inaspettate che apriranno i confini a possibili nuovi immaginari. Uno spazio ambivalente di scambio, dono, desiderio, dove un passato contraddittorio convive con nuovi futuri possibili.

La serata si concluderà con un DJ Set di soungou.

Evento Finale
Fellow Roma Calling 2022/2023
Curato da Ilaria Mancia

23.06.2023 H18:00-24:00
Istituto Svizzero
Via Ludovisi 48/via Liguria 20, Roma
Ingresso gratuito, registrarsi qui

Cibo e bevande disponibili all’acquisto.
L’evento è anche l’occasione per visitare la mostra A different kind of furs di Klodin Erb, allestita negli spazi di Villa Maraini.

Residenti Roma Calling 2022/2023:

Giorgio Azzariti (Storia e teoria dell’architettura)
Giuanna Beeli (Storia)
Igor Cardellini (Performance, arti visive)
Solmeng-Jonas Hirschi (Studi classici)
Leonie Hunter (Filosofia politica)
Sophie Jung (Arti visive)
Tobias Koch (Composizione)
Val Minnig (Arti visive)
Marie Petersmann (Diritto internazionale ed ecologia)
Grégory Sugnaux (Arti visive)
Stefano Rodrigo Torres (Storia)
Gaia Vincensini (Arti visive)
Michelle von Dach (Antropologia sociale)

Leggere le biografie delle/dei Residenti Roma Calling 2022/2023 qui.

Ilaria Mancia è curatrice, organizzatrice e dramaturg di progetti interdisciplinari di arti visive e performative. Da fine 2019 al 2022 è stata curatrice, responsabile dei progetti di formazione, delle residenze produttive ed eventi espositivi e performativi presso il Mattatoio di Roma – Azienda Speciale Palaexpo. Ha lavorato con diverse/i artiste/i e compagnie di teatro e danza nazionali e internazionali – fra cui Motus (IT), Agrupación Señor Serrano (ES), Cristina Kristal Rizzo (IT), Muta Imago (IT) Big Art Group (USA), OHT-Office for a Human Theatre (IT). Docente, anno accademico 2022/23, di Tecniche performative per le arti visive, NABA Roma, Fashion Design BA e Visual Arts BA.

Proveniente da Zurigo, soungou (FUBU) è entusiasta di trovare il suo posto nel parco giochi notturno della musica e delle celebrazioni. Il suo stile è descritto come un mix di club diasporico* e nero* decostruito. Il suo obiettivo finale è quello di creare nuovi biotopi per persone queer BIPOC. Come conclude soungou «si tratta di celebrare noi stesse/i e di prendersi cura l’una/o dell’altra/o».