Lo sguardo dello straniero
Incontro con Sofiane Hadjadj e Philippe Rahmy
Introduzione
Biografie
Incontro con Sofiane Hadjadj e Philippe Rahmy
Gli scrittori Sofiane Hadjadj e Philippe Rahmy in conversazione con Gabriele Pedullà
In collaborazione con il festival di letteratura e traduzione Babel.
Come leggere un luogo, e come scriverlo? Sotto quale angolo avvicinarlo? Nel romanzo Un si parfait jardin, Sofiane Hadjadj immagina un narratore che, tornato ad Algeri, riscopre la sua città attraverso uno dei suoi luoghi più importanti: il Jardin d’Essai, allo stesso tempo un simbolo di colonizzazione e un rivelatore dei malfunzionamenti della società. Nel 2012, Philippe Rahmy accetta l’invito letterario della città di Shanghai per gettarsi a capofitto in una affascinante e mostruosa megalopoli, un’esperienza da cui trarrà la materia del suo ultimo libro, Béton Armé. Dalla potenza dell’architettura alla fragilità dei corpi, questi due autori raccontano i pericoli del cambiamento di prospettiva e la bellezza dello spiazzamento, sulle tracce di scrittori-camminatori come Robert Walser o Enrique Vila–Matas.
Mattina: esplorazione della città (in francese) su prenotazione
Sofiane Hadjadj è nato ad Algeri nel 1970. Scrittore e architetto, ha fondato nel 2000 insieme a Selma Hellal le edizioni Barzakh, divenute da allora un fiore all’occhiello della vita letteraria algerina. Hadjadj è anche l’autore di Un si parfait jardin, pubblicato da Le Bec en l’air.
Philippe Rahmy è nato a Ginevra nel 1965. È scrittore e co-editore del sito remue.net. La malattia delle ossa di vetro, di cui soffre, struttura una gran parte delle sue opere. Il suo ultimo libro, Béton Armé (edizioni Table Ronde) ha ricevuto numerosi premi, tra cui quello di Miglior libro di viaggio del 2013 (Lire).