08.04.2024

Domestico Effimero

Architettura, Tavola rotonda, Milano

H18:00-20:00
Serie “I Pomeriggi”

Dates
08.04.2024
Location
Milano
Category
Architettura, Tavola rotonda
Information

H18:00-20:00
Serie “I Pomeriggi”

Domestico Effimero. Contro la fragilità dell’architettura d’interni

La conferenza si terrĂ  in lingua italiana presso l’Istituto Svizzero, via del Vecchio Politecnico 3, Milano
A cura di Silvia Groaz (Fellow Milano Calling 2023/2024, Storia e teoria dell’architettura).
Serie ‘I Pomeriggi’

Ingresso libero

Nonostante la maggior parte dell’architettura punti alla perennitĂ , la vita degli edifici, e specialmente dei loro interni, si rivela inevitabilmente effimera. Spesso soggetti ad alterazioni, sostituzioni e drastici rinnovamenti, gli interni raramente mantengono la loro integritĂ  a lungo, adattandosi piuttosto ai rapidi mutamenti sociali, tecnologici e culturali della vita quotidiana. Esplorare il tema degli interni implica quindi affrontare una serie di sfide concettuali e metodologiche legate alla ricostruzione – storica e talvolta fisica – di architetture in bilico tra abbondono e demolizione. In questo contesto, la sensibilizzazione nei confronti dell’architettura d’interni implica facilitare un processo di riconoscimento, rivitalizzazione e recupero di un patrimonio fragile ed effimero, contribuendo alla perennizzazione dei significati intrinsechi delle loro storie. Di recente, al fine di colmare la frequente carenza di documentazione e l’impossibilitĂ  di effettuare osservazioni dirette, sono emersi nuovi approcci di ricerca. La tavola rotonda discute le implicazioni concettuali e metodologiche impiegate da storici, architetti e restauratori per affrontare un patrimonio troppo spesso effimero, ma in grado di generare narrazioni diversificate, plurali e sovrapposte agli strati perenni delle nostre cittĂ .

Biografie

Barbara Ferriani Ăš restauratrice di opere d’arte antica, moderna e contemporanea e dirige a Milano lo studio Barbara Ferriani Srl. Lavora con istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, archivi e collezioni private. Attualmente insegna Conservazione dell’arte moderna e contemporanea presso l’UniversitĂ  degli Studi di Milano e l’UniversitĂ  Cattolica di Milano. È stata co-curatrice nel 2018 della mostra Lucio Fontana-Ambienti/Environments, HangarBicocca (Milano). Tra le sue pubblicazioni si segnalano: “Monumenti effimeri, storia e conservazione delle installazioni” (coautore con Pugliese M.), pubblicato da Mondadori nel 2009 e dal Getty Conservation Institute (Los Angeles) nel 2013; “Lucio Fontana- Ambienti/Environments” (coautore con Pugliese M., TodolĂŹ V.), edito da Mousse Publishing nel 2018.

Silvia Groaz (1987) Ăš ricercatrice postdoc in storia dell’architettura, finanziata dalla Swiss National Science Foundation per un progetto di ricerca congiunto tra l’UniversitĂ© Catholique de Louvain e l’UniversitĂ  di Yale. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia e teoria dell’architettura presso l’EPFL e un Master of Art in Storia dell’architettura presso la Bartlett School of Architecture di Londra. È stata visiting scholar alla Columbia University di New York e ha ricevuto borse di studio dal Getty Research Institute di Los Angeles, dalla Swiss National Science Foundation e dalla Construction History Society. A Milano, la sua attuale ricerca verte sulle intersezioni tra le pratiche artistiche e architettoniche del dopoguerra attraverso gli ambienti esoterici ed ecologici di Nanda Vigo.


Annalisa Viati Navone
Ăš storica dell’architettura, professore di Histoire et Cultures architecturales Ă  l’Ensa Versailles, del cui laboratorio di ricerca LĂ©aV Ăš membro del consiglio scientifico e coordinatore dell’asse “Corps, espaces, sensibilitĂ©s”. E’ docente-ricercatore all’Archivio del Moderno – UniversitĂ  della Svizzera italiana dove dirige progetti di ricerca internazionali sull’architettura del XX secolo italiana, svizzera e francese, molti dei quali incentrati sulle forme di interazione fra l’architettura e le arti, e sulle qualitĂ  spaziali e percettive degli spazi interni. È autrice di “Verso un’architettura concreta. Peppo Brivio le prime opere” (Bellinzona 2021), “La Saracena” di Luigi Moretti tra suggestioni mediterranee, barocche e informali (Mendrisio-Cinisello Balsamo 2012). co-curatrice di diverse pubblicazioni fra cui: Les intĂ©rieurs aujourd’hui. Analyses, projets, usages (Lille 2024), Marco Zanuso Architettura e design (Milano 2020), Giulio Minoletti (1910-1981). Lo spettacolo dell’architettura (Mendrisio-Cinisello Balsamo 2017). Attualmente dirige con Christian Sumi la pubblicazione dell’opera completa di Marco Zanuso (I volume – Architettura).

Orsina Pierini (1962) Ăš professore ordinario di Progettazione Architettonica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU), Politecnico di Milano. La sua ricerca principale si concentra su una concezione della progettazione architettonica che integra l’esperienza storica dell’architettura e lo studio della cittĂ  come materiali e condizioni costanti che influenzano i progetti contemporanei. Ha affrontato l’importanza del ruolo dell’edilizia abitativa nella progettazione urbana della cittĂ  contemporanea nello studio sui luoghi di residenza: il design della casa come una verifica continua dello stato dell’arte trasposto neprogetto per la cittĂ  contemporanea. L’attivitĂ  piĂč recente di indagine sui luoghi di abitazione Ăš mirata, piĂč specificamente, al tema dell’edilizia abitativa europea. L’attivazione dell’esplorazione delle potenzialitĂ  del design dell’edilizia abitativa all’interno della progettazione urbana dei contesti contemporanei ha anche portato alla pubblicazione del volume “Housing Primer. Le forme della residenza nella cittĂ  contemporanea” (2012). La ricerca piĂč recente ha preso forma con la pubblicazione dell'”Housing Atlas – Europe 20th Century”, in collaborazione con un gruppo internazionale con Carmen Espegel, Dirk van Gameren, Mark Swenarton. Questa linea ha anche indirizzato gli studi sull’edilizia abitativa nella cittĂ  di Milano, strutturati negli ultimi anni nella ricerca sulle “Case Milanesi 1923-1973” (2017). In continuitĂ  con questa esperienza Ăš anche la partecipazione alla Biennale di Venezia 2018, co-curatrice del catalogo “Everyday Wonders, the Corso Italia Complex” e l’installazione di Cino Zucchi su Luigi Caccia Dominioni. Il risultato piĂč recente di questa ricerca Ăš il libro “Nelle Case. Interni Milanesi 1928-1978” (2023).