THE STREET
CinecittĂ Studios
via Tuscolana 1055
Introduzione
Biografia
Crediti
CinecittĂ Studios
via Tuscolana 1055
THE STREET di Tobias Kaspar è una mostra di un giorno allâinterno del set cinematografico di CinecittĂ , che ha ospitato parte di Lower Broadway di Gangs of New York di Martin Scorsese. THE STREET è la risposta dellâartista invitato a mettere alla prova i limiti e i confini di unâistituzione artistica contemporanea. Ă unâinstallazione site specific per Roma che tuttavia genera un immediato effetto straniante, come se questa strada fosse in una qualsiasi altra cittĂ del mondo: THE STREET ci porta in un luogo fittizio, in un tempo immaginario.
THE STREET si articola in uno studio allâaperto lungo 150 metri, utilizzato negli ultimi decenni per numerose produzioni cinematografiche. Mentre alcune parti sono architetture riconoscibili del Lower East Side, altre compongono un mosaico di luoghi e tempi differenti. La location, con le sue tracce di case, negozi, ristoranti, bar e alberghi che richiamano strade di Parigi, Londra, Roma o Los Angeles, è la struttura di base e lo sfondo su cui Tobias Kaspar costruisce la sua strada organizzata in varie scene, secondo una sequenza temporale che va dal 1863 al 2016, dove le opere dellâartista si combinano agli elementi preesistenti del set.
Una vetrina verde â vicina allâingresso del carcere di Los Angeles e a un negozio Vini e Olii di Roma â si trasforma in una libreria funzionante, dove si vendono riviste, cartoline e libri. Di fronte a una sala da tè chiusa da poco, si vendono snack e bevande. Sui gradini di un tipico palazzo newyorkese in mattoni rossi, si raduna un gruppo di adolescenti, mentre lâingresso equivoco di una casa abbandonata, dallâaltra parte della strada, accoglie un bar illegale. Poco piĂš giĂš, una âbaracca in stile westernâ diventa un negozio di jeans accanto allo Studio 9 che ospita lâinaugurazione di una mostra dâarte.
Il set, utilizzato come spazio espositivo aperto al pubblico, presenta lâindustria cinematografica cosĂŹ comâè, al di qua dellâartificio filmico. In un continuo gioco di rimandi e spaesamenti, tra immaginario pop, cultura di massa e teatralizzazione del global art world, attraverso un uso estenuante di umorismo, autoironia, imitazione, sincretismo, appropriazionismo, Tobias Kaspar mette in scena lâestrema finzione dellâarte contemporanea.
Segui il blog thestreet.st.
Prodotto da
Istituto Svizzero di Roma
Partner del progetto
CinecittĂ Studios
CinecittĂ si Mostra
Kanton Basel-Stadt
Media partner
NERO
Con la collaborazione di
American Academy in Rome; Fusioni dâArte 3V, Origgio; Dordas Flowers, Roma; Galerie Peter Kilchmann, ZĂźrich; Kunstbetrieb, MĂźnchenstein; Damiana Leoni Art Consulting, Roma; Mèzzi, Roma; Fabio Quaranta, Roma; Sartoria Attilio Roncaccia, Roma; Jakob Schläpfer AG, St.Gallen; Galerie Silberkuppe, Berlin.
CinecittĂ Studios
Gli Studios di CinecittĂ , da sempre luogo ideale dei filmmaker nonchĂŠ sede della storia del cinema, negli ultimi anni sono diventati un vasto complesso cinematografico. Composta da tre moderne strutture a Roma e dintorni, e da un complesso in Marocco, CinecittĂ possiede 30 teatri di posa e circa 120 ettari di terreno circostante per le riprese esterne. Ad oggi, gli Studios hanno ospitato la realizzazione di oltre 3000 film, fra cui 83 sono stato nominati allâOscar e 48 si sono aggiudicati la statuetta.
CinecittĂ si Mostra
CinecittĂ si Mostra è lâiniziativa espositiva nata nel 2011 che ha consentito di aprire al pubblico la Fabbrica dei Sogni, offrendo la possibilitĂ di visitare lâarchitettura degli Studios, i grandi set monumentali e percorsi di mostra di grande suggestione. I percorsi espositivi si sono rinnovati nel corso degli anni fino alla realizzazione di tre mostre permanenti – âBackstageâ; âPerchĂŠ CinecittĂ â 1936/1945â e âGirando a CinecittĂ â 1937/1989â dedicate alle fasi di lavorazione di un film, alla storia del cinema e di CinecittĂ .
Tobias Kaspar (Basilea 1984, vive a Roma). Nel 2012 ha avviato una propria linea di jeans (TK) e nel 2009 ha fondato Provence, una rivista in otto numeri. Nel 2015 ha inaugurato Tobyâs Tristram Shandy Shop a Berlino e ha partecipato alla Berlin Esoteric Fair. Le sue opere sono spesso concepite come gruppi di lavori in serie: Lumpy Blue Sweater (2010), Bodies in the Backdrop (2012), The Bling Ring (2013), Friends, Lovers & Financiers (2014), Two Cities – Two Lives (2015). Il suo lavoro è stato presentato in varie istituzioni artistiche tra le quali: Museum of Modern Art in Warsaw (2016), Wattis Institute for Contemporary Art, San Francisco (2015), Solo Shows, SĂŁo Paulo (2015), CAFAM Biennale, Beijing (2014), Kunsthalle Wien (2014), Kunsthalle St. Gallen (2014), Midway Contemporary Art, Minneapolis (2013); Artists Space, New York (2013), Palais de Tokyo, Paris (2012), Kunsthalle ZĂźrich (2011), Kunsthalle Basel (2011), Kunsthaus Bregenz (2011), KĂźnstlerhaus Stuttgart (2010).