27.11.2014

Language on the edge

Kunst, Vorlesungsreihe, Roma

Parte di Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4

Introduzione

Biografie

Dates
27.11.2014
Location
Roma
Category
Kunst, Vorlesungsreihe
Information

Parte di Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4

Language on the edge è il primo dei tre eventi pubblici di Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4: un laboratorio, un programma di studi e un progetto artistico sull’esperienza umana e creativa di Oreste Fernando Nannetti. Concepiti come momenti di riflessione pubblica, questi incontri propongono temi, questioni, problematiche discusse durante il laboratorio.

L’artista Dora Garcia e l’editore Nicola Valentino interverranno sul tema della scrittura come pratica e sistema precario, efficiente e necessario, capace di “tenere insieme le soggettività” e per contrastare i meccanismi mortificanti delle forme di istituzionalizzazione, attraverso la produzione di nuovi significati. Modera Cesare Pietroiusti.

Nel suo intervento Dora Garcia discuterà sul termine “Sinthome” coniato da Jacques Lacan nel suo seminario del 1975 Joyce and the Sinthome con il quale definiva l’inquietante fenomeno che, da quando esiste la scrittura, ha raffreddato o scaldato il cuore di scrittori e lettori. Questo concetto definisce la scrittura come un modo di tenere insieme la soggettività (fatta di Reale, Immaginario e Simbolico) quando essa sta cadendo a pezzi. Di più: la scrittura (qui, nel senso di poesia, e arte) è indirizzata a nessuno; è pura jouissance, godimento di linguaggio. Lettere a nessuno: se l’altro risponde (come Felice a Kafka) la soggettività diventa di nuovo instabile. “Sinthome” è il modo in cui il soggetto riesce a godere dell’inconscio. Ancora di più: la scrittura come “Sinthome” non può essere interpretata o decifrata, poiché essa viene dal futuro, e soltanto l’inconscio la può interpretare. La letteratura, come una lettera indirizzata a nessuno, proveniente dal futuro, che intercettiamo anche se non indirizzata a noi, non leggibile e non decifrabile se non da se stessa. E quando leggiamo ciò, pensiamo in effetti alla letteratura, ma anche al ruolo dell’arte e della scrittura nell’esperienza del soggetto istituzionalizzato: soltanto il “Sinthome” può tenere insieme la sua anima: è una necessità, l’unica possibilità di sopravvivenza.

Dora Garcia vive e lavora a Barcellona. Utilizzando diverse forme espressive – performance, video, web, scrittura, e installazioni – indaga le condizioni che determinano la ricezione all’interno di un determinato contesto, focalizzandosi sulle nozioni di durata, accesso e leggibilità. Garcia esplora anche il potenziale politico delle figure marginali: l’outsider, il fuorilegge, l’espulso, altrettanti omaggi a figure eccentriche e ad anti-eroi. Ha rappresentato la Spagna alla 54a Biennale di Venezia nel 2011, ed è stata presente a (d)OCUMENTA 13, Kassel (2012).

A partire dalla riflessioni sulla condizione di persone recluse o “ricoverate” in istituzioni totali come il carcere o l’ospedale psichiatrico, Nicola Valentino presenterà alcuni documenti provenienti da LArchivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata, una ricca e composita raccolta di materiali documentari, dipinti, quaderni e disegni. La selezione di materiali intende mostrare come le pratiche creative individuali della pittura, della scrittura, del grafismo possono contrastare i meccanismi mortificanti dell’istituzionalizzazione e diventare elementi di senso e risorse a cui attingere per sopravvivere. Valentino è responsabile dell’Archivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata della Cooperativa Sensibili alle foglie, è co-fondatore della omonima casa editrice e autore di numerosi libri.