05.12.2018—30.01.2019

Backdrop Switzerland

Arte, Mostra, Teatro Dioscuri - Via Piacenza 1, Roma

APERTO:
MAR-DOM: H10:00 – H18:00

Introduzione

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Dates
05.12.2018
30.01.2019
Location
Teatro Dioscuri - Via Piacenza 1, Roma
Category
Arte, Mostra
Information

APERTO:
MAR-DOM: H10:00 – H18:00

Istituto Svizzero presenta “Backdrop Switzerland” – una mostra unica di foto e materiale d’archivio sulla Svizzera vista attraverso un secolo di film stranieri, presso il Teatro dei Dioscuri al Quirinale, Roma.

Basata sull’omonimo libro di Cornelius Schregle, questa mostra cinematografica offre uno spaccato della Svizzera e dei suoi clichés attraverso lo sguardo del cinema internazionale, mostrando sfondi di film—sia reali che ricreati—scelti da produttori e registi lungo tutto il 1900, come il duo americano Stanlio e Ollio (Laurel & Hardy) fino al contemporaneo Paolo Sorrentino.

Storicamente, il backdrop è stato definito come “un grande pezzo di stoffa dipinta e appesa sul retro del palcoscenico”. All’inizio del 1900 gli sfondi venivano ricreati con dipinti mentre oggi è la scenografia reale o ricreata (sound stage) che raffigura, rispetto alla Svizzera, luoghi comuni come i caveaux delle banche, gli chalet di montagna, le romantiche rive di un lago, e che diffonde sullo schermo l’essenza del paesaggio. Il film Rhapsody (1954) con Vittorio Gassman ed Elizabeth Taylor, ad esempio, combina esterni originali zurighesi e set hollywoodiani. James Bond invece, mette in mostra le sue abilitĂ  sciistiche su diverse piste e vette terrificanti.

Attraverso una selezione di fotografie, film e poster che comprendono oltre un secolo di storia del cinema, il pubblico è invitato a scoprire o riscoprire la Svizzera attraverso immagini iconiche riprese da artisti e registi, italiani e stranieri; da paesaggi alpini innevati ai laghi ameni, fino ai distretti finanziari: un mosaico di possibili identitĂ  per un piccolo paese, in qualche modo esotico; un backdrop fittizio adatto a sostenere tanto il genere drammatico quanto i film d’azione.

L’esposizione sarà accompagnata, nel mese di gennaio 2019, da un ricco programma di proiezioni e conferenze.

In collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà, MIBAC – Ministero per I Beni e le Attività culturali, RSI -Radiotelevisione svizzera, SRG SSR – Società svizzera di radiotelevisione, cinémathèque suisse, Comune di Minusio e il Teatro dei Dioscuri al Quirinale.

La pubblicazione Backdrop Switzerland: la Svizzera attraverso la lente di più di un secolo di film stranieri (2016, L’Âge d’Homme) di Cornelius Schregle è stata possibile grazie al supporto di cinémathèque suisse e pro helvetia.

La Svizzera vista attraverso il cinema italiano

Nell’ambito dell’esposizione cinematografica “Backdrop Switzerland, la Svizzera vista attraverso un secolo di film stranieri”, organizzata dall’Istituto Svizzero al Teatro dei Dioscuri di Roma fino al 30 gennaio 2019, si presentano due film storici del cinema italiano. Una grande opportunità per scoprire o riscoprire film iconici della storia del cinema italiano che vedono come protagonista la Svizzera e i suoi clichés, tra cui le banche, l’emigrazione e i paesaggi alpini.

Giovedì 17 gennaio 2019 H18:30
Cinema Trevi – Cineteca Nazionale Vicolo del Puttarello 25

La commedia Sette uomini d’oro (1965) di Mario Vicario, edizione appena restaurata dal CSC, è un film d’azione che ci porta in una Ginevra di sapore vintage, dove l’oro delle banche fa sognare una banda di rapinatori internazionali a ritmo dello swing degli anni Sessanta. Pane e cioccolata (1973), film multipremiato di Franco Brusati con Nino Manfredi, affronta il tema dell’emigrazione italiana in Svizzera con momenti sia drammatici che umoristici. Il film ebbe un grande successo sia critico che popolare in Italia e in Svizzera per la sua sottile riflessione sui clandestini, tema sempre di attualità.

Venerdì 25 gennaio 2019 H20:00
Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni 1

Presso la Casa del Cinema si proietterà il pluripremiato film Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino. Un film dal ritmo volutamente cadenzato, realizzato come un raffinato noir che dispiega però gradatamente un’insolita storia d’amore.