Usama Al Shahmani
H14:30
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Nell’ambito di BookCity Milano, l’Istituto Svizzero, in collaborazione con marcos y marcos, presenta l’incontro Ci si può sentire stranieri tra gli alberi? che vedrĂ lo scrittore Usama Al Shahmani raccontarsi in dialogo con Alessandro Zaccuri.
Usama Al Shahmani è autore di In terra straniera gli alberi parlano arabo, pubblicato da marcos y marcos editore.
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Trama:
In Iraq sognava dignità e pace; la violenza del regime lo respinge lontano. Nei momenti più difficili i piedi lo portano nel bosco. Camminando sulle pietre, ritrova il ritmo lento della sua terra. Gli alberi che lo accolgono sulle Alpi svizzere non sono le palme da datteri o i melograni fiabeschi di sua nonna, eppure parlano la sua lingua. Parlano l’arabo della poesia, della calligrafia, non quello della violenza e della menzogna. Quando il fratello Ali, che ha scelto di restare a Bagdad, scompare, il tronco generoso di un abete rosso lo sostiene nel suo sgomento. E se c’è un albero per l’incertezza, e per la morte, c’è anche un albero per la pazienza, per la speranza, un albero per il sogno. Le telefonate in Iraq, l’ansia per il fratello, il caos rovinoso in cui il suo paese sprofonda anche dopo la caduta di Saddam lo triturano come un mortaio gigante. Gli alberi gli insegnano a piegarsi e muoversi nel vento, ad ascoltare se stesso; a ritrarre il dito dalla polvere del passato e pensare a un nuovo inizio.
Usama Al Shahmani: nato a Bagdad nel 1971, si è dedicato alla letteratura e alla poesia araba, pubblicando alcuni saggi. Rifugiato in Svizzera anche a causa di una piĂ©ce teatrale che criticava aspramente il regime iracheno, ha tradotto in arabo pensatori del calibro di Schleiermacher e Habermas. Pubblicato a Zurigo nel 2018, In terra straniera gli alberi parlano arabo è stato ristampato ben dieci volte e si è conquistato la menzione speciale dell’Associazione librai quale uno dei migliori libri dell’anno.Â
Si ricorda ai gentili partecipanti che, nel rispetto delle disposizioni attualmente vigenti, per l’accesso all’evento sarà necessario esibire all’entrata una Certificazione Verde Covid da cui risulti, alternativamente:
- • Avvenuta vaccinazione anti-COVID-19, con attestazione di aver ricevuto la prima dose di vaccino da almeno 15 giorni o di aver completato il ciclo vaccinale;
- • Avvenuta guarigione dal COVID-19, nei 6 mesi precedenti alla data dell’evento;
- • Effettuazione, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso, di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.