JE SUIS NOIRES, Roma

Screening, Talk, Roma

09.12.2024 H18:30
Ingresso: via Liguria 20

Location
Roma
Category
Screening, Talk
Information

09.12.2024 H18:30
Ingresso: via Liguria 20

 

 

 

L’Istituto Svizzero ha il piacere di organizzare due serate di proiezioni a Roma e Milano del documentario JE SUIS NOIRES di Rachel M’Bon e Juliana Fanjul. Un’opera che dà voce alle donne che lottano per il riconoscimento del razzismo strutturale e che rivendicano la loro doppia identità di svizzere e nere.

JE SUIS NOIRES

La presentazione di JE SUIS NOIRES a Roma è l’occasione per una conversazione tra Rachel M’Bon, Igiaba Scego e Sonia Lima Morais e per una riflessione collettiva e un intreccio di esperienze personali e biografiche, l’esame delle condizioni strutturali, il mettere in discussione le istituzioni e il lavoro istituzionale, e il potenziale della collettività inter-europea. La giornalista e cineasta svizzero-congolese Rachel M’Bon ha vissuto a Roma per un periodo negli anni ’90 e ricorda una città in cui le persone nere, e soprattutto le donne nere, avevano pochissima visibilità o voce — negli spazi pubblici, nelle istituzioni, nell’immaginario collettivo di un paese con un passato coloniale nascosto. Nel frattempo, Rachel M’Bon ha fondato, tra le altre cose, il Centre Culturel Afropea in Svizzera, un’organizzazione nomade che utilizza anche tattiche sovversive per creare visibilità istituzionale per le persone della diaspora africana, affrontando così anche gli intrecci coloniali della Svizzera (un paese che ama immaginarsi senza un passato coloniale). Nella Roma contemporanea, ad esempio, è lo SPAZIO GRIOT, anch’esso nomade, a dare un contributo cruciale alla visibilità e alla negoziazione della ‘blackness’ e dell’alterità e alla visibilità delle soggettività razzializzate e marginalizzate. L’esame delle condizioni strutturali, come la lingua, l’invisibilizzazione di determinati corpi e la marginalizzazione di specifiche epistemologie da parte delle istituzioni, è un interesse comune per M’Bon, Scego e Morais, così come il riconoscimento del potenziale della solidarietà internazionale, della connessione, dello scambio e della collettività.

Giugno 2020. Migliaia di cittadini svizzeri bianchi e neri scendono in piazza a Ginevra, Zurigo e Losanna per denunciare la discriminazione razziale. È stata la prima volta che sono emerse le storie delle minoranze visibili. Le donne nere sono state protagoniste, denunciando il razzismo sistemico e sfidando lo stereotipo della Svizzera umanitaria come isola di pace e prosperità. In un Paese che ha fatto dell’irreprensibilità il suo dogma, è difficile affrontare il suo lato più oscuro, rivelare i suoi legami con il colonialismo. È difficile far capire alla gente che l’eredità di questo passato coloniale alimenta ancora le sfumature razziste profondamente radicate nell’inconscio collettivo. Con la regista Juliana Fanjul, la narratrice e protagonista Rachel M’Bon interroga il suo Paese, le donne di strada, uno storico, un alleato politico, un collettivo, e “apre” una porta a sei protagoniste/i. Ognuna di loro ha un viaggio che riecheggia il suo percorso di emancipazione.

Programma:

JE SUIS NOIRES, Roma

09.12.2024

H18:30 – Proiezione di JE SUIS NOIRES, Rachel M’Bon & Juliana Fanjul
2022, 50 minuti
Versione originale, sottotitoli in italiano

H19:30 – Talk con Rachel M’Bon, regista e Igiaba Scego, autrice e giornalista
Moderato da Sonia Lima Morais, scrittrice e performer
(Il talk si terrà in inglese)

Istituto Svizzero
Via Liguria 20, Roma
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Registrarsi qui.

In collaborazione con SPAZIO GRIOT

Biografie

Rachel M’Bon, nata in Svizzera da padre congolese e madre svizzera, è una giornalista e regista. Dopo aver conseguito un diploma federale in comunicazione e studi in giornalismo, ha lavorato per oltre 15 anni per diversi gruppi media svizzeri nel settore società e cultura. Nel 2018, ha lanciato l’account Instagram NOIRES per mettere in evidenza le donne nere in Svizzera, che in seguito è diventato l’account della sua associazione NWAR (Now we are Rising). Il suo primo film, “Je suis noires”, co-diretto con Juliana Fanjul, ha avuto la sua prima mondiale al Geneva International Film Festival and Forum on Human Rights (FIFDH) nel marzo 2022, esplorando temi di identità e la questione del razzismo. Il successo del film le ha valso il Premio del Cinema Svizzero nel marzo 2023. Rachel è una ferma sostenitrice della diversità e dell’inclusione, avendo fondato NWAR e l’Afropea Cultural Center nel 2023. Nel settembre 2023, è stata nominata una delle 100 personalità dell’anno dal quotidiano svizzero Le Temps, e continua a lavorare su nuovi progetti cinematografici e scritture che trattano la rappresentazione delle persone nere.

Juliana Fanjul è regista di origine messicana residente a Ginevra. Si è diplomata alla Scuola Internazionale di Cinema di Cuba e al programma di Master HES-SO in Svizzera. I suoi film esplorano le relazioni di potere nel mondo femminile e sono stati proiettati e premiati in tutto il mondo. È direttrice del dipartimento di documentario della Scuola di cinema di Cuba e insegna presso EPFL e HEAD Ginevra.

Igiaba Scego è una scrittrice italo-somala, attivista culturale e studiosa freelance. Nata a Roma da genitori somali rifugiatisi in Italia dopo un colpo di stato nel loro paese d’origine, dove il padre era ministro degli esteri. Ha conseguito un dottorato in educazione sui temi postcoloniali, svolgendo un ampio lavoro accademico in Italia e nel mondo, con un interesse particolare per l’immigrazione e la mobilità. Il suo primo memoir ha vinto il prestigioso Premio Mondello, mentre il suo romanzo La linea del colore ha ottenuto il Premio Napoli. Scego ha ricevuto il Premio Internazionale Viareggio-Répaci nel 2021. Più recentemente, è stata selezionata per il Premio Strega con il suo secondo memoir Cassandra a Mogadiscio. Tra i suoi precedenti romanzi figurano Oltre Babilonia e Adua. Ha inoltre curato insieme a Chiara Piaggio la serie antologica Africana (Feltrinelli).

Sonia Lima Morais, nata a Roma nel 1990 da genitori capoverdiani, è laureata in Scienze Politiche e specializzata nella gestione dei conflitti intrafamiliari all’interno del contesto migratorio e di ricongiungimento. La sua ricerca si concentra su temi legati ai corpi neri razzializzati e ipersessualizzati. È anche co-fondatrice della collettiva femminista intersezionale e intergenerazionale Donne in Cammino, che opera all’interno della Casa Internazionale delle Donne. Dal 2023, con la collettiva, cura la RicercAzione, È una di famiglia, un progetto di ricerca e performance che affronta temi di migrazione femminile, lavoro di cura, spazio pubblico e privato, e violenza di genere nel contesto del lavoro domestico. Parallelamente, si occupano delle memorie delle detenute in Iran, da cui è nata la performance Le voci oltre le mura. Sonia è anche autrice del racconto Sguardo nero: i razzisti in Italia non esistono, finalista al concorso DIMMI di Storie Migranti e recentemente pubblicato dalla casa editrice Terre di mezzo. Inoltre, sarà presente nell’antologia dedicata alla scrittrice Kaha Aden con il racconto Até manha (A domani).

SPAZIO GRIOT è uno spazio nomade fondato e diretto da Johanne Affricot che promuove la ricerca, il processo, la sperimentazione, la discussione e l’educazione nelle arti visive e performative, nella musica e nella letteratura. Come spazio itinerante, think, feel e do-tank radicato nella città di Roma, SPAZIO GRIOT cura regolarmente mostre, performance, proiezioni, laboratori, residenze, letture, panel e programmi pubblici. Gli eventi passati includono le mostre e programmi pubblici ‘Riverberi’ (Mattatoio, Roma, 2024); ‘Rifrazioni’ (Mattatoio, Roma, 2023), ‘Sediments’ (Mattatoio, Roma, 2022), ‘Whose Wor(l)d is This? Diverse Voices in Urban Literature in the UK and Italy’ (Roma, Londra, 2022), il lancio in Italia del libro di/con Grada Kilomba, ‘Memorie della Piantagione. Episodi di Razzismo Quotidiano’ (in collaborazione con Castello Di Rivoli e Capovolte Edizioni, Torino, 2021), ‘(Memorie) In Ascolto (Roma, 2019), la performance ‘Mirrors’ (Roma, Addis Abeba, Johannesburg, Dakar). GRIOTmag, la rivista online di SPAZIO GRIOT, è pubblicata in inglese e italiano. Fondata nel 2015, GRIOTmag pubblica interviste, profili e recensioni di arte, cultura, musica, film e stile. Con un team editoriale che lavora tra Berlino, Londra e Roma, e reti in tutto il continente africano, nella sua diaspora e oltre.