SOL INVICTUS: Sounds and performances for the winter solstice in Milano

Arte, Performance, Sound, Milano

H18:30-24:00

Location
Milano
Category
Arte, Performance, Sound
Information

H18:30-24:00

Anche quest’anno l’Istituto Svizzero celebra il solstizio d’inverno attraverso una programmazione di performance e live-set a Palermo, Milano e Roma. Il giorno più corto dell’anno: il solstizio d’inverno è, per convenzione, il momento al quale corrisponde, a causa della posizione che il Sole ha rispetto all’equatore, la notte più lunga e il giorno più breve. Un evento astronomico ricco di significati simbolici – a volte anche controversi – che veniva festeggiato in antichità dalle popolazioni pagane prima dell’avvento del Cristianesimo: I Romani, festeggiavano Sol Invictus, gli Egizi la nascita di Horus, i Greci veneravano Helios. Dopo la prevalenza delle ore di buio invernali, il Sole sembrava rinascere e diventava appunto invincibile (dal latino Sol Invictus). Un momento dell’anno che, ancestralmente, segna il passaggio dalle tenebre alla luce. Ed è proprio alla ricerca della luce, del divino che è nell’aria, del mito e della bellezza della natura che l’Istituto Svizzero dedica queste tre serate di movimento e sperimentazione sonora.

Curato da Gioia Dal Molin.


15.12.2022 H18:30-H24:00
Istituto Svizzero, via del Vecchio Politecnico 3, Milano
Ingresso gratuito
La prenotazione è consigliata, registrarsi qui

Performance di:

Tina Omayemi Reden & Tapiwa SvosveAn entanglement of breathing  (Sonic reading and offering)
Michele RizzoREST
Performer: Brianda Carreras, Yaimara Gomez, Francesco Ayrton Lacatena, Ale Sandra

Call MonicaCall Monica
PRICE – I Try My Tongue (sequences)

SAYRI: sound & visuals
Con Marta Maglio e Raffaele Capone

La performance di Call Monica è a cura di Chiara Nuzzi, Fondazione ICA Milano.

Cibo di Panzo Milano e bevande di El Caminante potranno essere acquistati sul posto.

Tornare alla pagina generale dell’evento SOL INVICTUS.


 

Tina Omayemi Reden (1991) è un’artista e insegnante transdisciplinare con sede a Zurigo. Lavora principalmente in collaborazione, esplorando le possibilità dei momenti di ascolto e i conseguenti intrecci, desideri e relazioni. La sua pratica artistica si avvale di installazioni sonore, narrazione e performance per esplorare il potenziale di scambio comunitario. Mescola, remixa e cita corpi, suoni e voci in assemblaggi polifonici e collaborazioni fittizie o reali per immaginare il potenziale radicale delle pratiche collettive. Questi immaginari esplorano idee su come una pratica queer, radicale e collettiva e una responsabilità comunitaria per il caregiving diventino imperativi per costruire un cambiamento trasformativo.

Tapiwa Svosve (1995) è un musicista e teorico che attualmente vive a Zurigo. Si occupa di pratiche multidisciplinari – combinando il suono con il teatro, la pittura e la prassi storica. Svosve ha un temperamento unico che spazia dall’avanguardismo estremo al free jazz e alla noise music. Pensando attraverso il silenzio, gli spazi negativi, la performance solista e la negoziazione del corpo e degli strumenti, Svosve adatta la musica e il suono per allenare varie tecniche fisiche e performative.

Michele Rizzo (1984), artista italiano residente ad Amsterdam, ha studiato coreografia presso la SNDO School for New Dance Development e arti visive presso il Dirty Art Department Master program del Sandberg Institute. Rizzo ha prodotto opere per teatri e spazi espositivi, impegnandosi nella traduzione estetica di aspetti della club culture e del raving. Nel 2018 Rizzo presenta HIGHER xtn. allo Stedelijk Museum di Amsterdam, che ha accolto l’opera nella sua collezione permanente. Nel 2020 Rizzo si afferma come artista visivo, portando avanti il suo linguaggio coreografico e implementando in esso il mezzo della scultura, realizzando Rest (2020), presentata alla Quadriennale d’Arte di Roma e acquisita dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Nel 2021 Rizzo produce la sua ultima opera performativa Reaching al KW Institute for Contemporary Art di Berlino in collaborazione con la Julia Stoschek Collection. Rizzo ha anche prodotto e diretto il film Rest (2021), acquisito dallo Stedelijk Museum di Amsterdam. Dal 2020 Rizzo si impegna nel mondo della moda, oltre che come docente e tutor in diversi istituti di formazione artistica.

Call Monica è un collettivo transfemminista formato a venezia nel 2019. è composto da barb bordoni, est coulon, gaia ginevra giorgi, alessandra grieco e theresa maria schlichtherle. focus della loro ricerca è la riflessione sulla molteplicità dello sguardo come ricettore e proiettore di informazioni, una riflessione sulle responsabilità della propria soggettiva e partecipata visione.

Il lavoro di PRICE è caratterizzato da elaborati paesaggi sonori, costumi e scenografie spesso sviluppati in costellazioni collaborative. Le sue produzioni giocano con le aspettative del pubblico nei confronti dell’io esposto e apparentemente autentico del performer, che emoziona davanti ai loro occhi. Sono intervallati da scenografie pop-culturali, suoni meccanici, ritmi e dalla sua stessa voce. La voce è un elemento centrale del suo lavoro. PRICE la considera una forma acustica di comunicazione emotiva al di fuori dell’imperativo del linguaggio di creare significato.

SAYRI è una piattaforma e format di eventi curata da Sonia Garcia e Juana Bel, incentrata su arti ed esperienze di donne e dissidenze affettive o di genere, provenienti dall’America Latina e dalla sua diaspora. Lanciata a Milano a inizio 2020 come clubnight, SAYRI celebra e amplifica futuribilità indigeno e afro-discendenti del territorio di Abya Yala in ogni direzione artistica e sonora.