Cindy Van Acker
09.09.2022 H22:45
10.09.2022 H20:00
Nell’ambito di Short Theatre 2022
09.09.2022 H22:45
10.09.2022 H20:00
Nell’ambito di Short Theatre 2022
A seguito del grande successo riscosso lo scorso giugno nell’ambito di Buffalo, l’Istituto Svizzero, in convergenza con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, è lieto di supportare la presenza di Cindy Van Acker a Short Theatre 2022 al Mattatoio di Roma.
I due soli presentati dalla danzatrice e coreografa — V e IX — fanno parte dei dieci della serie Shadowpieces. Ogni solo è costruito a partire dalla relazione intima tra interprete e coreografa, alla ricerca di nessi somatici e legami empatici. I/le performer scelgono un universo sonoro a partire da un repertorio selezionato che comprende brani elettronici e pezzi strumentali, in un’antologia che attraversa tutto il secolo scorso.
Ogni assolo sviluppa un’idea di conversazione, una sintonizzazione sulle qualità del movimento e le morfologie, gli impulsi e i dinamismi, gli stati interiori e fisiologici che agitano gli/le interpreti, dando vita a brevi oggetti solitari volutamente non compiuti. Se la ricerca di Cindy Van Acker è riconosciuta internazionalmente per un’attitudine estremamente sorvegliata a comporre e scomporre il movimento attraverso processi di molecolarizzazione della materia scenica per mezzo di risonanze intercorporee, gli Shadowpieces offrono l’ esperienza per un ascolto sottile fatto di piccole epifanie.
Shadowpieces V — Les éphémères
Co-creato con Stéphanie Bayle, Les éphémères è un viaggio attraverso paesaggi di volta in volta familiari, sorprendenti, stravaganti. La scrittura poetica di Anita Pittoni, autrice di Confession téméraire, accompagna la creazione di questo solo stimolando un’intima immaginazione e una disponibilità a sorprendersi. Referenze al movimento cinematografico della Nouvelle Vague suggeriscono una scrittura del corpo attraverso diversi gradi di intensità che alimentano una distorsione del tempo e uno humor dissacrante. La versatilità di No Birds di Fred Frith, colonna sonora del solo, si accorda perfettamente alla libertà che ha animato la sua composizione.
Shadowpieces IX — Verso
Co-creato con Anna Massoni, Verso suggerisce l’analogia tra pavimento e pagina. Uno spazio che accoglie i passi, uno per uno, una incorporazione delle note e dei segni della partitura. Prende corpo una passeggiata sul margine, un procedere in cui si mostra qualcosa che solitamente rimane interdetto o forse volutamente nascosto. Le dita del pianoforte, come tutto il corpo, danno e prendono. Tre brani per pianoforte di Arnold Schönberg sono attraversati dalla prospettiva ribaltata suggerita dal dipinto Autoritratto di spalle, di Schönberg stesso, lì dove una figura cammina di spalle.
09.09.2022 H22:45
10.09.2022 H20:00
Durata 30′
Mattatoio Roma, La Pelanda, galleria
Formatasi in danza classica ad Anversa, Cindy Van Acker dà avvio al proprio percorso di creazione nel 1994, per fondare nel 2000 Cie Greffe a Ginevra. Il suo stile meticoloso, che combina lentezza, mentalizzazione, costrizione, geometria, minimalismo e spazializzazione del suono, si dispiega in un territorio estremamente singolare. Da oltre 20 anni, alternando potenti soli e suggestive performance collettive, produce una danza essenziale e astratta ma sempre collegata alle idee di lotta e di resistenza. Le sue ricerche richiedono spesso esplorazioni radicali su un singolo corpo prima di trovare il multiplo: questo il caso dei sei assoli Obvie, Lanx, Obtus, Nixe, Noda e Antre (2008-2009) che portano a Piece for Six e a Diffraction (2011) e dei dieci Shadowpieces (2018—2021). Il suo ultimo lavoro collettivo è Without References (2021). A segnare in modo particolare la sua carriera sono gli incontri con Romeo Castellucci, Myriam Gourfink, Mika Vainio, Victor Roy.