13.06.2014—11.09.2014

Annette Amberg. Una questione privata

Arte, Mostra personale, Roma

Prorogata fino al 18 ottobre

Introduzione

Azioni

Biografia

Dates
13.06.2014
11.09.2014
Location
Roma
Category
Arte, Mostra personale
Information

Prorogata fino al 18 ottobre

Il ciclo Openings Out to Reality ù stato avviato all’Istituto Svizzero di Roma quasi due anni fa, per mettere a verifica il potenziale dell’arte facendo delle istituzioni il luogo dove rappresentare l’estensione e la pratica di tale ricerca. Invitata a confrontarsi con le ipotesi di Openings, Annette Amberg ha intrapreso una serie di indagini in direzioni differenti, una lunga ricerca idiosincratica dove istanze culturali e realtà storica presente, ragioni istituzionali e storie personali si sono intersecate in un unico groviglio difficile da disbrogliare.

Una questione privata (il titolo ù tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio) ù l’accumulazione della relazione che l’artista ha intrapreso con questa istituzione e le persone che vi lavorano, il suo programma e i suoi spazi. In breve, il contesto istituzionale dove privato e pubblico si intrecciano dando vita a possibili aperture. Allo stesso tempo questo titolo riflette la posta in palio del suo metodo di lavoro e di Openings: trasformare un’istituzione in una rete tra differenti livelli di interessi e desideri.

Protagonista principale di questa mostra, di queste opere, ù l’Istituto Svizzero di Roma (costrittivo a volte, crogiuolo di energie altre volte) e il suo spazio fisico. Una parte del lavoro ù visibile dall’esterno di Villa Maraini, dove una grande scritta al neon ù posta sulle sue mura possenti che rappresentano il territorio svizzero a Roma, e ben visibile dal cancello di ingresso. I suoi spazi interni, invece, dove pubblico e privato si alternano, si mescolano e si confondono, interrogano l’ambivalenza con cui un territorio viene conosciuto, vissuto e attraversato.  Annette Amberg ha aperto al pubblico una delle stanze degli ospiti della Dipendenza trasformandola in una sala di lettura, mentre le planimetrie delle altre stanze dove ha vissuto durante la sua permanenza a Roma, sono state rappresentate sul pavimento dello spazio espositivo, trasformando il territorio fisico nella sovrapposizione delle vite che lo abitano e lo attraversano, della sua rappresentazione e percezione. Questa dimensione ù ulteriormente rafforzata da una linea sulle pareti della Sala Elvetica, dove poter scorgere la stratificazione di progetti passati come il primo Congresso dei Disegnatori a cui Annette Amberg ha preso parte.

In un lato della pianta dell’appartamento piĂč grande, dove Annette Amberg ha abitato nei mesi di costruzione della mostra – se intendiamo per mostra, una volta per sempre, questa forma contemporanea di esperienza condivisa – vi Ăš una sfera lignea del XVII secolo proveniente dal Salone Monumentale della biblioteca Casanatense di Roma, frequentata durante le ricerche. È difficile stabilire se questa sfera incompiuta, usata per la costruzione di globi celesti e terrestri, fosse destinata a raffigurare la terra o la volta del cielo. Il suo stato incompleto lascia spazio all’ambivalenza tra la conoscenza umana dell’estensione, il potere territoriale e il sapere sui movimenti e sulle distanze astrali.

Annette Amberg, inoltre, durante il periodo di costruzione della mostra, ha chiesto alle persone coinvolte nel lavoro di immaginare degli eventi da realizzare durante il periodo dell’esibizione. Una questione privata ospiterĂ  una serie di azioni, iniziate il giorno dell’inaugurazione con un esercizio di scherma nella sala dell’esposizione e un’osservazione notturna del cielo nel giardino di Villa Maraini con il fisico Franco Piperno. Altre attivitĂ  continueranno fino all’11 settembre, ogni qual volta l’Istituto Svizzero sarĂ  aperto al pubblico.

Azioni

12 giugno 2014
Discorso di Salvatore Lacagnina

Orazio’s Dream
Esercizio di scherma

Davide’s Replay
Osservazione notturna del cielo con il fisico
Franco Piperno

27 giugno 2014
Plants for Paola
Piante provenienti da Villa Maraini e dal suo giardino

Discorso di Salvatore Lacagnina

11 luglio 2014
Rhythms for Micaela
con Simona Rossi e Alessio Brugiotti

Discorso di Salvatore Lacagnina

23 settembre 2014
Looking for the Perfect Beat
Live e djset con Kalabrese & Rumpelorchestra e Carola Pisaturo
(in Popular Helvetica_Live)

25 settembre 2014
Folk & Pop Sounds from the World
Live e djset con Alan Bishop, Jim Jupp & Julian House, Cyrill SchlÀpfer, Enrico Lenzin, Cyrill SchlÀpfer Ensemble
(in Popular Helvetica_Live)

Annette Amberg (1978) vive e lavora a Zurigo. Mostre personali: ƁódĆș, Piano Nobile, Geneva (2013); Everything But Arms, Kunsthaus Glarus (2011), Caravan 4/2009, Aargauer Kunsthaus (2009). Il suo lavoro Ăš stato presentato in varie mostre collettive tra cui: Marti Collection, PasquArt Biel; NoLocal/NoGlobal, WallRiss, Friburgo; Emmy Moore’s Journal: An Exhibition Based on a Letter in a Short Story by Jane Bowles, The Printed Room presso SALTS, Basilea; The Futures of the Past, Kunstraum Riehen, Murmurial, Curtat Tunnel, Losanna (2013); Unheimliche Reisen – Archiv trifft Gegenwart, DienstgebĂ€ude, Zurigo; Swiss Art Awards, Basilea (2012); Projecto/Sonae,Serralves, Porto (performance in occasione della personale di Charlotte Moth); Swiss Art Awards, Basel (2011); Of Objects, Fields, And Mirrors, Kunsthaus Glarus (2010). Nel 2013 ha ricevuto il Prix Fondation Liechti. Insieme all’artista Fabian Marti ha gestito il programma Amberg&Marti dal 2006 al 2007, e dal 2007 al 2011 ha lavorato come assistant curator alla Kunsthalle Basel. Con Manuela Schlumpf ha iniziato di recente il progetto Q a Zurigo.

Openings Out to Reality ù una sperimentazione dalla durata variabile, sin dall’inizio volutamente non predefinita, caratterizzata da una sequenza di fasi il cui senso ù calato interamente nell’esperienza artistica. L’incedere di tale metodo, dalla temporalità anomala, permette di interrogare il funzionamento istituzionale a partire dal lavoro artistico, facendo di questa durata lo strumento per pensare il cambiamento.