Verso il digitale? Immagini, dati e immaginari disciplinari
Ways of Seeing
Introduction
Programma
Biografia
Ways of Seeing
Una recente valutazione della storia dellâarte âdigitaleâ propone due osservazioni critiche: la prima, che âle immagini non hanno un equivalente ânaturaleâ nella forma digitaleâ (Drucker 2015); la seconda, che âdigitalizzazione non equivale a rappresentazione, ma Ăš interpretazioneâ (ibid.). Il secondo laboratorio del ciclo âWays of Seeingâ parte da questi punti critici per affrontare le sfaccettate relazioni tra lo status ontologico delle immagini e i dati empirici, da una parte, e lâorientamento epistemologico delle discipline dallâaltra. Il laboratorio riunisce rilevanti esponenti della storia dellâarte, dellâarcheologia e della storia delle scienze per riflettere sulla questione a partire da casi di studio particolari, letti nel contesto piĂč ampio delle digital humanities. A questo scopo, il laboratorio intende affrontare la questione che lo ispira âverso il digitale?â nei termini delle molteplici relazioni che le immagini intrattengono con i dati empirici della ricerca e gli immaginari in cui si muovono le discipline.
Con: Pasquale Beneduce, Henrik Boman, Guelfo Carbone, Lars Berggren, Alessandro di Pietro, Marc Duret, Alessandra Giovenco, Michael Hagner, Thomas HÀnsli, Lindsay Harris, Toni Hildebrandt, Christoph Hoffmann, Maria Kraft, Federica Martini, Alessia Mistretta, Ana Shametaj, Philippe Sormani, Letizia Tedeschi, Ariane Varela Braga
Conferenza serale, 23 marzo 2016:
Prof. Giolo Fele (UniversitĂ di Trento)
Considerare il gusto. Analisi video di sessioni di degustazione
PROGRAMMA
MercoledĂŹ, 23 marzo
14.30 Benvenuto e introduzione
Michele Luminati e Philippe Sormani
(Istituto Svizzero di Roma)
15.00 Â Digitalizing images, revisiting art history
Thomas HĂ€nsli (Art history, ETHZ / UNIZH, Zurich)
15.45Â Â Digitalizing and exhibiting art: some practical and art historical insights
Ariane Varela Braga (Storia dellâarte, UNIZH, Zurich)
16.45 Imagining a Nationâs Capital: The John Henry Parker Photography Collection (1864-79)Â in the Digital Age
Lindsay Harris (Storia della fotografia, American Academy in Rome)
18.15 Conferenza serale:
Digital or digitalism â another chapter in the history of the humanities?
Michael Hagner (Storia della Scienza, ETH, Zurich)
GiovedĂŹ, 24 marzo
10.00 From image interpretation to archeological finding:Â techniques of aerial archeology and geophysical prospection
Alessia Mistretta (Archeologia, UniversitĂ di Genova)
10.45 What is data? Notions of Data in Research Activities
Christoph Hoffmann (Storia della Scienza, University of Lucerne)
11.45  Photography and cinema as a form of proof between esthetical and judicial truths
Pasquale Beneduce (Storia del Diritto, UniversitĂ di Cassino)
13.30Â Trasferimento verso lâIstituto Svedese di Roma (via Omero, 14)
15.00Â Tavola rotonda: Digital humanities, quo vadis? Tutti i relatori
16.00 Digital Deserts â proiezione cinematografica:
NEW VOID (A. Di Pietro e A. Shametaj â 2014, 30âČ) e conversazione finale
Toni Hildebrandt (Storia dellâArte, UniversitĂ di Berna)
Alessandro Di Pietro (artista visivo) e Ana Shametaj (regista teatrale)
Michael Hagner, nato nel 1960, Ăš professore di Studi Scientifici al Politecnico di Zurigo. I suoi studi si interessano di storia della ricerca sul cervello e della sua importanza nellâambito delle scienze dellâuomo, del ruolo delle immagini nella ricerca scientifica e piĂč recentemente della storia del libro nelle scienze. Dopo aver studiato medicina e filosofia alla Freie UniversitĂ€t di Berlino, nel 1986 vi ha lavorato come neurofisiologo. Ha insegnato allâIstituto di Storia della Medicina e della Scienza di Lubecca e allâIstituto per la Storia della Medicina di Gottinga. Michel Hagner Ăš stato visiting professor presso le UniversitĂ di Salisburgo, Tel Aviv, Francoforte e Colonia, oltre che visiting scholar allâIstituto Wellcome per la Storia della Medicina di Londra. Ă stato ricercatore del Collegium Elvetica, del Zentrum fur Literatur und Kulturforschung di Berlino, e della Maison des Sciences de lâHomme di Parigi. Dal 1997 ricopre la posizione di ricercatore senior allâIstituto Max Planck. Per il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Sigmund Freud per la prosa scientifica dallâAccademia Tedesca di Lingua e Letteratura, di cui Ăš associato. Michael Hagner Ăš inoltre membro della Leopoldina e della âȘAccademia delle Scienze di Gottinga.
Tra le sue pubblicazioni: Homo cerebralis. Der Wandel vom Seelenorgan zum Gehirn (Berlin, 1997), Der Geist bei der Arbeit. Historische Untersuchungen zur Hirnforschung (Wallstein, 2006) e Der Hauslehrer. Die Geschichte eines Kriminalfalls. Erziehung, SexualitÀt und Medien um 1900 (Suhrkamp, 2010).