19.05.2021—31.05.2021

Lettere d’amore

Arte, Residenze, Workshop, Roma

H13:00-21:00
Prenotazione richiesta
Serie ‘I venerdì pomeriggio’
Ingresso: via Ludovisi 48

Dates
19.05.2021
31.05.2021
Location
Roma
Category
Arte, Residenze, Workshop
Information

H13:00-21:00
Prenotazione richiesta
Serie ‘I venerdì pomeriggio’
Ingresso: via Ludovisi 48

Modalità di partecipazione:

Per la partecipazione a Roma sono organizzate diverse fasce orarie per contingentare gli ingressi ed evitare assembramenti.

Cliccare qui per prenotare un ingresso (è possibile partecipare in qualunque momento all’interno della fascia oraria)

Istituto Svizzero
Via Ludovisi 48, Roma

È anche possibile partecipare da lontano! Se non vi è possibile unirvi a noi fisicamente, potete comunque far parte dell’esperimento mandandoci una (o venti) lettera/e via e-mail.
Le lettere saranno trascritte a mano durante l’evento e spedite insieme alle altre.

I venerdì pomeriggio
I venerdì pomeriggio all’Istituto Svizzero sono dedicati ai nostri residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.

Evento a cura di Roxane Bovet & Yoan Mudry (Fellow Roma Calling 2020/2021) e Louis Schild (Fellow Palermo Calling 2020).

Lettere d’amore

Lettere d’amore è ispirato dalla figura del Ficus Magnolioide, la cui immagine metaforica rappresenta da una parte la necessità di non-linearità, con ancoraggi multipli e nomadismo, e dall’altra la necessità di creare connessioni perenni che vadano oltre lo stato di emergenza e il pensiero a corto termine.

Attraverso un formato aperto, multidisciplinare e partecipativo, lo scopo del progetto è quello di stabilire connessioni a lungo termine, per dare inizio a una discussione piuttosto che presentare i risultati di un progetto già concluso. Durante l’evento della durata di un giorno, nel contesto di una cornice invitante e confortevole sulla terrazza dell’Istituto Svizzero, il pubblico è invitato a scrivere lettere.

Le lettere possono essere indirizzate a chiunque: artisti e ricercatori famosi, amici, famigliari, o le piante del proprio balcone. Indipendentemente da quanto siano distanti i destinatari, ciascun partecipante è libero di scrivere una o cento lettere. Grazie alla sovrapposizione di momenti e spazi differenti, l’evento permette sia la partecipazione individuale, sia quella collettiva. Mentre alcune lettere saranno intime, scritte da una singola persona, altre potranno essere il risultato di riflessioni collettive, di scambi comuni e spunti su cui impostare discussioni, interrogarsi e (ri)attivare connessioni.

Le lettere saranno scritte su cartoline e carta da lettere prodotta specificatamente per l’occasione dagli artisti: Marco Emmanuele, Giorgia Garzilli, Andreas Hochuli, Laure Marville, Flora Mottini, Thomas Perrodin.

 

Biografie:

Roxane Bovet (1986, Ginevra) è curatrice, autrice ed editrice. Nella sua pratica curatoriale crea spazi per il dialogo: spazi fisici, virtuali, letterari, geografici, testuali o immaginari. Cerca di far incontrare oggetti, persone, concetti; mescolando le nature delle cose e riflettendo sul mondo. Ha co-fondato éditions Clinamen nel 2013.
Yoan Mudry (1990, Losanna) ha ottenuto un MA presso la HEAD-Università d’arte e design di Ginevra nel 2014. La sua pratica è multidisciplinare e mette in discussione i meccanismi di circolazione delle immagini, delle narrazioni e delle informazioni del mondo contemporaneo. Ha prodotto diverse pubblicazioni, e le sue opere sono state esposte variamente in Europa.
Insieme hanno co-gestito due spazi d’arte contemporanea a Ginevra. A Roma lavorano al progetto Vogliamo tutto, che non potrebbe avere luogo se non nella capitale, nutrito com’è da una serie di incontri e di visite specificatamente legate alla città.
Scopri di più sul progetto di ricerca di Roxane Bovet e Yoan Mudry, leggi il loro ultimo contributo sul blog dell’Istituto Svizzero sul sito del quotidiano svizzero Le Temps.

Louis Schild (1991, Losanna) è un musicista che pratica la composizione, l’interpretazione e l’improvvisazione. Da diversi anni adotta la serigrafia, che comunica con la sua pratica musicale e sonora attraverso vari progetti editoriali. Nell’ambito delle sue ricerche proteiformi, collabora con altri artisti, pensatori e architetti. Considera la musica sotto il filtro più ampio del suono e dell’ascolto, e la sviluppa insieme alla ricerca sugli aspetti critici sociali e politici. A Palermo ha studiato in modo comparativo i timbri utilizzati nelle musiche dei riti di possessione in Grecia e in Suditalia.