Language on the edge
Parte di Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4
Introduzione
Biografie
Parte di Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4
Language on the edge è il primo dei tre eventi pubblici di Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4: un laboratorio, un programma di studi e un progetto artistico sullâesperienza umana e creativa di Oreste Fernando Nannetti. Concepiti come momenti di riflessione pubblica, questi incontri propongono temi, questioni, problematiche discusse durante il laboratorio.
Lâartista Dora Garcia e lâeditore Nicola Valentino interverranno sul tema della scrittura come pratica e sistema precario, efficiente e necessario, capace di âtenere insieme le soggettivitĂ â e per contrastare i meccanismi mortificanti delle forme di istituzionalizzazione, attraverso la produzione di nuovi significati. Modera Cesare Pietroiusti.
Nel suo intervento Dora Garcia discuterĂ sul termine âSinthomeâ coniato da Jacques Lacan nel suo seminario del 1975 Joyce and the Sinthome con il quale definiva lâinquietante fenomeno che, da quando esiste la scrittura, ha raffreddato o scaldato il cuore di scrittori e lettori. Questo concetto definisce la scrittura come un modo di tenere insieme la soggettivitĂ (fatta di Reale, Immaginario e Simbolico) quando essa sta cadendo a pezzi. Di piĂš: la scrittura (qui, nel senso di poesia, e arte) è indirizzata a nessuno; è pura jouissance, godimento di linguaggio. Lettere a nessuno: se lâaltro risponde (come Felice a Kafka) la soggettivitĂ diventa di nuovo instabile. âSinthomeâ è il modo in cui il soggetto riesce a godere dellâinconscio. Ancora di piĂš: la scrittura come âSinthomeâ non può essere interpretata o decifrata, poichĂŠ essa viene dal futuro, e soltanto lâinconscio la può interpretare. La letteratura, come una lettera indirizzata a nessuno, proveniente dal futuro, che intercettiamo anche se non indirizzata a noi, non leggibile e non decifrabile se non da se stessa. E quando leggiamo ciò, pensiamo in effetti alla letteratura, ma anche al ruolo dellâarte e della scrittura nellâesperienza del soggetto istituzionalizzato: soltanto il âSinthomeâ può tenere insieme la sua anima: è una necessitĂ , lâunica possibilitĂ di sopravvivenza.
Dora Garcia vive e lavora a Barcellona. Utilizzando diverse forme espressive – performance, video, web, scrittura, e installazioni – indaga le condizioni che determinano la ricezione all’interno di un determinato contesto, focalizzandosi sulle nozioni di durata, accesso e leggibilitĂ . Garcia esplora anche il potenziale politico delle figure marginali: l’outsider, il fuorilegge, l’espulso, altrettanti omaggi a figure eccentriche e ad anti-eroi. Ha rappresentato la Spagna alla 54a Biennale di Venezia nel 2011, ed è stata presente a (d)OCUMENTA 13, Kassel (2012).
A partire dalla riflessioni sulla condizione di persone recluse o âricoverateâ in istituzioni totali come il carcere o lâospedale psichiatrico, Nicola Valentino presenterĂ alcuni documenti provenienti da LâArchivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata, una ricca e composita raccolta di materiali documentari, dipinti, quaderni e disegni. La selezione di materiali intende mostrare come le pratiche creative individuali della pittura, della scrittura, del grafismo possono contrastare i meccanismi mortificanti dell’istituzionalizzazione e diventare elementi di senso e risorse a cui attingere per sopravvivere. Valentino è responsabile dellâArchivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata della Cooperativa Sensibili alle foglie, è co-fondatore della omonima casa editrice e autore di numerosi libri.