Language is the accumulation of connections where there were no such connections
H18:00
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L’Istituto Svizzero a Milano ospita l’evento conclusivo del workshop tenuto dalle artiste Costanza Candeloro e Beatrice Marchi insieme a studentesse/studenti del Master Fine Arts della ZHdK Zurich University of the Arts sul tema delle pratiche collettive.
Le artiste riflettono sul ruolo del testo come dispositivo visivo e sulla pratica della costruzione del personaggio come strumento performativo, negoziando questi formati in un contesto collettivo e collaborativo.Â
Come si trasforma la creazione di narrazioni ed espressioni artistiche quando questo processo si estende oltre l’individuo e comprende il collettivo? I ruoli possono avvicinarci?
Le domande sul rapporto tra autorialitĂ individuale e collettiva e tra discorso e produzione visiva si pongono in primo piano.
Il format è organizzato in collaborazione con il Master Fine Arts della ZHdK da Judith Welter e Francesca Brusa in dialogo con Gioia Dal Molin.
Studentesse e studenti partecipanti:
Martin Andereggen
Felix Antoine BĂĽrcher
Arthur Heck
InĂŞs Henriques
Camille LĂĽtjens
Patricia Meier
Laura Nan
Dao Dao Ni
Nicolò Pediconi
Stéphane Nabil Petitmermet
Costanza Candeloro (Bologna 1990) vive e lavora tra l’Italia e la Svizzera. Nel 2020 ha sviluppato il progetto online Life-Edit per la Fondazione Prada di Milano. Costanza Candeloro è anche co-fondatrice di Illicit Bookshop. Una selezione di mostre personali recenti comprende: Possed Is The Style, Ausstellungsraum Friedensgasse, Zurigo (2023), C & G (duo show), Istituto Svizzero, Milano (2023) MY SKIN- CARE, MY STRENGTH, ICA, Milano (2022), Sweet Days Of Discipline, La Plage, Parigi (2022), ENVY & GRATITUDE, Galleria Martina Simeti, Milano (2022). Tra le mostre collettive recenti ricordiamo: Galerie Hussenot, Parigi (2023), Forde, Ginevra (2023), La Rada, Locarno (2022), MACRO, Roma (2021), Kunsthalle Friart Fribourg, Fribourg (2020) Riverside, Berna (2019).
Beatrice Marchi è un’artista visiva che vive e lavora tra Berlino e Milano. Ha studiato con Alberto Garutti all’Accademia di Brera a Milano e con Jutta Koether alla HfbK di Amburgo, dove ha conseguito un MFA nel 2017. Utilizzando diversi media come video, performance e pittura, nella sua pratica esplora i ruoli identitari nelle dinamiche di gruppo per mettere in discussione gli stereotipi di genere e le definizioni morali e professionali. Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali e collettive presso istituzioni e gallerie internazionali, come Museion, Bolzano (2023); Triennale, Milano (2023); Pogobar KW, Berlino (2023); MAXXI L’Aquila (2022); Fondazione Prada, Milano e Tokyo (2022); Kunstquartier Bethanien, Berlino (2021); Istituto Svizzero, Milano (2021); MACRO, Roma (2021); Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (2019); Palazzo Reale, Milano (2019); Performance Space, New York (2018); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2017); 16a Quadriennale d’Arte di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2016).