07.02.2018—17.03.2018

Capovolto.
Manon Wertenbroek and Shirana Shahbazi

Mostra collettiva, Milano

Opening
06.02.2018 H18:30

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Dates
07.02.2018
17.03.2018
Location
Milano
Category
Mostra collettiva
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Opening
06.02.2018 H18:30

L’Istituto Svizzero presenta “Capovolto”, una doppia personale delle artiste svizzere Manon Wertenbroek (Parigi) e Shirana Shahbazi (Zurigo).

La mostra gioca con la natura allusiva del titolo, suggerito da Wertenbroek, utilizzandolo come linea guida. La percezione dello spazio Ăš appunto capovolta, mettendo perciĂČ in crisi i punti di riferimento all’interno dell’architettura dell’Istituto Svizzero, come lo conosciamo. Le due artiste creano un ambiente immersivo, nel quale la presenza del colore Ăš preponderante. Sui lati opposti della galleria vivono due pitture murali di Shirana Shahbazi, mentre quattro specchi incisi di Manon Wertenbroek creano dei riflessi che, producendo un costante movimento, tendono a disorientare lo spettatore: l’aspetto dell’opera Ăš in continuo mutamento. Entrambe le artiste investigano e giocano con le restrizioni tecniche della fotografia, cercando nuovi modi per il suo uso.

I lavori di Wertenbroek, Courtly Love, Amaryllis, Mixed Feelings Melody e Dewdrops (tutti 2018), sono stati creati attraverso processi reiterati di incisione e di stampa parziale su uno specchio in PVC. Questi lavori, sui quali l’artista Ăš nuovamente intervenuta con della vernice serigrafica, accentuano la consistenza e la profonditĂ , distanziandosi dalle loro origini fotografiche. Il riflesso dello specchio ci mostra ciĂČ che Ăš reale e al tempo stesso decostruito, creando nuove possibilitĂ  visive.

Insieme alle pitture murali di Shahbazi, due stampe cromogeniche sono appese al muro dello spazio: Raum Rot (2017) e Raum Blau (2017). Le immagini e le superfici colorate oscillano tra lo strato superficiale e la profondità, facendo emergere nuovi spazi concettuali.

La mostra ù collegata al programma di Pro Helvetia Promotion de la relùve dans les arts visuels, attraverso il quale le due artiste hanno avuto l’opportunità di incontrarsi e collaborare.

Georgia Stellin

Shirana Shahbazi 
Shirana Shahbazi Ăš nata a Tehran nel 1974. Ha studiato fotografia alla Fachhochschule Dortmund in Germania e alla Hochschule fĂŒr Gestaltung und Kunst a Zurigo. Shahbazi vive e lavora a Zurigo. Recenti personali includono: Kunsthaus Hamburg (2018), Fotogalleriet, Oslo (2017), Galerie Peter Kilchmann, Zurigo (2017), KINDL- Zentrum fĂŒr zeitgenössische Kunst, Berlino (2017), Camera Austria, Graz (2016), Kunsthalle Bern (2014), New Museum, New York (2011) e Fotomuseum Winterthur (2011). I suoi lavori fanno parte delle seguenti collezioni pubbliche (selezione): Museum of Modern Art, New York, Fotomuseum Winterthur, Migros Museum fĂŒr Gegenwartskunst, Zurigo, Frans Hals Museum, Haarlem, Tate Modern, Londra e MUSAC, Museo de Arte ContemporĂĄneo de Castilla y LeĂłn, per nominarne alcune, e in molte collezioni private in tutto al mondo.

Manon Wertenbroek  
Nata a Losanna nel 1991, l’artista svizzero-olandese Manon Wertenbroek consegue il suo bachelor d’arte in fotografia nel 2014 all’ECAL (Losanna). Sin dalla sua laurea, Wertenbroek ha esposto i suoi lavori in gallerie in Olanda, Belgio, Italia, Francia, ed anche ad Art Basel, al Museo Foam ad Amsterdam e all’Istituto Svizzero a Roma. Il suo lavoro si concentra sul ritratto come simbolo e veicolo, modo per esplorare l’introspezione, l’identitĂ , le interazioni sociali e le emozioni. Spesso costruisce installazioni utilizzando specchi incisi e materiali riflettenti dipinti, che sono uniti insieme a un’illuminazione di colori neon e infine fissati attraverso la fotografia. Il punto di forza di Wertenbroek sta nella sua abilitĂ  nel mescolare forme astratte e rappresentazionali attraverso l’utilizzo di tecniche miste per esprimere le sue emozioni e quelle degli altri. Il suo lavoro Ăš stato mostrato in pubblicazioni in tutto il mondo ad esempio nel Guardian, Mousse, British Journal of Photography, Foam Magazine, i-D, LensCulture e molti altri. Nel gennaio del 2017, ha la sua prima personale al Coalmine, Wintherthur. Lo stesso anno Ăš stata premiata con un Swiss Art Award dall’Ufficio federale di cultura.