Hannah Villiger: Roma and afterwards
H18:30
Fondazione Sozzani
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Fondazione Sozzani
In concomitanza con l’inizio di Miart, l’Istituto Svizzero, in collaborazione con Mousse Publishing, è lieto di presentare il book launch di Hannah Villiger: Roma and afterwards, che vedrà una lettura da parte di Quinn Latimer.
La presentazione sarà introdotta da Gioia Dal Molin e Cecilia Canziani. Prima e dopo l’evento sarà possibile acquistare il volume (oppure è disponibile qui).
L’evento si terrà in inglese e avrà luogo alla Fondazione Sozzani, in Corso Como 10, Milano.
Si prega di prenotarsi all’indirizzo press@fondazionesozzani.org.
Entrata libera fino a esaurimento posti.
«How do we draft a life, make of it a project, do our daily work? In what material and language does it arrive to us? And what if but it is done with one’s own body, and that body becomes this material but not the subject? Villiger’s autofictions – whether sculpture or image, human or vegetal body – prompt such queries. As Griselda Pollock writes brilliantly, “here are the collected works that form the project that we name Hannah Villiger. She is not the originating and knowing cause of the work, but the site of its daily compulsion”». – Quinn Latimer.
Hannah Villiger (1951-1997) ha vissuto e lavorato come residente all’Istituto Svizzero a Roma dal 1974 al 1976. Proprio lì ha avuto le sue prime intuizioni artistiche e ha sviluppato l’approccio scultoreo alla fotografia che avrebbe caratterizzato tutto il suo lavoro successivo – in particolare le fotografie di grande formato del suo stesso corpo organizzate in blocchi di diverse immagini, che mostrano primi piani di parti del corpo talvolta frammentate e astratte. Villiger si è sempre considerata una scultrice anziché una fotografa, e gli ‘anni romani’ sono stati decisivi per la sua biografia artistica: nel suo studio e nel giardino di Villa Maraini, Hannah Villiger ha sviluppato semplici oggetti ispirati dai materiali dell’Arte Povera, ma con il tempo si è dedicata sempre più consapevolmente alla fotografia, intesa come un metodo scultoreo.
Pubblicato in occasione di Works/Sculptural all’Istituto Svizzero a Roma, la prima grande mostra personale di Hannah Villiger in Italia, Hannah Villiger: Roma and afterwards espande l’orizzonte della mostra con materiali inediti dall’Estate dell’artista e fotografie dei diari di lavoro, che offrono uno sguardo sulla sua pratica artistica a Roma.
Ringraziamenti: THE ESTATE OF HANNAH VILLIGER.
Biografie:
Cecilia Canziani è una curatrice indipendente e storica dell’arte. Tra i progetti recenti: Io dico io, Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, con Lara Conte e Paola Ugolini (febbraio 2021), Anastasia Potemkina, MAXXI Aquila (gennaio 2021); La giusta misura, con Chiara Camoni, (2018 – on going. Palazzo Bentivoglio, Bologna; Murate Art district Firenze; Società delle api, Grasse, MOSTYN, UK; GAM, Torino) Autoritratto. Bettina Buck, Chiara Camoni (Murate Art District, Firenze 2019); Shape, colour, taste, sound and smell. Adelaide Cioni /Guy Mees (p420, Bologna 2019). È docente a contratto presso l’Università di Roma Tor Vergata e la American University of Rome e coordinatrice del programma di alta formazione in curatela presso IED Roma. Collabora regolarmente con Flash Art, suoi testi compaiono in cataloghi e monografie. È co-fondatrice del progetto editoriale di libri d’artista per l’infanzia Les Cerises.
Gioia Dal Molin è responsabile artistico all’Istituto Svizzero a Roma, Milano e Palermo. All’Istituto Svizzero di Roma ha curato la mostra Hannah Villiger-Works/Sculptural.
Quinn Latimer è una poetessa, critica e scrittrice nata in California. Tra i suoi libri si annoverano Like a Woman: Essays, Readings, Poems (2017), Sarah Lucas: Describe This Distance (2013), e Rumored Animals (2012) e i suoi scritti sono apparsi su Artforum, Bookforum, The Paris Review, Texte zur Kunst, The White Review oltre che in molti libri d’artista e monografie. Le sue letture, collaborazioni visuali e i suoi testi sono stati presentati ampiamente, tra cui alla Chisenhale Gallery, Londra; Centre culturel suisse (ccs), Parigi; REDCAT, Los Angeles; the Poetry Project, New York; Sharjah Biennial 13; e alla 14esima Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia. È lecturer all’Istituto d’Arte presso l’Accademia di Arti e Design FHNW di Basilea, presso il quale, insieme a Chus Martínez, organizza una serie biennale di simposi su questioni di genere, lingua, giustizia sociale, e pratica artistica. Latimer è stata caporedattore delle pubblicazioni per documenta 14 ad Atene e Kassel.
Curato da Gioia Dal Molin.
Testi di Elisabeth Bronfen, Gioia Dal Molin, Quinn Latimer, Thomas Schmutz.
Mousse Publishing, 2021.
Book design di Kevin Pedron (Dallas)
Si ricorda ai gentili partecipanti che, nel rispetto delle disposizioni attualmente vigenti, per l’accesso all’evento sarà necessario esibire all’entrata una Certificazione Verde Covid da cui risulti, alternativamente:
- • Avvenuta vaccinazione anti-COVID-19, con attestazione di aver ricevuto la prima dose di vaccino da almeno 15 giorni o di aver completato il ciclo vaccinale;
- • Avvenuta guarigione dal COVID-19, nei 6 mesi precedenti alla data dell’evento;
- • Effettuazione, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso, di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.