Short Theatre
12.09.2024 H18:00
13.09.2024 H21:00
Nell’ambito di Short Theatre 2024
12.09.2024 H18:00
13.09.2024 H21:00
Nell’ambito di Short Theatre 2024
In occasione della 19ª edizione di Short Theatre 2024 – VISCOUS POROSITY, l’Istituto Svizzero è lieto di collaborare alla realizzazione delle performance delle/degli artiste/artisti ed ex Fellow Igor Cardellini e Léa Katharina Meier.
Attraverso spettacoli, performance musicali, spazi d’ascolto, lo scambio di pratiche, gli incontri teorici, Short Theatre 2024 – VISCOUS POROSITY, invoca un allenamento collettivo alla complessità e responsabilità.
12.09.2024 H18:00
13.09.2024 H18:00
Igor Cardellini & Tomas Gonzalez + Colectivo utópico
EL VIAJE
passeggiata performativa (1H)
La Pelanda, Roma
È un viaggio di gruppo verso un’isola vicina. Durante questa camminata urbana e rurale, una guida mette in discussione le aspettative che questa parola (isola) produce. Tracciando la propria storia personale in relazione al paesaggio che il pubblico attraversa, la guida ne racconta i flussi umani e non-umani, legandoli al concetto di frontiera, e mettendo in dubbio l’esotismo che ne scaturisce.
13.09.2024 H21:00
Léa Katharina Meier
LA GRANDE-BIBLIOTECA-BAGNATA-UMIDA-LUBRIFICATA-VERGOGNOSA
performance (55′)
Angelo Mai, Roma
Il lavoro fa parte di una ricerca visiva e performativa che si concentra su libri, biblioteche e archivi come paesaggi intimi, condotta lungo quest’anno presso l’Istituto Svizzero. Le fiabe lesbiche create per questo progetto simultaneamente costituiscono, contaminano e disorganizzano l’archivio a cui il pubblico è invitato a prendere parte.
Biografie
Igor Cardellini è performance maker e artista visivo. Nell’ambito della performance e della coreografia, la sua ricerca è influenzata dai suoi studi in antropologia, sociologia e scienze politiche. La sua ricerca si concentra sulle relazioni di potere stabilite, e nel modo in cui i dispositivi performativi permettono di metterle in discussione. È membro della commissione del festival Belluard Bollwerk, e come giornalista, scrive per diverse testate. Nel 2022-2023 è stato residente all’Istituto Svizzero.
Léa Katharina Meier (1989, Svizzera) è artista visiva e performativa. Utilizzando il clown come pratica performativa, la sua ricerca si concentra sulle nozioni del ridicolo, abbietto e giubilo per creare un universo visivo e sensoriale che possa abbracciare il pubblico. Dai suoi fallimenti più intimi, vuole sviluppare un senso dell’umorismo lurido e lesbico. Sul palco prova a incarnare emozioni negative per trasformarle in fonte di piacere. Narrazione, corpo come archivio, femminilità grottesca, vergogna e infantilismo sono motivi ricorrenti del suo lavoro, che è stato messo in scena in molti spazi e teatri in Svizzera, Italia e in Brasile (Arsenic, Tunnel Tunnel, MCBA, TU-Théâtre de l’Usine, Lateral Roma, Istituto Svizzero, Pivô arte e pesquisa). Nel 2021 ha ricevuto il premio del pubblico e della giuria agli Swiss Performance Art Awards per Tous les sexes tombent du ciel. Quest’anno è stata residente all’Istituto Svizzero e ha ricevuto il premio della Irène Reymond Fondation di Losanna.
SAVE THE DATE
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