The making of colonialism through law and other fictions
Serie âI Pomeriggiâ
H16:30-19:00
Serie âI Pomeriggiâ
H16:30-19:00
The making of colonialism through law and other fictions
La conferenza si terrĂ in inglese presso lâIstituto Svizzero, via Liguria 20, Roma e online.
A cura di Veronica Pecile (Fellow Roma Calling, Diritto, Scienze sociali).
Serie âI Pomeriggiâ
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Nella costruzione delle colonie, diversi discorsi e tecniche sono stati usati per trasformare fantasie di dominio ed espropriazione in una realtĂ socio-economica distinta. Nel caso italiano, queste fantasie comprendevano lâutopia di trasformare i contadini senza terra del sud in proprietari e il recupero delle conquiste dellâimpero romano come base per un nuovo immaginario nazionale. Questa conferenza propone una prospettiva multidisciplinare per interrogare le radici coloniali della modernitĂ occidentale attraverso le lenti della storia del diritto, della teoria postcoloniale e degli studi culturali.
Biografie
Izabel Barros Ăš una storica, dottoranda e assistente didattica presso l’UniversitĂ di Losanna. Sotto la supervisione del professor Bernhard SchĂ€r, sta svolgendo un dottorato di ricerca con una tesi intitolata A Global Micro-History of a Swiss-Owned Plantation in Bahia (1820-1888). Attiva sia in Brasile che in Svizzera, Izabel Ăš una femminista decoloniale e un’attivista antirazzista. Il suo lavoro esamina criticamente l’influenza del genere e della razza nelle narrazioni del capitalismo globale, integrando la ricerca accademica e l’attivismo.
Erica Moretti Ăš borsista del Premio Roma 2024 Millicent Mercer Johnsen/National Endowment for the Humanities per gli studi sull’Italia moderna e professoressa associata presso il Dipartimento di Lingue e Culture Moderne del Fashion Institute of Technology, State University of New York. Il suo attuale progetto, il libro Across the Colonial Sea: Family Reunification, Vatican Humanitarianism, and the End of Empire (1943-1950) mette in discussione la visione dall’alto verso il basso dell’umanitarismo, utilizzando fonti d’archivio non sfruttate per mettere al centro l’esperienza dei trentamila figli di coloni italiani in tutto il Nord Africa che erano stati rimpatriati in Italia a causa dell’imminente guerra e che desideravano tornare a casa.
Carla Panico Ăš dottoranda in Postcolonialismo e cittadinanza globale presso lâUniversitĂ di Coimbra (CES/FEUC). Ă stata borsista per la Fundação CiĂȘncia e Tecnologia (FCT) (2018-2022) e assegnista di ricerca presso lâUniversitĂ di Pisa (2022-2024), dove si Ăš precedentemente laureata in Storia contemporanea. Tra i suoi principali interessi di ricerca ci sono il nazionalismo, lâemigrazione italiana e la questione meridionale. Appassionata di Public History, dal 2020 Ăš membro della SocietĂ italiana delle Storiche e, in parallelo alle pubblicazioni accademiche, ha scritto per il Manifesto, Dinamo Press, Jacobin Italia, Fondazione Feltrinelli e altre piattaforme di divulgazione.
Veronica Pecile Ăš ricercatrice affiliata allâInstitute for Interdisciplinary Legal Studies-Lucernaiuris dellâUniversitĂ di Lucerna e attualmente residente allâIstituto Svizzero. Nella sua ricerca socio-giuridica, esplora le trasformazioni delle forme del diritto occidentale moderno concentrandosi sulla proprietĂ . In precedenza, Ăš stata ricercatrice postdoc al Collegium Helveticum di Zurigo e alla Harvard Law School. Ha ottenuto un dottorato in diritto e scienze sociali allâEHESS di Parigi con una tesi sul movimento per i beni comuni nellâItalia del Sud.
Galadriel Ravelli Ăš docente di italianistica presso l’UniversitĂ di Bath, dove insegna storia, politica e cultura italiana ed europea. Dopo aver studiato all’UniversitĂ di Pisa, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’UniversitĂ di Bath. Tra il novembre 2021 e il luglio 2023 Ăš stata Visiting Fellow presso l’Institute of Languages, Culture and Society della School of Advanced Studies (UniversitĂ di Londra). Il suo attuale progetto di ricerca riguarda l’ereditĂ del colonialismo in Italia, con particolare attenzione al ricordo delle deportazioni coloniali dalla Libia all’Italia.
Neelam Srivastava Ăš professoressa di Letteratura postcoloniale e mondiale all’UniversitĂ di Newcastle, Regno Unito. I suoi interessi di ricerca includono la storia culturale del colonialismo italiano, la letteratura postcoloniale dell’Asia meridionale, la scrittura anticoloniale e antifascista (in particolare Antonio Gramsci, Sylvia Pankhurst e Frantz Fanon) e le culture postcoloniali della stampa. Nel 2016 ha co-fondato il Postcolonial Print Cultures International Network con Rajeswari Sunder Rajan. Tra le sue pubblicazioni piĂč recenti figurano The Bloomsbury Handbook of Postcolonial Print Cultures, coedito con Toral Jatin Gajarawala, Rajeswari Sunder Rajan e Jack Webb (Londra: Bloomsbury, 2023) e The Form of Ideology and the Ideology of Form: Cold War, Decolonization, and Postcolonial Print Cultures, co-edito con Francesca Orsini e Laetitia Zecchini (Open Book Publishers, 2022). Ă inoltre autrice di Italian Colonialism and Resistances to Empire, 1930-1970 (London: Palgrave, 2018) e coeditrice, con Baidik Bhattacharya, di The Postcolonial Gramsci (London: Routledge 2012). Ă autrice di Secularism and the Postcolonial Indian Novel: National and Cosmopolitan Narratives (Londra: Routledge, 2008).
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