SOL INVICTUS: Sounds and performances for the winter solstice in Roma

Arte, Performance, Sound, Roma - MACRO

H19:00-24:00

Location
Roma - MACRO
Category
Arte, Performance, Sound
Information

H19:00-24:00

Anche quest’anno l’Istituto Svizzero celebra il solstizio d’inverno attraverso una programmazione di performance e live-set a Palermo, Milano e Roma.

Il giorno più corto dell’anno: il solstizio d’inverno è, per convenzione, il momento al quale corrisponde, a causa della posizione che il Sole ha rispetto all’equatore, la notte più lunga e il giorno più breve. Un evento astronomico ricco di significati simbolici – a volte anche controversi – che veniva festeggiato in antichità dalle popolazioni pagane prima dell’avvento del Cristianesimo: i Romani festeggiavano Sol Invictus, gli Egizi la nascita di Horus, i Greci veneravano Helios. Dopo la prevalenza delle ore di buio invernali, il Sole sembrava rinascere e diventava appunto invincibile (dal latino Sol Invictus). Un momento dell’anno che, ancestralmente, segna il passaggio dalle tenebre alla luce. Ed è proprio alla ricerca della luce, del divino che è nell’aria, del mito e della bellezza della natura che l’Istituto Svizzero dedica queste tre serate di movimento e sperimentazione sonora.

A cura di Gioia Dal Molin.


 

16.12.2023 H19:00-24:00
MACRO — Museum of Contemporary Art of Rome, via Nizza 138, Roma
Ingresso gratuito, prenotare qui.
Cibo e bevande potranno essere acquistati sul posto.

PERFORMANCE DI:

Francesca Sproccati, Out of Me, Inside You, 40 min

Katja Schenker, dress, 20 min ca.

Tiran Willemseblackmilk, 45 min

Madison Bycroft & Louise BSX

Hybrid set: Jessika Khazrik, Concurrence, 60 min

L’evento è organizzato in collaborazione con MACRO — Museum of Contemporary Art of Rome.

Francesca Sproccati unartista attiva nel campo delle arti performative. Crea installazioni sceniche che diventano ambienti contemplativi nei quali suono, materia e sensazione stimolano ed esaltano la dimensione dellascolto e danno spazio all’incontro tra corpi-materia al di là della performance stessa. Con le sue opere mette in scena uno spazio fragile e irrisolto, lasciando al pubblico la possibilità di completarlo. È co-creatrice del movimento TIB – Ticino is Burning.

Katja Schenker vive e lavora a Zurigo. I suoi lavori artistici si concentrano sulla performance dal vivo, il disegno, la scultura e le installazioni in spazi interni ed esterni, evidenziando nella maggior parte dei casi l’uso di materiali naturali. La sensualità di questi materiali gioca un ruolo importante, così come il loro contesto e le loro dimensioni spaziali e temporali, come la massa, la permeabilità o la deperibilità. Le opere di Schenker mirano ad aumentare l’esperienza e la percezione della propria corporeità in relazione ai corpi del pubblico e dell’artista. Nei suoi processi, concetti come pelle, apertura e tenuta giocano un ruolo importante. Ha ricevuto, tra l’altro, tre volte lo Swiss Art Award, lo Swiss Performance Art Award e, nel 2021, il ‘Premio di riconoscimento’ della Fondazione culturale di San Gallo. Katja Schenker ha studiato letteratura comparata, storia dell’arte e filosofia all’Università di Zurigo e all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi.

Tiran Willemse è un danzatore, coreografo e ricercatore sudafricano con sede a Zurigo. La sua pratica performativa è radicata in un’attenta attenzione allo spazio, all’immaginazione, al gesto e al suono, concentrandosi su come questi si relazionano ai modi in cui la costruzione della razza e del genere vengono eseguiti, comunicati e messi in discussione. È artista in residenza presso la Gessnerallee di Zurigo e il suo lavoro continua a essere in tournée a livello internazionale.

Madison Bycroft è artista, nat* a Tarntanya (Adelaide, Australia) e attualmente lavora a Marsiglia. Bycroft si è laureat* alla University of South Australia (2013) e al programma MFA del Piet Zwart Institute di Rotterdam (2016). Lavorando con video, scultura e performance, gli interessi attuali di Madison Bycroft si estendono alle forme di lettura e scrittura, all’espressione e al rifiuto. La politica dell’illeggibilità e della leggibilità viene esplorata attraverso il linguaggio e il materiale, chiedendo come il ‘senso’ sia inquadrato da contesti storici, pregiudizi e strutture di potere. Bycroft è interessat* a capire come possiamo re-immaginare la ‘lettura’ (nel suo senso più ampio) e la comprensione, non come un obiettivo orientato alla realizzazione, ma come una relazione che si libra e si fa spazio: opaca, senza fine, senza base e fluttuante.

Louise Bsx è un’artista e tecnica musicale che vive e lavora a Parigi. Ha studiato suono all’École nationale supérieure Louis Lumière prima di iniziare la sua carriera musicale come interprete, autrice e produttrice. Collabora con l’artista Thx4Crying producendo diversi suoi singoli e il suo EP Montagne d’Emeraude. Si occupa di cinema come sound designer, montatore e mixer, in particolare per Song of the Standing Dead di Alice Michaud, A la mer sans Camille di Antoine Mayet e Sports Xtrem di Gio Ventura. Lavora anche come tecnica presso La Flèche d’Or di Parigi.

Astrofisica, iperborea e alchemica, la pratica musicale dal vivo di Jessika Khazrik è profondamente dedicata al conforto comunitario, alla trascendenza collettiva e alla guarigione transgenerazionale. Con trattamenti mercuriali della voce, della batteria e dello spazio che sfidano i generi, i suoi paesaggi sonori indagano intimamente le premesse ecologiche e tecno-politiche dei continui che abitiamo, co-creiamo o dimentichiamo. Concependo partiture da compendi trans-millenari di guarigione, tecnologie spaziali e di biosensing e detriti on-site/online, i suoi set dal vivo e ibridi sono profondamente informati da tradizioni di canto ancestrali – come lo sharakan armeno, il mawwal levantino e il radh iracheno -, con un tocco di techno pittoresco e ritmi incalzanti e incomprensibili.