Doc Nights
Selezione di film di Visions du Réel International Film Festival Nyon
Ingresso: via Liguria 20
Selezione di film di Visions du Réel International Film Festival Nyon
Ingresso: via Liguria 20
Doc nights – Selezione di film di Visions du Réel International Film Festival Nyon
Programma:
Venerdì 23.09.2022
H20:00 – Proiezione di Ostrov-Lost Island di Svetlana Rodina e Laurent Stoop (in presenza). Russo, sottotitoli in inglese.
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H22:00 – Proiezione di Los Fantasmas del Caribe di Felipe Monroy. Spagnolo, sottotitoli in inglese.
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Sabato 24.09.2022
H20:00 – Proiezione di The Rossellinis di Alessandro Rossellini. Italiano, sottotitoli in inglese.
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H22:00 – Proiezione di Fiancées di Julia Bünter (in presenza). Arabo, sottotitoli in inglese.
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Ingresso gratuito, apertura cancelli alle H19:30. Cibo e bibite disponibili all’acquisto.
Ostrov-Lost Island
Di Svetlana Rodina e Laurent Stoop, 2021, 92 min
Russo, sottotitoli in inglese
Regist* in presenza
Sull’isola deserta di Ostrov, sperduta nel Mar Caspio, una manciata di abitanti vive senza strade, elettricità o lavoro, abbandonata dallo Stato russo dalla caduta dell’Unione Sovietica. La pesca del caviale, un tempo cuore dell’economia dell’isola, è ora illegale. Per sfamare la sua famiglia, Ivan va regolarmente in mare e, sebbene sia già stato incarcerato due volte per bracconaggio dalle autorità, rimane convinto che Putin un giorno lo salverà dalla povertà. Come la maggior parte degli abitanti di Ostrov, continua a seguire le credenze e le tradizioni di un Paese al quale non sembra più appartenere. In questa atmosfera distopica, Svetlana Rodina e Laurent Stoop tessono il ritratto di una famiglia costretta a immaginare un futuro in mezzo alle rovine o a rivolgersi verso il mondo esterno, verso la Russia e la sua attualità. Un documentario con immagini toccanti su un’isola piena di misteri e contraddizioni, che riflette la vastità del territorio russo dove il mito dell’identità e dell’unità nazionale sembra ancora trovare spazio.
Los Fantasmas del Caribe
Di Felipe Monroy, 2018, 89 min
Spagnolo, sottotitoli in inglese
Con questo nuovo film, Felipe Monroy, regista colombiano residente a Ginevra, continua il suo lavoro sulla memoria del suo Paese. Tornato a Bogotà dopo molti anni di assenza, si propone di ripercorrere il passato della sua famiglia, segnato da una violenza che riecheggia quella di un’intera nazione. Così, mentre il processo di pace tra le FARC e il governo sta forse per voltare pagina su oltre 50 anni di guerra, il regista inizia il proprio sforzo di riconciliazione, di cui il film è strumento e risultato. Cosa fare con le ferite non cicatrizzate? E che ruolo può avere il cinema in questo pericoloso esercizio di perdono? Felipe Monroy affronta queste domande come figlio, fratello, colombiano e regista, ed è questa la bellezza del film, che riesce a guardare dritto negli occhi i fantasmi del passato, facendo propri i sentimenti contraddittori che suscita nel suo autore e invitandoci a condividerli.
The Rossellinis
Di Alessandro Rossellini, 2020, 90 min
Italiano, sottotitoli in inglese
Il film si apre con un importante filmato d’archivio: il funerale a Roma del grande regista Roberto Rossellini, padre del neorealismo italiano, che nel 1977 riunisce la sua famiglia con una grande folla. Era la fine di un’epoca, sia per il cinema che per la famiglia. Da questo momento cruciale, guardiamo al passato per scoprire la complessa vita familiare di una coppia mitica del cinema, Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Ma il film guarda anche avanti, esponendo le strade scelte e le difficoltà incontrate dai membri della dinastia. Narrato in prima persona da Alessandro Rossellini, nipote di Roberto, il film esamina dall’interno le relazioni tra gli individui e il loro rapporto con il patrimonio culturale e familiare. Da non perdere una preziosa conversazione con Isabella Rossellini, che brilla tanto per la sua bellezza quanto per la sua intelligenza e finezza. Questo omaggio alla vita, alla famiglia e all’arte si conclude con una grande riunione tra i Rossellini, un commovente momento di riconciliazione.
Fiancées
Di Julia Bünter, 2019, 80 min
Arabo, sottotitoli in inglese
Regista in presenza
Una giovane donna mette in ordine i suoi averi, pronta a lasciare la casa di famiglia e a metterne su una propria, attraverso il passo fondamentale del matrimonio. Julia Bünter si è stabilita al Cairo nel 2015 per accompagnare, con la sua macchina fotografica, tre coppie dirette all’emancipazione. Una relativa, in realtà, poiché Batool e Bassam, attori in erba, Marize e Ramy, provenienti da famiglie cristiane benestanti, e Randa e Abdelrahman, cresciuti in un ambiente tradizionale, cercano di conciliare i loro desideri individuali con una pressione sociale che rimane molto reale e con un patriarcato che continua a regolare il rapporto tra uomini e donne. Il padre di Batool ricorda al futuro genero che lui rimane l’intermediario necessario per la loro unione, mentre i ‘consiglieri spirituali’ riorientano Randa sul tema della contraccezione e delle faccende domestiche… La regista ha scelto di documentare un processo, senza esprimere giudizi sulla sua legittimità. Inquadrando i suoi protagonisti e le loro domande il più vicino possibile, riesce così a catturare, con sottigliezza e agilità, gli sconvolgimenti portati dalla rivoluzione all’interno della classe media egiziana.