The EU & Italy in Libya
H18:00
Ingresso: Via Liguria 20
Su prenotazione
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Biographies
Zawiya
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H18:00
Ingresso: Via Liguria 20
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I venerdĂŹ pomeriggio
I venerdĂŹ pomeriggio allâIstituto Svizzero sono dedicati ai nostri residenti. Ă unâoccasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di questâanno.
The EU & Italy in Libya
Discussing the politics of complicity in border externalisation
La crisi che ha colpito la Libia a partire dalla metĂ del 2014 Ăš stata perlopiĂč definita una âcrisi migratoriaâ dallâUnione Europea e dallâItalia. Diverse strategie di politica estera hanno cercato di affrontare lâinsicurezza della zona nel periodo post-Gedhafi, attraverso lâesternalizzazione dei confini e il tentato contenimento dei flussi migratori verso lâEuropa. La natura frammentaria degli interventi e del supporto esteri alla crisi libica ha fatto in modo che questi aiuti si traducessero in vario modo: dallâaddestramento della guardia costiera libica, al trasferimento di fondi per la crisi umanitaria, alla fornitura di servizi di emergenza per i migranti detenuti. In questo contesto, le carceri libiche sono divenute parte di un giro dâaffari molto conveniente per chi le gestisce. Sebbene le agenzie di finanziamento raramente forniscano supporti diretti alle autoritĂ locali responsabili di questioni migratorie, hanno ben poche possibilitĂ di evitare che gli aiuti forniti finiscano per essere strumentalizzati dalle strutture parastatali e dai militari, attivi nellââeconomia delle carceriâ e nel traffico di esseri umani. Il flusso di finanziamenti italiani ed europei destinati al mantenimento delle strutture carcerarie ha luogo in parallelo al supporto fornito alla guardia costiera libica per intercettare i migranti e riportarli in Libia, e impone dunque che si discuta sulla questione della responsabilitĂ internazionale.
La tavola rotonda riunirĂ accademici, giornalisti e avvocati che discuteranno alcune questioni correlate alle conseguenze della cooperazione di Europa e Italia con la Libia nel processo di esternalizzazione dei confini e di controllo migratorio: quali sono le sfide legali e politiche che solleva il coinvolgimento di Europa e Italia nel controllo migratorio? Quali sono gli attuali sviluppi geopolitici in Libia e come questi impattano sulle preoccupazioni di politica estera italiana ed europea in termini di controllo migratori? Quali livelli di responsabilitĂ si possono rintracciare in relazione al trattamento disumano a cui sono costretti i migranti nei centri di detenzione?
Relatori
Kiri Santer ha ottenuto nel 2015 un MA in Antropologia e Sociologia alla School of Oriental and African Studies (SOAS) di Londra. Dottoranda in Sociologia Politica e Antropologia Giuridica allâUniversitĂ di Berna con una borsa di studio Doc.ch del Fondo Nazionale Svizzero, ha partecipato al programma Roma Calling 2019/2020 come research fellow allâIstituto Svizzero di Roma. Nellâambito della sua tesi post-dottorale, si sta occupando degli effetti della creazione di una Libyan Search and Rescue Region per le nozioni politiche e legali della responsabilitĂ della morte in mare.
Francesca Mannocchi Ăš una giornalista freelance, si occupa di migrazioni e conflitti e collabora con numerose testate italiane e internazionali (L’Espresso, Stern, Al Jazeera English, The Guardian, The Observer) e televisioni italiane (SkyTg24, La7, Rai3). Ha realizzato reportage in Siria, Iraq, Palestina, Libia, Libano, Afghanistan, Egitto, Turchia, Yemen. Ha ricevuto il Premiolino per il giornalismo nel 2016 e il Premio Giustolisi con l’inchiesta Missione impossibile (LA7) sul traffico di migranti e sulle carceri libiche, il Premio Ischia per il giornalismo 2019 e il Premio Ivan Bonfanti per il giornalismo. Nel 2018 il documentario ‘ISIS, tomorrow’ diretto con il fotografo Alessio Romenzi e girato in Iraq durante la guerra di Mosul, Ăš stato presentato alla 75° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia. Ha scritto tre libri: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi), Porti ciascuno la sua colpa (Laterza) e Libia (INK Mondadori).
Charles Heller Ú ricercatore e filmmaker, il cui lavoro si Ăš a lungo concentrato sulle politiche di migrazione. Nel 2015 ha completato un PhD presso Goldsmiths, University of London, presso la quale continua a essere affiliato come research fellow. Nellâanno 2019/2020 Ăš stato ricercatore post-dottorale supportato dal Fondo Nazionale Svizzero. Ă inoltre affiliato allâagenzia di ricerca investigativa âForensic Oceanographyâ, parte del âForensic Architectureâ alla Goldsmiths.Â
Diletta Agresta si occupa per ASGI del coordinamento operativo del progetto Sciabaca, dove cura il mantenimento della rete con le organizzazioni africane impegnate nella presentazione di azioni strategiche congiunte, lâorganizzazione di sopralluoghi giuridici di ricerca e iniziative di diffusione. Diletta si Ăš occupata per diversi anni di supporto e accompagnamento legale di richiedenti asilo e rifugiati in Italia. Allâestero ha collaborato nella promozione dei diritti delle minoranze, lavorando a supporto della minoranza gitana nel Sud della Spagna e delle popolazioni Qâeqchi maya in Belize.
Alberto Pasquero per oltre dieci anni si Ăš occupato di contrasto ai crimini di guerra e alla criminalitĂ organizzata nei Balcani. Tra le altre cose Ăš stato funzionario della procura speciale del Kosovo ed osservatore dei processi penali in Serbia. Negli ultimi anni, dopo aver lavorato come commissario presso la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale a Trapani, lavora a Torino come avvocato nel campo del diritto dei rifugiati e dell’immigrazione.
L’incontro sarĂ tenuto in italiano e in inglese e potrĂ essere seguito in praesentia o via web.
L’evento ha una capacitĂ limitata, per la partecipazione in presentia si prega di inviare una mail a:Â prenotazioni@istitutosvizzero.it
Per la partecipazione via web, accedere al link zoom: https://zoom.us/webinar/register/WN_iUDh7WC3TDm09OxbQ3kw8w