Danae Festival è un progetto internazionale multidisciplinare dedicato alla sperimentazione che sostiene e promuove i linguaggi ibridi della scena, utilizzando spazi teatrali e non, così come spazi urbani della città di Milano.

Il festival taglia quest’anno il traguardo dei 25 anni di attività, e per l’occasione rivolge lo sguardo a quando tutto è cominciato. Da sempre a sostegno della creatività femminile, per questo anniversario propone una sezione internazionale, dal titolo RADICAL DANCE, dedicata alla nuova scena svizzera al femminile, che in questi ultimi anni sta generando alcune delle artiste tra le più interessanti della danza europea.

In questo focus, assolutamente non esaustivo, trovano spazio artiste affermate, alcune delle quali hanno già attraversato negli anni il Festival, e artiste emergenti che si affacciano per la prima volta in Italia. Torna Yasmine Hugonnet, con la sua personale ricerca corporea che la spinge a indagare le zone più intime e nascoste, come le sorgenti della voce e del suono, utilizzando, tra le altre, la tecnica della ventriloquia; così come Alexandra Bachzetsis, la cui pratica si pone nell’intersezione tra danza, performance, arti visuali e teatro. Clara Delorme è una giovane danzatrice e coreografa emergente che termina la sua formazione nel 2017 a Losanna; dopo aver danzato per diverse compagnie ha avviato un proprio percorso artistico. Chiude il focus Teresa Vittucci, artista eclettica dalla grande potenza performativa, che lavora nel campo della danza e della performance contemporanea indagando le prospettive femministe e queer della cultura pop, della storia e della religione.

Un progetto di Teatro delle Moire, con il sostegno di Pro Helvetia e Istituto Svizzero.