31.05.2023

Dropping the Canons | Drooping the Cannons

Performance, Reading, Tavola rotonda, Roma/online

H14:30-19:00
Serie I Pomeriggi
Ingresso: via Liguria 20

Dates
31.05.2023
Location
Roma/online
Category
Performance, Reading, Tavola rotonda
Information

H14:30-19:00
Serie I Pomeriggi
Ingresso: via Liguria 20

I canoni sono bizzarri. Per condividere la conoscenza, la cultura, la scienza, il tatto, persino le parole, ci affidiamo a denominatori comuni, spesso scaturiti da processi non chiari o non allineati con noi. PerchĂ© la nostra produzione scientifica e artistica deve avere bisogno di tali punti di riferimento o sistemi di valori per emergere, trovare legittimitĂ  e sopravvivere? Oltre alla loro funzione paradigmatica, e forse anche per questo, i canoni possono essere escludenti e spesso inutilmente limitanti, con conseguenze significative sulla diversitĂ , sulla creativitĂ  e sull’onestĂ  intellettuale. Un controllo di qualitĂ  produttivo o un gate-keeping discriminante?
L’evento si compone di due parti, un simposio accademico e una lettura di poesie. Entrambe le parti saranno collegate da una pausa caffĂš di 45 minuti che comprende un micro-laboratorio facoltativo per la produzione di un canone acustico che aprirĂ  la seconda parte dell’evento utilizzando il materiale raccolto nella prima.

Evento a cura di Solmeng-Jonas Hirschi e Sophie Jung (Roma Calling 2022/2023) nell’ambito della serie I Pomeriggi.

Programma completo:

Dropping the Canons

H14:30 ― Maria Böhmer, Benvenuto
H14:35 ― Sophie Jung & Solmeng-Jonas Hirschi, Introduzione
H14:40 ― Solmeng-Jonas Hirschi, Introduzione a Dropping the Canons
H14:50 ― Giovanna Di Martino, Fragmenting Canons
H15:15 ― Dan-el Padilla Peralta, Canon Fodder from the Postcolony
H15:40 ― Waqas Mirza, LibertĂ©, EgalitĂ©, BeyoncĂ©: Canon Mining by Revolutionary Royalty
H16:05 ― Q&A

H16:20 ― Pausa caffù
H16:20 ― Workshop con Sophie Jung

Drooping the Cannons

H17:00 ― Gioia Dal Molin, Saluti
H17:05 ― Performance Cadavre Exquis
H17:15 ― Reading performativi con Holly Graham, Carl Gent, Rebecca Lennon, Sophie Jung
H18:30 ― Discussione generale e wrap-up
H19:00 ― Aperitivo

Per partecipare in presenza registrarsi qui.


Dropping the Canons offrirĂ  l’occasione per riflettere sulla storicitĂ , l’impatto e il ruolo dei canoni, dalla letteratura antica alle creazioni artistiche moderne. Ci interrogheremo sulla loro pertinenza nelle e per le nostre produzioni, mentre continuiamo a imitare, emulare e vagliare il nostro cammino.

Istituto Svizzero
Via Liguria 20, Roma
Ingresso gratuito
Disponibile anche su Zoom, registrazione qui


Drooping the Cannons riunisce un gruppo di artiste/i visive/i che sabotano le convenzioni del linguaggio per distruggere i copioni attraverso lo scandaglio polivocale della percezione neurodivergente, attraverso il queering di trame e drammi storicizzati o attraverso il concatenamento di territori-parola disarticolati.
Reading performativi con Holly Graham, Carl Gent, Rebecca Lennon, Sophie Jung.

Istituto Svizzero
Via Ludovisi 48, Roma
Ingresso gratuito

Biografie:

Solmeng-Jonas Hirschi (Università di Friburgo) lavora come assistente di ricerca post-dottorato all’Università di Friburgo dal 2021, dove insegna greco antico e sta compilando il catalogo digitale dei papiri conservati nel Museo della Bibbia e dell’Oriente. Si ù laureato in greco antico, latino, storia e antropologia all’Università di Berna (2015). Successivamente, ha ottenuto un Master in linguistica e papirologia all’Università di Oxford (2016), dove ha completato il suo Dottorato di ricerca (2021) sulla pragmatica della terapia filosofica nelle lettere di Epicuro, sotto la supervisione del professor Tobias Reinhardt. A Roma porta avanti il suo progetto di ricerca De Temps en Temps – Epicure, Bergson, McTaggart che approfondirà il concetto di tempo nel lavoro dei tre filosofi.

Giovanna Di Martino (University College di Londra) Ú Leventis Research Fellow in Letteratura greca antica presso l’UCL. Il suo attuale progetto di ricerca post-dottorato si concentra sulle prime traduzioni moderne del dramma greco antico in Italia e in Europa piĂč in generale (1400-1600), su cui ha pubblicato diversi articoli e recentemente ha coeditato un volume di prossima pubblicazione per De Gruyter con Malika Bastin-Hammou, CĂ©cile Dudouyt e Lucy Jackson, intitolato Translating Ancient Greek Drama in the Early Modern Period (15th-16th Centuries). Si Ăš inoltre interessata e ha pubblicato sulla ricezione del dramma greco antico in Italia durante il fascismo. Negli ultimi anni, ha condotto e svolto il ruolo di dramaturga in laboratori che collegano la pratica teatrale con lo studio e la traduzione del dramma greco antico, sia con studenti di Oxford e UCL che con attori professionisti e registi teatrali. Attualmente fa parte del progetto di ricerca Translating Ancient Drama at the Archive of Performance of Greek and Roman Drama (Oxford), lavorando in particolare sulle sezioni ‘early modern’ e ‘theatre translation workshops’. Supervisiona lo UCL’s yearly classical play e organizza conferenze e workshop su questo tema.

Dan-el Padilla Peralta (UniversitĂ  di Princeton / Accademia Americana di Roma) Ăš professore associato di lettere classiche a Princeton. È nato nella Repubblica Dominicana ed Ăš cresciuto a New York. Ha vinto una borsa di studio per frequentare la Collegiate School, dove ha imparato il greco e il latino. Ha poi frequentato Princeton (summa cum laude) e Oxford, conseguendo il Dottorato di ricerca presso la Stanford University. La ricerca di Padilla si concentra sulla Repubblica romana e sul primo Impero, nonchĂ© sulla ricezione dei classici nelle culture americane e latinoamericane contemporanee. I suoi interessi includono, tra gli altri campi: le religioni e la politica della Repubblica e dell’Impero romano, la storia della schiavitĂč romana, critical race studies, Black feminist theories. È noto anche per il suo attivismo sia su questioni di politica nazionale relative all’immigrazione sia nel campo dei classici. Nel 2021, il New York Times Magazine ha tracciato un suo profilo. È autore di varie pubblicazioni.

Waqas Mirza (UniversitĂ  di Oxford) Ú un accademico e imprenditore che si occupa di letteratura francese e inglese, studi sull’hip hop, storia imperiale e studi museali. Ha conseguito un BA e un MA a Ginevra prima di conseguire un Dottorato su Samuel Beckett a Oxford, dove ha ricoperto incarichi di insegnamento presso l’UniversitĂ  di Oxford e l’Ashmolean Museum. È anche co-direttore di Uncomfortable Oxford, un’impresa sociale che promuove la discussione sulle ereditĂ  della disuguaglianza e dell’imperialismo e sulle politiche di commemorazione nell’ambiente costruito.

Carl Gent Ăš un artista di Bexhill-on-sea, Regno Unito. Gran parte del loro lavoro recente ha cercato di rifictionalizzare la vita di Cynethryth, regina di Mercia dell’ottavo secolo, attraverso una serie di spettacoli teatrali amatoriali, giochi da tavolo, pubblicazione di pozzi neri e sfilate di re decapitati nei carnevali comunitari. Attraverso la collaborazione con Kelechi Anucha hanno indagato i legami femminili e divini tra il canto popolare e quello ecclesiastico, e la loro continua pratica di collaborazione con Linda Stupart ha dato vita a una serie di rivisitazioni dal vivo, pubblicate ed esposte, del videogioco degli anni ’90 Ecco the Dolphin. Il loro ultimo pamphlet, The Balls of Alban, Ăš stato pubblicato da Monitor Press nel 2022.

Holly Graham Ăš un’artista londinese il cui lavoro analizza i modi in cui la memoria e la narrazione danno forma alle storie collettive. Holly ha conseguito un BFA presso l’UniversitĂ  di Oxford e un MA in Printmaking al Royal College of Art. Tra i progetti personali recenti figurano commissioni con: Up Projects & Barnet Council (2023); TACO!, Londra (2021-23); Skelf, Online (2022); Robert Young Antiques, Londra (2021); Gaada, Shetland (2020); Goldsmiths CCA, Online (2020); e Southwark Park Galleries, Londra (2020). Holly Ăš docente associata presso il Royal College of Art di Londra ed Ăš cofondatrice di Cypher BILLBOARD, Londra. Ha ottenuto una borsa di studio presso la British School di Roma per il 2023.

Artista con sede a Londra, Rebecca Lennon lavora attraverso i media, tra cui video, testo, performance, suono e musica, per riflettere e giocare con le forme e i ritmi non lineari della voce, della memoria e del corpo che parla. Esponendo a livello internazionale, attraverso piattaforme di arte contemporanea e musica sperimentale, radio e, recentemente, editoria, le mostre collettive e performance includono: Kaunas Film Festival, Lituania, 2020, Kunstraum, Londra 2019, David Dale Gallery, Glasgow, 2021, Cafe Oto, Londra, 2022, Galeria Duarte Sequiera, Braga, Portogallo, 2021 con mostre personali presso Southwark Park Galleries, Londra 2021, Primary, Nottingham, 2020, Almanac, Torino, Italia, 2019 e Matts Gallery, Londra, 2018. Rebecca Ăš presente in On Care, un’antologia di scritti d’artista pubblicata da MA Bibliotheque nel 2020, BBC Late Junction 2019/2020 e in una raccolta di interpretazioni d’artista di partiture della scrittrice e artista SalomĂ© Voegelin pubblicata su vinile nel 2022.

Sophie Jung (1982) vive a Londra e a Basilea. Utilizzando gli slittamenti dell’assemblaggio nella scultura, nella performance e nel testo, riaffronta il canone e la sua roccaforte patriarcale per sabotare le letture di norme presunte e assegnate, evidenziando i poteri strutturali e catechizzando i meccanismi intorno alla creazione del significato in quanto tale. Tra le mostre recenti si ricordano Sanetroyem all’E.A.Shared Space, They Might Stay The Night al Casino Luxembourg; Unsetting all’Istituto Svizzero a Milano; Taxpayer’s Money per Frieze LIVE, Dramatis Personae al JOAN di Los Angeles e The Bigger Sleep al Kunstmuseum Basel.