Sylvie Fleury
Opening 28.03.2019
H18:30
Entrata: Via Ludovisi 48
Introduzione
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Biografia
lista lavori
Opening 28.03.2019
H18:30
Entrata: Via Ludovisi 48
Istituto Svizzero presenta âChaussures italiennesâ, la prima mostra personale in Italia dellâartista Sylvie Fleury.
Lâapproccio di Fleury consiste in unâiniziale rappresentazione di una forma caratteristica che viene successivamente arricchita, ingrandita e sviluppata attraverso lâuso di diversi media. La forma, il colore e il graphic design di scarpe, rossetti, carrelli della spesa o delle riviste di moda diventano sistemi visivi di rappresentazione indipendenti e a sĂ© stanti, entrando cosĂŹ in un nuovo ambito estetico.
Le opere di Sylvie Fleury re-inventano costantemente le nostre relazioni con le opere dâarte sfruttando un intelligente senso della messa in scena: un atto di rimozione di segni e oggetti, una deviazione di significato dei codici, prospettive o stili di vita e una forte evocazione del corpo tra presenza, perdita e assenza, intrattenendo una particolare relazione con lo spazio.
Mediante l’offuscamento dei confini tra arte e moda, il suo intento non Ăš quello di aprire il mondo dellâarte a quello della moda, ma piuttosto di sottolineare le differenze fra i due: non si puĂČ vivere unâesperienza estetica osservando la moda. Gli oggetti, come le opere, chiamano in gioco lâintelletto e, allo stesso tempo, ci invitano a riflettere su cosa significhi il processo cognitivo della comprensione stessa.
In tal senso, i lavori di Fleury non sono unâappropriazione ma piuttosto una personalizzazione, nel senso che viene aggiunto qualcosa: â[âŠ] oggigiorno il readymade Ăš diventato unâopzione veramente aperta per gli artisti. Ci sono cosĂŹ tanti modi diversi per creare un readymadeâ, dice lâartista.
Il titolo della mostra Ăš connesso, seppur non limitato, a un importante lavoro intitolato Retrospective: si tratta di una scarpiera nella quale lâartista ha inserito le sue scarpe con tacco alto piĂč stravaganti, indossate durante i vernissage e le sue performance riepilogando, in parte, l’idea alla base della mostra.
Per la sua personale a Roma, Sylvie Fleury occuperĂ le sale espositive fino a giugno, con Retrospective e altri lavori provenienti dalla sua prolifica produzione: opere realizzate appositamente per la mostra convivono insieme ad altre tra le piĂč rappresentative. SarĂ anche unâoccasione per il pubblico di vedere il suo lavoro Miracle: un neon viola di grandi dimensioni installato nella Villa nel 2016, che ha illuminato ed emozionato il pubblico romano per tre anni.
Sylvie Fleury Ăš nata nel 1961 a Ginevra, dove vive e lavora. Ha tenuto mostre personali presso istituzioni artistiche internazionali a partire dai primi anni â90, tra cui la Neue Galerie am Landesmuseum, Graz (1993); Le Consortium, Dijon (1994); il MAMCO, Ginevra (1996 e 2008); il Migros Museum fĂŒr Gegenwartskunst, Zurigo (1998); il Kunstmuseum Sankt Gallen (2000); il Museum fĂŒr Neue Kunst/ZKM, Karlsruhe (2001); Le Magasin, Grenoble (2001); e il CAC MĂĄlaga (CAC MĂĄlaga (2001).
Ha partecipato a numerose mostre collettive in tutto il mondo e allâesposizione âApertoâ alla Biennale di Venezia nel 1993 e alla Biennale di San Paolo nel 1998. Le sue opere sono incluse in collezioni pubbliche come il Museum of Modern Art di New York; il ZKM Center for Art and Media, Karlsruhe; Daimler Contemporary, Berlino; il Migros Museum fĂŒr Gegenwartskunst, Zurigo; il MAMCO, Ginevra; e il Museum of Applied Arts/Contemporary Art, Vienna e il Bass Art Museum, Miami.
Sylvie Fleury ha ricevuto nel 2018 il prestigioso premio svizzero Meret Oppenheim.