03.05.2023

Affinità transatlantiche

Architettura, Tavola rotonda, Roma/online

H18:00-20:00
Entrance: via Liguria 20
Serie I Pomeriggi

Dates
03.05.2023
Location
Roma/online
Category
Architettura, Tavola rotonda
Information

H18:00-20:00
Entrance: via Liguria 20
Serie I Pomeriggi

L’evento si terrà in italiano a partire dalle H18:00 all’Istituto Svizzero e online.
Per partecipare in presenza a Roma, registrarsi qui.
Per seguire l’evento su Zoom, registrarsi qui.

Serie I pomeriggi
I pomeriggi all’Istituto Svizzero è una serie dedicata alle/ai nostre/i Residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.

Evento a cura di Giorgio Azzariti (Roma Calling 2022/2023).

Affinità transatlantiche
Legami, collaborazioni e miti in architettura tra la Roma del dopoguerra e gli Stati Uniti

Dopo la Seconda guerra mondiale, anche grazie agli ingenti aiuti finanziari forniti dal Piano Marshall statunitense, l’Italia esce dal solipsismo culturale in cui era stata rinchiusa fino a poco tempo prima e si trova improvvisamente in un nuovo contesto internazionale caratterizzato da apertura socio-economica, rinnovamento ed espansione. La città di Roma, deputata per vent’anni a essere il principale centro dell’egemonia fascista, entra in un fitto dialogo transatlantico: attratta dalla sua industria cinematografica, coinvolta dalla sua cultura di massa e condizionata dalla sua politica, la ‘scoperta dell’America’ diventa un’esperienza condivisa e penetra nella vita quotidiana della città, grazie ai media, alle istituzioni culturali e alle opportunità di ricerca. La cultura italiana, a sua volta, si trova a essere apprezzata, ricercata e promossa oltreoceano.

L’obiettivo di questo evento è quello di indagare le interlocuzioni culturali esplicite e le influenze implicite tra Roma e gli Stati Uniti – nel periodo che va dal dopoguerra al boom economico degli anni Sessanta – nell’ambito dell’architettura. Diverse/i ricercatrici/ricercatori, curatrici/curatori e professioniste/i sono coinvolte/i nel simposio in un dialogo, ciascuno esplorando questi intrecci attraverso uno specifico caso di studio: frammenti di esperienze che – legati insieme – renderanno le complessità, gli ambiti e le agenzie di queste interlocuzioni transnazionali. A ogni intervento è stata data una prospettiva specifica, in modo da ordinare la molteplicità dei punti di vista secondo schemi precisi: la città, l’architetto e la società immobiliare, l’ingegnere e l’impresa di costruzioni, il militante e i partiti politici, l’istituzione.

L’obiettivo è quello di esplorare l’intreccio tra politica, istituzioni culturali, storia, real-estate, architettura e ingegneria, che ha contribuito a una nuova percezione della città di Roma nel secondo dopoguerra – radicalmente diversa da quella precedente, tanto influente quanto contemporanea – e, a sua volta, alla scoperta, alla promozione e alla ricezione dell’architettura e dell’ingegneria italiane negli Stati Uniti.

Programma:

H18:00-18:05 ― Saluti istituzionali
Maria Böhmer (Istituto Svizzero)

H18:05-18:20 ― Introduzione
Giorgio
Azzariti (ETH Zurigo), Eredità e reinterpretazione

H18:20-18:35 ― La città
Jacopo
Costanzo (Panteon Magazine, Warehouse of Architecture and Research), Roma, città aperta

H18:35-18:50 ― L’architetto e la società immobiliare
Elena Tinacci (Fondazione MAXXI), Luigi Moretti, la Società Generale Immobiliare e il caso Watergate

H18:50-19:05 ― L’ingegnere e l’impresa di costruzione
Tullia
Iori (Università di Roma Tor Vergata), Pier Luigi Nervi e la sua terza vita all’estero  

H19:05-19:20 ― Il militante e i partiti politici
Pippo Ciorra (Fondazione MAXXI), Essere Bruno Zevi. Il critico militante e l’agente politico

H19:20-19:35 ― L’istituzione
Rosa
Sessa (Università di Napoli Federico II), Borse di studio americane nella Roma del dopoguerra. La città di Ada Louise Huxtable e Robert Venturi

H19:35-20:00 ― Discussione
Moderata da Giorgio Azzariti

H20:00 – Aperitivo

Biografie:

Giorgio Azzariti è architetto, dottorando presso il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) e residente 2022/2023 dell’Istituto Svizzero a Roma. Tra il 2014 e il 2022 ha lavorato per studi di architettura e istituzioni internazionali come Herzog & de Meuron a Basilea e il Museum of Modern Art di New York. I suoi scritti appaiono in riviste internazionali come OASE e Vesper, e nel 2019 è autore di una monografia sul lavoro dell’architetto svizzero Peter Märkli, pubblicata dalla casa editrice francese Caryatide. Il suo lavoro è stato esposto in diverse sedi, tra cui recentemente al MAXXI di Roma. Per sapere di più sul progetto di Giorgio Azzariti, leggete il suo ultimo contributo sul blog dell’Istituto Svizzero sul sito del quotidiano svizzero Le Temps.

Pippo Ciorra è architetto, critico e professore al SAAD (Università di Camerino) e direttore del dottorato di ricerca ‘Villard d’Honnecourt’ allo IUAV. Autore di libri e saggi, ha fatto parte del team curatoriale della Biennale di Architettura di Venezia del 1991 ed è stato giurato dell’edizione 2016. Ha curato mostre in Italia e all’estero. Dal 2009 è curatore senior del MAXXI Architettura di Roma e co-direttore del ‘Premio Italiano d’Architettura’. I suoi principali campi di ricerca sono l’architettura italiana del tardo XX secolo, i musei e le mostre, la teoria urbana e architettonica e le sue implicazioni sociali e politiche.

Jacopo Costanzo è architetto e dottore di ricerca in ‘Architettura. Teorie e progetto’. Ha studiato in Italia e Portogallo; condotto ricerche in Cina, Giappone e Stati Uniti. Nel 2013 è tra i fondatori di WAR _ Warehouse of Architecture and Research _ di cui è progettista associato. È ideatore e curatore della serie Generazione: a call from Rome e delle mostre Re-Constructivist Architecture(Rome – New York), When in Rome: A Collective Reflection Upon The Eternal City (Royal Institute of British Architects), Aldo Rossi and the City (Pratt Institute). È membro del comitato scientifico del Centro Studi Giorgio Muratore e advisor presso l’American Academy di Roma. Insegna all’Istituto Europeo di Design, alla Domus Academy e all’Università di Pisa. Dal 2019 è editore responsabile di Panteon Magazine.

Tullia Iori è storica dell’ingegneria, professoressa ordinaria all’Università di Roma Tor Vergata, dove è coordinatrice del dottorato di ricerca in Ingegneria civile. Da molti anni è impegnata nella ricerca SIXXI – Storia dell’ingegneria strutturale in Italia, finanziata da un ERC Advanced Grant nel 2012. Ha pubblicato libri e saggi sulla storia del cemento armato in Italia, su Pier Luigi Nervi e Sergio Musmeci (ora in mostra al museo MAXXI di Roma), su Riccardo Morandi, sull’Autostrada del Sole, sulle strutture pop del nuovo millennio e, più in generale, sulla storia dell’ingegneria in Italia con una serie di 5 volumi intitolata SIXXI. È redattrice della rivista L’industria italiana del cemento e ha una passione per la divulgazione: per questo collabora con programmi come Wikiradio e La Grande Storia, con Rai5 e RaiCultura e nella produzione di documentari (BBC, Discovery Science).

Rosa Sessa è architetta e ricercatrice post-doc in Storia dell’Architettura presso l’Università di Napoli Federico II. È stata Visiting Scholar presso la University of Pennsylvania (2015-2016), la TUM Technical University di Monaco di Baviera (2018-2019), l’Institute of Fine Arts della New York University (2021, con il sostegno del programma Fulbright Schuman UE-USA) e Italian Fellow presso l’American Academy in Rome (2022). Il suo primo libro Robert Venturi e l’Italia è stato pubblicato da Quodlibet nel 2020.

Elena Tinacci, storica dell’architettura, è Coordinatrice del Dipartimento di Architettura del Museo MAXXI di Roma, dove svolge anche attività di ricerca e curatoriale. In precedenza ha collaborato a Parigi con la Fondation Le Corbusier e Docomomo International. I suoi progetti al MAXXI includono le mostre L’Italia di Le Corbusier (2012), Carlo Scarpa e il Giappone (2016), Gio Ponti. Loving Architecture (2019) e Buone Nuove. Donne in architettura (2021). Autrice di numerosi saggi e pubblicazioni, nel 2018 ha pubblicato con Edizioni di Comunità Mia memoria et devota gratitudine. Carlo Scarpa e Olivetti 1955-1978.