29.11.2022—10.12.2022

A story from Circolo della rosa

Arte, Proiezione, Milano - Dropcity

Nell’ambito di SPRINT 2022

Dates
29.11.2022
10.12.2022
Location
Milano - Dropcity
Category
Arte, Proiezione
Information

Nell’ambito di SPRINT 2022

Nell’ambito delle mostre The Most Beautiful Swiss BooksMaking Waves – Conjuring of New Forms in Publishing curata da SPRINT a Dropcity, l’Istituto Svizzero presenta la proiezione (in loop) del film A story from Circolo della rosa dell’artista Alex Martinis Roe in collaborazione con la Libreria delle donne di Milano. 

Con quest’opera l’artista prosegue il suo lavoro sulle genealogie femministe, narrando la storia di due donne indirizzandola a una cara collega sotto forma di lettera. Il film intreccia frammenti della sua recente ricerca legata alla Libreria delle donne, le sue esperienze delle loro attività collettive, nonché la sua esplorazione di spazi, archivi e testi correlati.

Il film ripercorre la storia di due storiche sperimentali che hanno iniziato a lavorare insieme su esperimenti pedagogici femministi alla fine degli anni Ottanta ed esplora la natura del loro rapporto, che può essere descritto come un affidamento. L’affidamento è una pratica socio-simbolica esercitata e teorizzata dal Collettivo Libreria delle donne di Milano ed è una relazione di affidamento reciproco tra due donne adulte. Facendo riferimento l’una all’altra, ciascuna conferisce all’altra autorità nella sua sfera di pratica politica riconoscendo i suoi desideri, le sue competenze e le sue differenze. Questa pratica di riconoscimento comporta un impegno reciproco nei confronti della differenza sessuale dell’altra, ed è il tessuto con cui si forma il collettivo. Alex Martinis Roe esplora la storia vissuta di questa pratica come un modo per raccontare le proprie relazioni politiche e immaginare futuri femministi situati in reti e affiliazioni attraverso tempi e luoghi diversi.

La proiezione di A story from Circolo della rosa è accompagnata da Sitting in the back of the radical feminist classroom, una riflessione di Camilla Paolino sulla pratica politica delle relazioni tra donne e sul ruolo dell’editoria controculturale nella creazione di alleanze femministe transgenerazionali.

29.11.2022-10.12.2022 H14:00-18:00
Alex Martinis Roe
‘A story from Circolo della rosa’
Film, 2014, 8’55”, loop
Dropcity, via Sammartini 60, Milano

Credits:

Frame #1:
Scritto, diretto e prodotto da Alex Martinis Roe
Cinematografia: Alicia Frankovich, Alex Martinis Roe
Editor: Alex Martinis Roe
Sound Design: Jana Irmert
Colore: Ivan Marković
Titoli: Chiara Figone
Girato a: Libreria delle donne di Milano, via Dogana e altre strade a Milano, Palazzo Martinengo, Monforte d’Alba
Materiale d’archivio courtesy di: Marirì Martinengo, Laura Minguzzi, Libreria delle donne di Milano

Frame # 2
Per storie e interviste, ringraziamenti: Marirì Martinengo e Laura Minguzzi
E anche: Luisa Abbà, Pat Carra, Adriana Cavarero, Lia Cigarini, Laura Colombo, Sara Gandini, Clara Jourdan, Luisa Muraro, Renata Sarfati, Traudel Sattler
Per interpretazione e traduzione: Paolo Caffoni, Daria Carmi, Chiara Deidda, Simone Frangi, Melanie Sehgal

Frame # 3
Ringraziamenti: Valerio del Baglivo, Paolo Caffoni, Simone Frangi, Fiona Geuß, Stefano Raimondi, Melanie Sehgal, Archive Books, Berlin and Alicia Frankovich
Il film è stato prodotto con il sostegno di: Samstag Program, Adelaide; Viafarini-in-Residence, Milano; Graduiertenschule, Universität der Künste, Berlino e Einstein Foundation, Berlino; The Blank Residency, Bergamo

Alex Martinis Roe è un’artista che ricerca le genealogie delle pratiche politiche femministe della differenza. I suoi progetti cercano di promuovere la solidarietà tra posizioni e generazioni diverse come modo per partecipare alla costruzione di storie e futuri femministi. Tra le mostre recenti ricordiamo: Coming Home, Perth Institute of Contemporary Art (personale), Alliances, GfZK – Museum of Contemporary Art Leipzig (personale), Fabriques de contre-savoirs, Frac Lorraine (Metz) e Sex, Taxispalais, Kunsthalle Tirol. Il suo progetto To Become Two (2014-2018) è stato co-commissionato come serie di mostre personali da If I Can’t Dance (Amsterdam), Casco Art Institute (Utrecht), The Showroom (Londra) e ar/ge kunst (Bolzano) ed è stato esposto anche al Badischer Kunstverein (Karlsruhe) e al Samstag Museum (Adelaide). Nel 2018, To Become Two è stato presentato al Centre George Pompidou di Parigi, ha ricevuto il Kunstpreis Europas Zukunft [Premio per l’arte del futuro dell’Europa] e Archive Books (Berlino, Milano, Dakar) ha pubblicato la monografia To Become Two: Propositions for Feminist Collective Practice. Alex è responsabile del corso di disegno e stampa presso il Victorian College of the Arts (Università di Melbourne).

Camilla Paolino vive e lavora a Ginevra, dove sta svolgendo un dottorato di ricerca in storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Ginevra, esplorando il nesso materiale tra riproduzione e lavoro creativo nella pratica artistica italiana degli anni Settanta. Fino a oggi, la sua ricerca è stata presentata alla Ruhr-Universität di Bochum, all’INHA di Parigi e alla Kunsthalle di Berna (2022), nonché all’Università di Friburgo (2021), alla FRI ART-Kunsthalle di Friburgo (2020) e all’IHA di Lisbona (2019). Attualmente gestisce insieme a Giada Olivotto il canale web-radio CANALE MILVA, lo spazio d’artista one gee in fog e collabora al progetto di ricerca 7 Winds alla Kunsthalle di Berna. I recenti progetti curatoriali di Camilla includono HEAD Grad Show presso HEAD-Genève (Ginevra, 2021 e 2022); PALAZZINA#11 presso PALAZZINA (Basilea, 2021); FOTOROMANZA presso Le Commun (Ginevra, 2021); Universo 25: L’odore della Convivenza alla Sonnenstube (Lugano, 2020); PLATTFORM20 alla Fri Art Kunsthalle (Friburgo, 2020); PLATTFORM19 al Centre d’Art Contemporain d’Yverdon-les-Bains (2019).