28.05.2022

Performances in the garden

Arte, Performance, Roma

H19:00-22:00
Ingresso: Via Liguria 20

Dates
28.05.2022
Location
Roma
Category
Arte, Performance
Information

H19:00-22:00
Ingresso: Via Liguria 20

Le performance avranno luogo nel giardino dell’Istituto Svizzero dalle H19:00 alle 22:00.
Ingresso gratuito, registrarsi qui.

PARTE UNO
Ghosts are welcomed to the garden
Curato da Lesia Kulchynska
H19:00-20:30

Performer: Dasha Chechushkova, Olena Siyatovska, Borys Kashapov

 

Il giardino è un luogo domestico oppure no? È custodito, protetto dalle mura, è progettato e gestito dalla/dal giardiniera/giardiniere, supervisionato dalla/dal proprietaria/proprietario. Eppure, c’è qualcosa di misteriosamente incontrollabile che striscia nei suoi angoli d’ombra, fruscia nei cespugli nella notte più silenziosa. Uccelli, insetti e venti non si curano delle recinzioni e delle politiche di proprietà privata, vi dimorano senza chiedere il permesso, creando i loro sconcertanti habitat o soggiorni, ignorando l’ordine stabilito. Lo stesso vale per i fantasmi. Espulsi dalla propria vita, vagano alla ricerca di un angolo di riposo e probabilmente di qualche orecchio che ascolti i loro segreti. Il giardino, che spesso è un rifugio per malinconiche/malinconici e perdigiorno, li attrae promettendo loro la possibilità di incontrare compagni/compagne tolleranti. Accogliamoli e ascoltiamo le loro storie di vita ultraterrena.

Le performance sono curate da Lesia Kulchynska, attualmente borsista presso il Max Planck Institute for Art History di Roma, nell’ambito del programma #ScienceForUkraine Art History Fellowships della Bibliotheca Hertziana in collaborazione con l’Istituto Svizzero.

Dasha Chechushkova
‘The Book of Fire. Chapter “Wrapping”’

Dasha Chechushkova è nata a Odessa, in Ucraina. Si è laureata presso il College of Arts di Odessa intestato a Mitrofan Grekov (2014-2018), è entrata all’Accademia Nazionale delle Arti di Kiev, cambiando la specializzazione da grafica in teoria dopo un anno accademico (2018-2023). Attualmente vive e lavora nella sua città natale, Odessa.

Olena Siyatovska
‘The dream is not like a dream’

Olena Siyatovska è nata in Repubblica Ceca. Cresciuta a Dnipro, vive e lavora a Kiev. Ha studiato all’Università nazionale di Oles Honchar (Ucraina) e all’Università di Belle Arti di Poznan (Polonia). Siyatovska si occupa di relazioni sociali, diritti umani e identità nella dimensione digitale. Lavora con nuovi media, performance, video e installazioni. Ha ricevuto una borsa di studio dal Ministero della Cultura polacco “Gaude Polonia” nel 2019 e ha partecipato a mostre e residenze in Ucraina, Polonia, Lituania e Germania. Il film documentario I am Michelle è il suo debutto alla regia: il progetto è stato sostenuto dall’Ambasciata dei Paesi Bassi nel 2020 e dal British Council Ukraine nel 2021.

Borys Kashapov
Only for men

Borys Kashapov è un artista di Kiev, diplomato alla Scuola Rodchenko di Fotografia e Multimedia. Kashapov è stato membro del gruppo REP, della dream-band Penoplast e del collettivo The Gay Carousel e iniziatore di molti progetti auto-organizzati e di pratiche artistiche alter-istituzionali. Lavora con il video e la performance. Attraverso le sue opere esplora le relazioni di potere nell’arte e gli aspetti politici della forma.

PARTE DUE
Anacrónica IV: Sunrise/Sunset Asphodel
Di Garrett Nelson
H21:00-22:00
Performer: Sebastiano Pala & Federico Morini

 

Il rivivere è una modalità di memoria estrema, positiva o negativa, trauma o estasi. È quando lo spazio tra la realtà e la memoria si confonde, diventa abbastanza vicino da poterlo toccare e sentire, da essere di nuovo reale. Non è inquietante come un déjà vu, ma è un loop incorporato nei nostri sensi anacronistici. Possiamo scegliere di soffermarci a rivivere come se fosse una realtà parallela.

Garrett Nelson, nel loro ultimo lavoro commissionato attorno all’artista Cathy Josefowitz, prendono spunto da una singola opera del suo archivio, un abito da pittore in carta dipinta, creandone una continuazione scultorea e indossabile come nuova serie. Utilizzano queste opere per rivivere, in senso performativo e pittorico, i gesti di Cathy Josefowitz. Prestano particolare attenzione all’anacronismo dei gesti e al fondamento del rivivere come esperienza bi-temporale o multi-temporale e a ciò che significa ri-performare senza il desiderio o il bisogno di accuratezza. Assumono e difendono la posizione secondo cui ri-performare è un modo per rivivere – dove l’inserimento della vita significa possibilità, fallimento e perdono finale.

La performance è la parte quarta del progetto Garrett Nelson x Cathy Josefowitz, ed è concepita in occasione della mostra Cathy Josefowitz. The Thinking Body al MACRO — Museum of Contemporary Art of Rome dal 16.03.2022 al 19.06.2022 (una collaborazione tra Kunsthaus Langenthal, MACRO Museum of Contemporary Art of Rome, Centre culturel suisse. Paris), prodotto in collaborazione con l’Arsenic-Centre d’art scénique contemporain a Losanna e La Becque, La Tour-de-Peilz.

Garrett Nelson realizza opere d’arte che sono performance, testi e dipinti. Il loro lavoro è spesso in relazione diretta con il lavoro di altr* artist*, scrittrici/scrittori, architett* e attivist* creando dialoghi, collaborazioni, analisi critiche, riformulazione della storia e accompagnamento. Vivono in Argentina e in Svizzera e sono dottorand* all’Universidad Nacional Córdoba, lavorando sulla storia contemporanea della voce nella performance art come strategia queer femminista per prendere spazio e creare visibilità. Hanno tenuto mostre e performance al Centre culturel suisse, Parigi, Museo de la Ciudad Mexico, Kunsthalle Zürich, Oslo10 Basel, Arsenic Lausanne, Kunsthalle Basel, Centre PasquArt Biel, SALT Galata Istanbul, Les Urbaines Lausanne, Munar Buenos Aires e altri.