SOL INVICTUS: Sounds and performances for the winter solstice in Palermo

Arte, Performance, Sound, Palermo - Loggiato di San Bartolomeo

H20:30-24:00

Location
Palermo - Loggiato di San Bartolomeo
Category
Arte, Performance, Sound
Information

H20:30-24:00

Anche quest’anno l’Istituto Svizzero celebra il solstizio d’inverno attraverso una programmazione di performance e live-set a Palermo, Milano e Roma.

Il giorno più corto dell’anno: il solstizio d’inverno è, per convenzione, il momento al quale corrisponde, a causa della posizione che il Sole ha rispetto all’equatore, la notte più lunga e il giorno più breve. Un evento astronomico ricco di significati simbolici – a volte anche controversi – che veniva festeggiato in antichità dalle popolazioni pagane prima dell’avvento del Cristianesimo: i Romani festeggiavano Sol Invictus, gli Egizi la nascita di Horus, i Greci veneravano Helios. Dopo la prevalenza delle ore di buio invernali, il Sole sembrava rinascere e diventava appunto invincibile (dal latino Sol Invictus). Un momento dell’anno che, ancestralmente, segna il passaggio dalle tenebre alla luce. Ed è proprio alla ricerca della luce, del divino che è nell’aria, del mito e della bellezza della natura che l’Istituto Svizzero dedica queste tre serate di movimento e sperimentazione sonora.

A cura di Gioia Dal Molin.


 

14.12.2023 H20:30-24:00
Loggiato di San Bartolomeo, via Vittorio Emanuele 25, Palermo
Ingresso gratuito nei limiti dei posti disponibili
Cibo e bevande potranno essere acquistati sul posto

PERFORMANCE DI:

Julie Monot Léonore BrunnerChanging Room, 35 min
Con la partecipazione di Antoine Schalk Simeão e Ramaya Tegegne

Tiran Willemseblackmilk, 45 min

Live set: knarzy in collaborazione con Fluidae, Fluidae presents knarzy (live), 55 min

L’evento è organizzato in collaborazione con la Fondazione Sant’Elia Palermo.

Julie Monot ha conseguito una laurea in Arti Visive presso la HEAD di Ginevra (2017) e un Master in Arti Visive presso l’ECAL di Losanna (2019). La sua pratica artistica si inscrive in diversi medium come l’installazione, la scultura, la performance e il video. La sua ricerca si è concentrata, tra l’altro, sulle zone limite dell’esteriorità corporea e sulle sue modalità di rappresentazione. La nozione di figura fa parte dei suoi interessi specifici, perché questa nozione è polisemica e mutevole, ma soprattutto perché consente uno spazio figurale, una critica alle nostre costruzioni sociali. L’accessorio di trasformazione, il costume, la protesi, il ‘mobile’ del corpo e i suoi oggetti in relazione a una prassi fanno parte delle sue riflessioni quotidiane.

Léonore Brunner ha conseguito la laurea in Arti Visive presso l’Università di Arte e Design di Ginevra nel 2019. Attualmente sta completando un Master in Museologia presso l’Università di Neuchâtel. La sua pratica artistica si concentra sul suono dal vivo, che combina con la scenografia visiva per creare esperienze sensoriali innovative. Il suo approccio prevede la composizione di immagini e suoni integrati negli spazi in cui si esibisce, ponendo le nozioni di texture, rumore, armonia, ripetizione e ritmo al centro della sua ricerca e dei suoi interessi.

Tiran Willemse è un danzatore, coreografo e ricercatore sudafricano con sede a Zurigo. La sua pratica performativa è radicata in un’attenta attenzione allo spazio, all’immaginazione, al gesto e al suono, concentrandosi su come questi si relazionano ai modi in cui la costruzione della razza e del genere vengono eseguiti, comunicati e messi in discussione. È artista in residenza presso la Gessnerallee di Zurigo e il suo lavoro continua a essere in tournée a livello internazionale.

L’identità di knarzy – modicana di base a Bologna – prende forma durante i 3 anni al conservatorio G. B. Martini di Bologna. La sua attività da producer inizia nel 2020, anno in cui pubblica il suo primo disco MVMNT EP con l’etichetta Timeless Records. Parallelamente dà vita al suo progetto intitolato ACIDM in cui unisce le basslines Acid ai suoni e ritmi della IDM, in un live set che parte da tempi lenti per arrivare a ritmi tipici del dancefloor. Il 2023 è l’anno di uscita del suo EP Mental Breakbeats che conferma knarzy come una delle artiste più interessanti della scena underground siciliana.

Fluidae, fondato dalle tre DJ siciliane – d’origine e adozione – Emilia Callari, Federica Vita, Mariana Bek, è uno spazio di fluida sperimentazione creativa, una community di anime e corpi interconnessi per assottigliare il divario di genere nel mondo della musica e della cultura underground. Il soundsystem di Fluidae è un’esperienza unica nel suo genere: i suoni eterogenei delle tre DJ confluiscono in un’unica sinergia tra artiste e dancefloor, creando un continuum fluido tra la community e il DJ booth, in un viaggio tutto da scoprire. Non solo DJ, ma anche organizer di party e safe space per chiunque voglia scoprire un mondo diverso, vario, libero e inclusivo.