21.09.2017—22.09.2017

Resettare la scatola nera? Oltre la storia dell’arte e gli studi sulle scienze

Workshop, Roma

Introduzione

Programma

Biografia

Dates
21.09.2017
22.09.2017
Location
Roma
Category
Workshop

Workshop internazionale in collaborazione con Institut für Kunstgeschichte – Università di Berna, e Institut für Wissenschaftskommunikation und Hochschulforschung – Università di Klagenfurt Alpen-Adria, Vienna.

L’uso del termine “scatola nera” (black box), inizialmente concepito per descrivere i fenomeni nella teoria dei circuiti e nella cibernetica, si è diffuso negli ultimi anni in molteplici ambiti: quelli della storia dell’arte e degli studi sociali sulle scienze, che comprendono studi curatoriali; quelli delle teorie dei sistemi, degli approcci delle prassi sociali, dell’informatica, così come della filosofia della scienza e della conoscenza.
Nelle arti e soprattutto negli studi curatoriali, la scatola nera è in linea di principio intesa come potenzialmente opposta al “cubo bianco” (white cube). Il termine descrive perciò uno spazio in cui vengono visualizzati e proiettati, al buio, videoarte, film, spettacoli teatrali o installazioni, condizione che cambia sensibilmente le modalità di osservazione e partecipazione. D’altra parte, anche l’opacità o l’ambiguità di alcune opere sono state descritte metaforicamente con il termine scatola nera. Quest’uso metaforico si trova in stretta risonanza con l’analogia utilizzata negli studi sociali sulle scienze: ormai da molti anni, infatti, gli studi di laboratorio descrivono il “black-boxing” come parte costitutiva della costruzione socio-tecnica di fatti scientifici (Latour e Woolgar 1979, 1986). In particolare, in questo ambito, l’analisi ha messo in evidenza il “black-boxing della produzione di immagini” (Lynch 2015).
Connesso a ciò troviamo, sia nelle filosofie dell’arte che nelle teorie dei sistemi, l’idea per cui “l’unico modo concepibile di svelare una scatola nera è giocare con esso” (Negarestani 2014). Partendo da questa idea generale, questo workshop internazionale ospita diversi modi di giocare con le “scatole nere” nelle arti e nelle scienze e, più in particolare, con diversi tipi di scatole (nere), metaforiche e materiali, che si rendono visibili attraverso un tale gioco, scherzoso o serio. Come indica già il titolo, il workshop invita a una riflessione più ampia sui canoni disciplinari, su una certa modernità che da questi ereditiamo, e la loro convenzionale celebrazione, nonché la loro possibile sospensione.

Andrew V. Uroskie is an Associate Professor in the Art Department and the Director of Graduate Studies in Art History and Criticism at Stony Brook University (NY). He specialises in late modern and contemporary art. His research into the history of expanded cinema was awarded the Chancellor’s Dissertation Fellowship at UC Berkeley, and he has held additional research fellowships at the Townsend Center for the Humanities and the Stanford Humanities Laboratory. His essays have been published in many acclaimed arts journals and collections and have so far been translated into French, Spanish, Portuguese, Korean, and Basque. Among his publications: Between the Black Box and the White Cube. Expanded Cinema and Postwar Art (University of Chicago Press, 2014).

Program

Thursday, 21.09.2017

H18:15
Welcome
Joëlle Comé (Swiss Institute in Rome)
Introduction & Chair
Philippe Sormani (Swiss Institute in Rome)

H18:30
The Black Box as Dispositif and Dilemma
Andrew V. Uroskie (Associate Professor, Department of Art History and Criticism, College of Arts and Sciences, Stony Brook University)

H19:30 Aperitif

Friday, 22.09.2017

Session 1

H10:00
What Happened to “The Black Box” in Science and Technology Studies?
Philippe Sormani in conversation with Martina Merz
(Swiss Institute in Rome & Alpen-Adria University Klagenfurt, Wien)

H10:40
Spaces and Traces of the Black Box in the Arts
Toni Hildebrandt (Department of Modern and Contemporary Art History, Institute of Art History, University of Bern)
in conversation with Guelfo Carbone (Swiss Institute in Rome)

H11:40
Black Box Integrity, Site Specificity: Tales of Schwitter’s Merzbau
Neil K. Jenkings & Martyn Hudson (Sociology/Art History, Newcastle University)
in conversation with Samuel Gross (Swiss Institute in Rome)

H12:20
Whose Black Box Is It?
A Praxeological Perspective on Contemporary Art Conservation
Yaël Kreplak (EHESS, Paris) in conversation with Andrew V. Uroskie

Session 2

H14:30
Zooming Into a Black Box: On Judith Hopf’s Video “More”
Vera Tollmann (HFBK, Hamburg/University of the Arts, Berlin)
in conversation with Toni Hildebrandt

H15:10
Lab-Box: Camera Obscura, Black-Box and Photographic Process
Francesco Maria Ferrara (Ars Imago, Rome/Zurich)

H16:10
Who Needs a “Black Box”? Electronic Images, Digital Imaginaries
Valentina Valentini (Faculty of Humanities and Philosophy, Sapienza University, Rome)
in conversation with Dario Cecchi (Sapienza University, Rome)

H16:50 Closing remarks, followed by farewell drink

The workshop is public and will be held in English and Italian.
Simultaneous translation is provided.