Cronache di quel tempo
Maria Iorio / Raphaël Cuomo
Chiusura temporanea
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Maria Iorio / Raphaël Cuomo
Chiusura temporanea
LâIstituto Svizzero presenta Cronache di quel tempo, la prima mostra personale a Palermo del duo Maria Iorio / RaphaĂ«l Cuomo.
Le opere e installazioni video di Maria Iorio e RaphaĂ«l Cuomo sono il frutto di un processo intensivo basato su un lavoro di ricerca. In questi anni, il duo ha studiato diversi regimi passati e presenti di mobilitĂ e ha mostrato le storie intrecciate di questi movimenti di vita e di culture migranti. La loro ultima opera, Cronache di quel tempo, presentata allâArchivio Storico Comunale di Palermo, Ăš unâinstallazione site-specific comprensiva di un nuovo video della durata di unâora, realizzato impiegando materiale inedito girato nel contesto di precedenti opere â Sudeuropa (2005-07) e The Interpreter (2009) â insieme a filmati piĂč recenti girati sul posto.
Lâopera parla della ricerca di una melodia â una melodia che attraversa il mar Mediterraneo. Un amico condivise quella melodia con i due artisti nel 2006, quando viaggiavano insieme dallâAfrica settentrionale e la Sicilia. Lâuomo, un lavoratore stagionale tunisino che viveva in Sicilia e poi sullâisola di Lampedusa, era divenuto testimone del passaggio dal precedente regime di gestione del confine a quello attuale, ovvero del processo di âconfinizzazioneâ in Europa meridionale. Cosa Ăš accaduto da quando la melodia fu registrata su unâormai obsoleta cassetta al momento in cui viene oggi ripresa e continuata in forma di nuove performance musicali e vocali? Cronache di quel tempo esplora le trasformazioni avvenute negli ultimi quindici anni nella regione del Mediterraneo ed evidenzia la deriva necropolitica delle politiche europee sulle migrazioni, che criminalizzano forme immemoriali di solidarietĂ e soccorso in mare, deportano diffusamente i soggetti la cui mobilitĂ Ăš criminalizzata e fanno proliferare i campi sullâaltra sponda, lasciano morire la gente in mare, lontano dagli occhi.
Se le migrazioni e i confini sono generalmente percepiti come processi spaziali, Cronache di quel tempo guarda invece alla dimensione temporale di questi fenomeni. Una serie di prospettive soggettive e storiche emerge a contraddire la nozione diffusa di una âemergenza immigrazioneâ sempre connessa al momento presente. Queste temporalitĂ alternative ci spingono a cercare una cronaca singolare nel suo rifiuto di coincidere con la versione ufficiale della storia, organizzata per date di sottoscrizione dei trattati e delle decisioni politiche che hanno reso la migrazione illegale. Cronache di quel tempo riflette in particolare su come lâattuale regime dei confini abbia profondamente riconfigurato il sensibile creando nuove parole per nominare la realtĂ , nuove scene per immaginarla, nuove partizioni tra il visibile e lâinvisibile. Osservando come tanto la âspettacolarizzazione dei confiniâ quanto i tentativi deliberati di nascondere la violenza dei confini rendano parimenti ciechi, Cronache di quel tempo sposta lâattenzione verso voci e storie inascoltate o ignorate â verso le dimensioni estetiche e politiche dellâascolto.
Cronache di quel tempo esprime molteplici connessioni con la Sicilia, con Palermo e con gli spazi che ospitano la mostra. La sala storica dellâArchivio Storico Comunale di Palermo Ăš il luogo ideale per lâesposizione di unâopera basata sugli archivi degli artisti stessi. Cronache di quel tempo Ú anche specificatamente radicata nella regione e contribuisce, in forma di ricerca artistica, alla storia contemporanea siciliana e della cittĂ di Palermo, una storia profondamente plasmata dal movimento di persone, culture migranti e idee.
Con il supporto di:
Fonds dâart contemporains de la Ville de GenĂšve
Pro Helvetia
RĂ©publique et canton de GenĂšve, fonds cantonal dâart contemporain
Ernst e Olga Gubler-HablĂŒtzel Stiftung
Erna e Curt Burgauer Stiftung
Maria Iorio / RaphaĂ«l Cuomo sono un duo con base a Ginevra e Berlino. Fautori della collaborazione come prassi e sviluppo di lungo termine, i progetti artistici del duo ricostruiscono i diversi regimi di mobilitĂ passati e presenti e danno espressione alle storie intrecciate di questi movimenti di vita e di culture migranti. Il loro ultimo film guarda alle condizioni che consentono alle narrazioni di emergere e ai saperi resistenti di essere trasmessi e tradotti; mettendo in discussione la gerarchia tra semantica e oralitĂ , spostano lâattenzione verso le voci inascoltate o ignorate e le dimensioni estetiche e politiche dellâascolto. La loro opera integra un approccio curatoriale e ripensa il campo espanso delle pratiche inerenti le immagini in movimento e del cinema âminoreâ â amatoriale, femminista, decoloniale. Le loro opere sono state ospitate da festival cinematografici e mostre quali: la XVI Quadriennale (Roma); The Parliament of Bodies (Documenta 14, Atene); Chewing the Scenery (54esima Biennale di Venezia); The Maghreb Connection.
Orari di apertura mostra – TEMPORANEAMENTE CHIUSA
Dal lunedĂŹ-venerdĂŹ: H10:00-H13:30
mercoledĂŹ: H10:00-H17:30
Su registrazione
La registrazione Ăš obbligatoria. Si prega di scrivere a georgia.stellin@istitutosvizzero.it, indicando il titolo della mostra nellâoggetto e comunicando nome e numero cellulare.