Una città giusta, non giusto una città
H18:00-20:00
Serie “I Pomeriggi”
H18:00-20:00
Serie “I Pomeriggi”
Ingresso gratuito, registrazione qui
L’evento è parte della serie I Pomeriggi dedicata ai Fellows.
A cura di Maria Silvia D’Avolio (Fellow Roma Calling / Architettura)
L’evento si terrà in Italiano
Una città giusta, non giusto una città sarà dedicato all’esplorazione teorica e pratica degli effetti delle pratiche capitaliste, patriarcali e coloniali sulla riproduzione sociale urbana e sulle resistenze a tali pratiche messe in atto dal basso. La tavola rotonda rifletterà su come le città siano sempre meno pensate per i loro abitanti, ma spinte dalla ricerca di profitto, rendendole attente soltanto ai bisogni di alcunə, non di tuttə. Nel corso del pomeriggio verranno analizzati temi storici e contemporanei quali la gentrificazione, la mancanza di servizi, l’associazionismo e la partecipazione da una prospettiva decoloniale e transfemminista.
I tre interventi di apertura offriranno un’introduzione sui vari temi e approcci teorici e testimonianze di progetti di partecipazione della cittadinanza portati avanti da associazioni locali, ognuna caratterizzata da uno sguardo specifico. L’intervento di Chiara Belingardi, ricercatrice del CNR, offrirà un inquadramento teorico delle pratiche illustrate. La discussione proseguirà collettivamente nella tavola rotonda.
Programma
H18:00 Caffè di benvenuto
H18:15 Saluti istituzionali e introduzione, Ilyas Azouzi e Maria Silvia D’Avolio
H18:30 Quarticciolo Ribelle
H18:40 Casa delle donne Lucha y Siesta
H18:50 QuestaèRoma
H19:00 Chiara Belingardi
H19:15 Pausa
H19:30-20:10 Tavola rotonda con Chiara Belingardi, Casa delle donne Lucha y Siesta, Quarticciolo Ribelle, QuestaèRoma
Chiara Belingardi, è dottora di ricerca e una ricercatrice in urbanistica, esperta di Città per tutti i corpi e per tutte le persone. Attualmente è assegnista presso il Laboratorio “La Città delle Bambine e dei Bambini” dell’ISTC-CNR. È docente e organizzatrice del Master “Città di Genere. Metodi e tecniche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale” giunto alla terza edizione. È autrice con Zaida Muxì e Flavia Pesce delle Linee Guida per Progetti inclusivi dal Punto di vista di Genere per il Comune di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: “Comunanze urbane. Autogestione e cura dei luoghi” (FUP, 2015) e “La libertà è una passeggiata. Donne e spazi urbani tra violenza strutturale e autodeterminazione” con F. Castelli e S. Olcuire (a cura, Iaph Italia, 2019). Ha curato insieme a Daniela Poli i due numeri “Genere e progetto dei luoghi” e “Femminismi e cura dei mondi di vita” di Scienze del Territorio (2023).
Maria Silvia D’Avolio è ricercatrice postdoc e ha seguito un percorso formativo e professionale interdisciplinare nel campo dell’architettura, della sociologia e degli studi di genere. Si è laureata in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze e ha conseguito un dottorato in Sociologia presso la University of Sussex (Gran Bretagna). Ha lavorato come ricercatrice in varie università internazionali, tra cui la Zurich University of Applied Sciences, il King’s College London e la University of Portsmouth. Il suo approccio di ricerca è volto all’analisi delle disuguaglianze in vari contesti adottando una prospettiva transfemminista intersezionale. Attualmente è Research Fellow presso l’Istituto Svizzero di Roma, dove sta lavorando a un progetto che esplora il ruolo delle architette socialiste e femministe nel contesto politico e architettonico di Roma tra gli anni ’60 e ’80.
Casa delle donne Lucha y Siesta è un centro antiviolenza, una casa di accoglienza per donne e minori in percorsi di fuoriuscita dalla violenza, un polo culturale di prevenzione e contrasto della violenza di genere in tutte le sue forme, un luogo di elaborazione politica, sensibilizzazione, formazione e promozione di percorsi di autonomia e autodeterminazione. La Casa è un luogo materiale e simbolico di lotta per i diritti delle donne e delle soggettività oppresse dal patriarcato; è uno spazio di relazione, sorellanza e desiderio, un ambiente accogliente e safe in cui creare rete, scambiare saperi, elaborare e sperimentare pratiche femministe e transfemministe.
QuestaèRoma è un’associazione culturale e sportiva fondata nel 2013 e composta da ragazzə provenienti da Paesi e contesti socioculturali diversi. Romanə, nuovə romanə e romanə per scelta che hanno deciso di costruire il proprio futuro in questa città. QuestaèRoma vuole essere un esempio delle buone pratiche di cittadinanza dettate dalla Costituzione italiana nella formulazione dell’articolo 3. Artistə, scrittorə, attorə, giornalistə, attivistə, lavoratorə e studentə, natə e/o cresciutə nella Capitale d’Italia da genitori stranieri si sono riuniti per dare vita a un movimento che includa tutti a prescindere dalle origini, dal sesso, dal credo religioso e dalle condizioni economiche e sociali.
Quarticciolo Ribelle, dalla borgata per la borgata. Il comitato Quarticciolo Ribelle opera nel quartiere romano del Quarticciolo, promuovendo iniziative culturali, sociali e politiche. L’obiettivo principale del comitato è quello di creare spazi di aggregazione e partecipazione attiva per lə giovani e lə abitanti del quartiere, favorendo il dialogo e la solidarietà. Attraverso eventi, laboratori, e attività di formazione, il Quarticciolo Ribelle si impegna a contrastare le disuguaglianze sociali e a valorizzare la partecipazione nel quartiere sostenendo percorsi di autonomia e autodeterminazione.
Jane Jacobs, Cycling in the West Village, 1963. Image © Bob Gomel