21.06.2022

Crossmappings

Architettura, Talk, Online

H18:00
Serie ‘I pomeriggi 2021/2022’

Dates
21.06.2022
Location
Online
Category
Architettura, Talk
Information

H18:00
Serie ‘I pomeriggi 2021/2022’

L’evento si terrĂ  in inglese alle H18:00 online su Zoom.
Partecipare qui.

Serie I pomeriggi 2021/2022
I pomeriggi 2021/2022 all’Istituto Svizzero ù una serie dedicata a* nostr* residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.

Evento a cura di Gerlinde Verhaeghe (Fellow Milano Calling 2021/2022, Storia e teoria dell’architettura).

Crossmappings
On Gender Representations in Architectural and Visual Culture

Nel suo noto Mnemosyne o ‘Bilderatlas’, Aby Warburg si propone di mappare le formule d’immagine itineranti attraverso i tempi, le culture e i mezzi di comunicazione. Il Mnemosyne di Warburg illustrava come le formule d’immagine del passato abbiano una vita culturale successiva e costruiscano insieme un immaginario culturale. Prendendo spunto dal progetto di Warburg, Crossmappings propone letture visive come intervento critico in un immaginario culturale condiviso. Crossmappings mira a istigare una conversazione e un impegno attivo con le immagini del passato, mettendo in discussione i modi in cui esse ‘infestano’ la produzione e la ricezione delle immagini di oggi attraverso letture affettive, associative e situate. Interessato ai codici culturali di genere e sessualitĂ  inscritti nello spazio interno, Crossmappings apre un dialogo tra cultura architettonica e visiva. 

Crossmappings Ăš una conversazione online per immagini e parole tra la critica letteraria e culturale Elisabeth Bronfen (UniversitĂ  di Zurigo) e la storica dell’architettura Gerlinde Verhaeghe (ETH di Zurigo). Partendo dal soggetto della ricerca di dottorato di Gerlinde, l’architetto torinese Carlo Mollino, le due relatrici discuteranno il suo progetto altamente suggestivo intitolato Camera da letto per una casa colonica nelle risaie (1943), e la sua auto-rappresentazione in esso, aprendo un dialogo visivo che si muove tra temi, tropi e figure come il boudoir e il gabinetto, la marginalitĂ , la vanitas, le figure femminili e l’identitĂ  creativa maschile. La pratica dei Crossmapping Ăš stata introdotta nel 2018 da Elisabeth Bronfen nel suo libro omonimo.

Biografie:

Elisabeth Bronfen Ăš professoressa di studi inglesi e americani all’UniversitĂ  di Zurigo e, dal 2007, Global Distinguished Professor alla New York University. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’UniversitĂ  di Monaco di Baviera, sullo spazio letterario nel romanzo di Dorothy M. Richardson, Pilgrimage, e l’abilitazione, cinque anni dopo, sulle rappresentazioni della femminilitĂ  e della morte, pubblicata come Over Her Dead Body: Death, Femininity, and the Aesthetic (Manchester UP). Nel 2017 Ăš stata insignita della Medaglia Martin Warnke dalla Fondazione Aby Warburg e nel 2018 Ăš stata nominata ambasciatrice dell’UniversitĂ  Friedrich-Alexander. Specializzata in letteratura del XIX e XX secolo, ha scritto anche articoli nell’ambito degli studi di genere, della psicoanalisi, del cinema, della teoria culturale e della cultura visiva. I progetti di ricerca in corso includono una monografia sulle appropriazioni di Shakespeare nella fiction televisiva contemporanea, Shakespeare e la lettura della serialitĂ , la serialitĂ  e i romanzi in DVD del XXI secolo e il genere della sovranitĂ  politica.

Gerlinde Verhaeghe ha ottenuto un MA in storia dell’architettura alla Bartlett School of Architecture (UCL) e un MA in architettura della KU Leuven Faculty of Architecture, presso la quale ù stata anche assistente di ricerca. In qualità di architetto, ha lavorato in diversi studi in Europa e ha scritto articoli per la rivista di architettura belga A+. Dal 2018 conduce una ricerca dottorale all’Istituto di storia e teoria dell’architettura dell’ETH di Zurigo. A Milano ha continuato le ricerche sull’architetto torinese Carlo Mollino.
Scopri di piĂč sul progetto di ricerca di Gerlinde Verhaeghe, leggi il suo contributo sul blog dell’Istituto Svizzero sul sito del quotidiano svizzero Le Temps.