22.03.2024—30.06.2024

On Love

Arte, Mostra collettiva, Roma

Me/Ve: 14:00-18:00
Gio: 14:00-20:00
Sa/Do: 11:00-18:00

Dates
22.03.2024
30.06.2024
Location
Roma
Category
Arte, Mostra collettiva
Information

Me/Ve: 14:00-18:00
Gio: 14:00-20:00
Sa/Do: 11:00-18:00

ON LOVE
Una mostra collettiva con Sabian Baumann, Zheng Bo, Leda Bourgogne, Giulia Crispiani, Soñ Gweha, Jeanne Jacob, Marta Margnetti, Tomás Paula Marques

La mostra collettiva On Love riunisce otto artist* di diverse generazioni per esplorare il concetto di amore. Attraverso una varietà di mezzi, Sabian Baumann, Zheng Bo, Leda Bourgogne, Giulia Crispiani, Soñ Gweha, Jeanne Jacob, Marta Margnetti e Tomás Paula Marques riflettono sull’amore non solo come un sentimento, ma come un gesto che può nutrire azioni di natura politica. La mostra attinge a conversazioni, riflessioni e letture degli ultimi anni, inclusi gli scritti di autorici e pensatrici come bell hooks, Ursula K. Le Guin o Donna Haraway, con l’obiettivo di condividere idee sulla natura complessa dell’amore, riconoscendo le sue molteplici forme che vanno oltre la visione tradizionale delle relazioni romantiche eterosessuali. Come possiamo narrare diversamente la storia d’amore? Quali nuovi mondi possiamo creare? Attraverso queste domande, la mostra sottolinea che l’amore non è solo un’esperienza personale, ma ha implicazioni sociali e politiche profonde e rilevanti.

I punti di vista e le opinioni espresse in questa mostra sono quelli delle artiste/artisti, autrici/autori e non riflettono necessariamente i punti di vista e le posizioni dell’Istituto Svizzero o di qualsiasi entità da esso rappresentata.

Scaricare il testo curatoriale e la mappa della mostra qui

INFORMAZIONI PRATICHE

Istituto Svizzero
Via Ludovisi 48, Roma
Ingresso gratuito, nessuna registrazione richiesta

Orari di apertura
Mercoledì/Venerdì: 14:00-18:00
Giovedì: 14:00-20:00
Sabato/Domenica: 11:00-18:00


La mostra sarà visitabile anche nei seguenti giorni festivi dalle 11:00 alle 18:00:

  • Festa del Lavoro: 01.05
  • Festa della Repubblica: 02.06
  • Festa di San Pietro e Paolo: 29.06

Per informazioni stampa contattare: press@istitutosvizzero.it

 

Biografie

Sabian Baumann (1962, Zug) ha studiato arti visive presso l’Università delle Arti di Zurigo. Il corpus artistico di Sabian, incentrato sui concetti di corpo, identità e valori culturali, abbraccia una vasta gamma di mezzi artistici, ma trova il suo focus principale nella scultura e nel disegno. Sabian ha esposto in Svizzera e all’estero, ha avviato progetti collaborativi e transdisciplinari con un approccio queer e intersezionale-femminista, inclusi due film documentari. La Galerie Mark Müller, con sede a Zurigo, rappresenta in lavoro di Sabian Baumann

Zheng Bo (1974, Pechino) artista ecoqueer di etnia Bai, vive in un villaggio dell’isola di Lantau. Attraverso il disegno, la danza e il cinema, coltiva la parentela con le piante: felci a Taiwan, muschio in Scandinavia, faggi in Germania e un’acacia con spine a ombrello nel deserto arabo. Guidato dalla saggezza taoista, Zheng Bo lavora con danzatori umani e non umani per coltivare giardini di erbacce, film sulla biofilia e incontri ecosocialisti. Per loro, l’arte non nasce dalla creatività umana, ma da un’intimità più che umana, contribuendo a un’emergente indigeneità planetaria attraverso la loro pratica ecologica. Le mostre recenti includono mostre personali istituzionali al Gropius Bau (Berlino) e al Göteborgs Konsthall (Göteborg), commissioni pubbliche presso il Jameel Arts Centre (Dubai) e il Rockbund Art Museum (Shanghai), e la partecipazione alla 59ª Biennale di Venezia. Le opere di Zheng Bo sono nelle collezioni di Tate (Londra), Power Station of Art (Shanghai), Hong Kong Museum of Art, Singapore Art Museum e Hammer Museum (Los Angeles).

Leda Bourgogne (1989, Vienna) vive e lavora a Berlino. Ha iniziato il suo percorso accademico presso l’Università di Zurigo, specializzandosi in Studies of German and Film Science. In seguito ha conseguito un Master in Free Fine Arts. I suoi lavori includono immagini di tipo oggettuale così come poesia, performance, disegno, scultura e installazione, e trovano il loro punto di partenza in un interesse per la psicoanalisi, la filosofia, la letteratura, il cinema e i discorsi femministi. Leda Bourgogne ha partecipato a mostre al Westfälischer Kunstverein a Müenster, al Kunstverein Brunswick, al MMK Museum für Moderne Kunst a Francoforte sul Meno, alla Kunsthalle Bremerhaven e all’Helmhaus di Zurigo tra gli altri.

Giulia Crispiani (1986, Ancona) è una scrittrice e artista che vive e lavora a Roma. La sua ricerca parte da una visione dell’essere umano come individuo politicizzato e dal tema della responsabilità dell’artista all’interno della società. Utilizza la pratica del fictioning come pretesto per affrontare questioni politiche, stereotipi di genere e sociali. Il lavoro di Giulia è stato esposto in numerose mostre, tra cui il Bulegoa a Bilbao; MAXXI Roma e MAXXI L’Aquila; Roma Europa Festival; Center for Book Arts a New York; Almanac Inn a Torino; Centrale Fies a Dro; Short Theatre a Roma; MACRO a Roma; Quadriennale di Roma 2020; Il Colorificio a Milano; e FramerFramed ad Amsterdam. È autrice dei libri “Incontri in luoghi straordinari” (Nero Editions 2020), “What if Every Farewell Would Be Followed by a Love Letter” (Union Editions 2020), “What if I can’t say goodbye” (Union Editions 2021), “Petra” (Rerun books 2018), e co-autrice di “غم/Tristezza/Sorrow” (con Golrokh Nafisi, Oreri 2021) e “Albe e Tramonti di Praiano*” (con Michele Bertolino, Oreri 2022).

Soñ Gweha (1989, Pontoise) è artista, ricercatricə e organizzatricə  di comunità. Attualmente svolge il dottorato di ricerca presso l’Accademia delle Belle Arti di Vienna e in Camerun. Attraverso una pratica transdisciplinare, Soñ Gweha lavora con poesia, video, performance, installazione e scultura per destrutturare i meccanismi di sopravvivenza, consapevolezza e guarigione. La sua prima mostra personale, “A Quiet Storm Blowin'”, è stata presentata a Vienna nel 2023 presso il Kunstraum Niederoesterreich. Le opere, i DJ set e le performance di Soñ Gweha sono stati presentati al Wexner Center for the Arts a Columbus, Ohio (2024), al Palais de Tokyo a Parigi e a “Sarah Maldoror, Tricontinental Cinema” presso la Galeria Municipais de Portugal (2021-22), “Sex Ecologies” presso il Kunsthall Trondheim in Norvegia (2021), tra molti altri. Soñ Gweha ha contribuito anche al progetto “Afrocyberféminismes” presso la Gaîté Lyrique a Parigi nel 2018, co-creato da Oulimata Gueye. L’artista ha lavorato con il collettivo svizzero KitchenSProsper dal 2021 e con la rivista Atayé, co-fondata nel 2016 a Parigi.

Jeanne Jacob (1994, Neuchâtel) vive e lavora a Biel/Bienne. La sua pratica artistica coinvolge vari media, tra cui pittura, performance, testo e disegno. Il suo lavoro nasce da una lettura queer femminista e sociologia contemporanea. Nella sua pratica artistica, Jeanne Jacob naviga delicatamente temi con un mix di tenerezza e ironia, trasmettendo un profondo desiderio di trasformazione radicale. Collabora anche frequentemente con altri artisti, integrando diverse prospettive e stimolando dialoghi creativi che arricchiscono ulteriormente il suo lavoro. Le recenti mostre di Jeanne includono: “Hors de la nuit des normes, hors de l’énorme ennui” al Palais de Tokyo di Parigi; “Destinée” alla galleria Air de Paris a Romainville; “10+10+1” al Kunstmuseum Interlaken.

Marta Margnetti (1989, Camorino) vive e lavora a Lugano ed è un’artista laureata in Arti Visive presso HEAD – Genève nel 2012 e ha conseguito un Master in Pratica Artistica Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Berna nel 2016. Nel 2013, ha co-fondato e co-diretto lo spazio d’arte Sonnenstube Lugano per cinque anni. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Kiefer Hablitzel. Dal 2018 al 2020 è stata co-direttrice del centro culturale indipendente Morel a Lugano. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Manor Ticino, mentre nel 2021 ha co-fondato il duo Fattucchiere con la curatrice Giada Olivotto. Nel 2023 è stata finalista per il Premio Svizzero d’Arte e ha contribuito alla creazione dello spazio di produzione culturale Fervida. Le sue opere sono esposte alla Kunsthalle St. Gallen nella mostra personale intitolata “Serenata” fino al 12 maggio 2024.
Il lavoro di Marta Margnetti esposto in mostra è stato sostenuto da Fondazione Ferdinando e Laura Pica Alfieri

Tomás Paula Marques (lei/loro, 1994, Porto) è laureata in Regia presso l’ESTC, Lisbona, con una specializzazione post-laurea in Sociologia presso l’ISCTE, Lisbona, e un Master in Regia Cinematografica presso l’EQZE, San Sebastián. Ha diretto le produzioni “In Case of Fire” (2019), “Blindman’s Buff” (2021), “When We Dead Awaken” (2022) e “Dildotectonics” (2023). I suoi film esplorano le lotte dei personaggi mentre navigano le aspettative e le norme sociali riguardanti il genere e la sessualità, la sua ricerca è alimentata sia dalle sue esperienze personali che da una ricerca storica e sociologica approfondita, arricchendo il suo processo creativo.

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