Dai deserti alle montagne, la realizzazione di ecologie e beni comuni

L’evento si terrà in Inglese presso l’Istituto Svizzero, via Liguria 20, Roma
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Ingresso libero

Di fronte alle attuali sfide economiche ed ecologiche, come possiamo ripensare la natura delle nostre relazioni con gli altri e con le risorse del mondo che ci circonda dalla prospettiva delle pratiche collettive osservate nelle zone aride e nelle regioni montane del mondo? In questi contesti fragili, dove la scarsità delle risorse naturali richiede forti legami di solidarietà, si sono sempre praticate forme di intelligenza collettiva e di gestione sostenibile delle risorse. Modelli di reciprocità e di sussistenza a cui il programma artistico MATZA dell’artista svizzero Séverin Guelpa attinge da 10 anni, invitando artisti, architetti e scienziati ad attingere al know-how vernacolare sul campo per immaginare il futuro.

Riunendo un curatore, un ricercatore e l’artista e autore del libro The Desert, The Glacier, and The Superstructure, l’Istituto Svizzero vi invita a una serata di discussione su questi temi.

Biografie

Séverin Guelpa è un artista visivo le cui sculture e installazioni combinano tecniche di costruzione, materiali grezzi, suono e video per mettere in evidenza questioni legate all’identità, alla cultura e all’emancipazione. Possiede una laurea in scienze politiche e una laurea magistrale in arte presso la HEAD-Ginevra. Séverin Guelpa ha fondato MATZA nel 2014, con cui dirige progetti artistici e mostre in tutto il mondo, dai ghiacciai alpini ai deserti americani.

Anja Wyden Guelpa, dopo vent’anni di esperienza in posizioni manageriali chiave nel settore privato e pubblico come project manager, direttore generale degli affari sociali e cancelliere di stato del Canton Ginevra, lei e il suo team forniscono ora consulenza a imprese e manager sull’innovazione e la cultura aziendale. Ha fondato la sua azienda civicLab sarl nel 2018, che gestisce da allora.

Francesca Sabatini è Post-Doc in Geografia presso l’Università del Piemonte Orientale dove è parte del gruppo di ricerca “Farm On the Move”, sulla transumanza in Piemonte e Abruzzo. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze della Cultura presso l’Università di Palermo con una tesi in Geografia sui discorsi e le pratiche turistiche in Sicilia. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle aree interne e montane, la mappatura culturale, i disastri, il turismo, i metodi creativi e le questioni di genere. Fa parte del collettivo Emidio di Treviri.

Denise Araouzou è una curatrice, scrittrice e ricercatrice di Cipro. Sta lavorando su un progetto di ricerca orientato alla pratica intitolato “Apprendimento su un pianeta danneggiato” (2022-2025), sostenuto dalla Fondazione Kone, che si svolge agli incroci delle pratiche transdisciplinari collettive artistiche, delle pedagogie radicali e dell’educazione ambientale critica. Ha conseguito una laurea magistrale in Storia dell’Arte presso l’Università di Glasgow e un post-master in Pratiche Collettive: Organizzazioni Simbiotiche presso l’Istituto Reale di Arte di Stoccolma. Sta completando i suoi studi in Educazione per lo Sviluppo Sostenibile (MA) presso l’Università di Göteborg. È membro del comitato scientifico e responsabile del corso per Deconstruct & Rebuild – un progetto promosso da BJCEM (Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée) e sostenuto da Creative Europe.