Sweet Extractivism
Serie Art&Science
H17:30-21:30
Serie Art&Science
H17:30-21:30
Sweet Extractivism – Tracing the legacies of sugar and cocoa extraction
Ingresso gratuito, registrazione qui
Per seguire online, registrazione qui
Si terrà in Inglese e Italiano
L’evento, organizzato in occasione della mostra Con lo zucchero in bocca, si propone di esplorare la complessa relazione tra dolcezza e estrazione delle risorse. Un tempo considerati beni di lusso, prodotti come zucchero e cioccolato divennero pilastri delle economie coloniali, favorendo lo sfruttamento di intere comunità e modellando le identità culturali. Come ampiamente dimostrato dalla ricerca, la produzione e il consumo di questi prodotti era profondamente intrecciata con l’industrializzazione e lo sviluppo economico del mondo occidentale. Questa narrazione storica è ricca di sfumature profonde e solleva domande critiche, che questo evento cerca di affrontare:
Come cambia la storia dello zucchero quando si passa dalla ben documentata storia dello zucchero di canna, legata agli imperi coloniali e alla tratta transatlantica degli schiavi, alla meno nota produzione di zucchero di barbabietola in Italia e in Svizzera? Lo zucchero di barbabietola ha offerto un’alternativa realmente più etica o ha semplicemente riprodotto le strutture di sfruttamento in una forma diversa? In che misura il cioccolato svizzero, spesso celebrato come simbolo nazionale di qualità e artigianalità, mantiene legami con le eredità coloniali? Le etichette Fairtrade e le certificazioni etiche hanno realmente affrontato le ingiustizie storiche legate all’estrazione delle risorse o servono solo a nascondere le disuguaglianze persistenti?
Le presentazioni di specialisti internazionali, seguite da una tavola rotonda, esploreranno le intersezioni tra postcolonialità, razza, giustizia ambientale e disuguaglianza economica. Lo scambio mira a promuovere una riflessione collettiva sui quadri culturali che continuano a plasmare le abitudini di consumo globali.
Il programma proseguirà con la proiezione de Il Pasticciere Trotzkista, un’iniziativa artistica che intreccia cinema e pasticceria. Nato da una ricerca sul ruolo dei dolci, delle torte e dei dessert nel cinema, questo progetto va oltre la loro classificazione come meri elementi decorativi, esplorando come spesso svolgano funzioni narrative più profonde e rivelino strutture ideologiche sottostanti.
Il film selezionato entrerà in risonanza con i temi più ampi del programma, tracciando connessioni tra dolcezza, rappresentazione, colonialismo e consumo. Adottando un approccio transdisciplinare, Sweet Extractivism invita il pubblico a riflettere sul significato simbolico della dolcezza e sulla sua influenza sulle dinamiche sociali e sulle disuguaglianze razziali. Lə partecipanti approfondiranno le eredità dello zucchero e del cioccolato attraverso discussioni critiche e interpretazioni creative, riflettendo collettivamente su come queste storie continuano a plasmare la società contemporanea. L’evento mira, in definitiva, a consentire una comprensione più sfumata della dolcezza e del suo ruolo complesso nei sistemi culturali ed economici.
L’evento è parte della serie Art&Science, dedicata all’incontro tra ricerca scientifica e pratiche artistiche, curata da Ilyas Azouzi (Head of Science, Research, and Innovation) e Lucrezia Calabrò Visconti (Head Curator).
Programma
H17:30 Introduzione al programma di Ilyas Azouzi (Head of Science, Research, and Innovation) e Lucrezia Calabrò Visconti (Head Curator)
H17:40 Samy Manga Chocolaté, le goût amer du cacao – the bitter taste of cocoa
H18:00 Samy Manga Cacao Mania video
Panel 1:
H18:10 Beatrice de Blasi / Fondazione Altromercato Dulcita, uno zucchero che vale oro
H18:30 Braida Thom The journey of a cocoa bean – between environmental challenges and global inequality
H18:50 Q&A
H18:55 Pausa
Panel 2:
H19:05 Giulia Fabbri (online) Nerezza da mangiare: razza, genere e sessualità nell’industria pubblicitaria contemporanea
H19:25 Letizia Gaja Pinoja The Bittersweet Legacy of Swiss Chocolate: From a Colonial Past to Present-Day Oblivion
H19:45 Q&A
H19:50 Tavola rotonda moderata da Marie Moïse
H20:20 Pausa
H20:45 Serata Film con finale in dolcezza di Il pasticciere Trotzkista

Beatrice de Blasi è responsabile della comunicazione e della cooperazione allo sviluppo della Fondazione Altromercato. Ha studiato fotogiornalismo all’International Center of Photography di New York e Scienze della Comunicazione alla Vrije Universiteit di Amsterdam. Dal 2005 documenta i progetti di sviluppo del commercio equo e solidale con i produttori partner di Altromercato in Asia, Africa e America Latina. I suoi reportage fotografici mettono in luce il lavoro spesso invisibile di donne, cooperative agricole e artigiani, concentrandosi sullo sviluppo sostenibile, sui diritti umani nelle aree di conflitto e sulle strategie comunitarie per affrontare il cambiamento climatico. Tra i progetti recenti figurano Terra e Libertà (Guatemala, 2024) e Dulcita, uno zucchero che vale oro (Ecuador, 2021). Tra le sue mostre più importanti ricordiamo “Ricamare l’Identità” (2006), “Fair Lands” (2010) e “Amazzonia: le Custodi della Biodiversità” (2019), quest’ultima realizzata con le comunità Shuar e Achuar dell’Amazzonia ecuadoriana.
Fondazione Altromercato esiste per combattere l’ingiustizia economico-sociale e climatica con programmi di cooperazione allo Sviluppo Sostenibile e il sostegno al Commercio Equo e Solidale. Promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei Diritti Umani, offrendo soluzioni concrete di cambiamento.
Giulia Fabbri è ricercatrice presso Sapienza Università di Roma, dove nel 2020 ha conseguito un dottorato in studi storico-letterari e di genere. È autrice di Sguardi (post)coloniali. Razza, genere e politiche della visualità (ombre corte 2021), co-curatrice di Intersectional Italy (Routledge 2025) e curatrice di Narrazioni dall’Antropocene. (Pre)visioni della crisi ambientale nella letteratura e nella cultura visuale (edit press 2024). Ha pubblicato su riviste italiane e internazionali e i suoi interessi di ricerca riguardano gli studi di genere, gli studi post- e decoloniali, le teorie femministe multispecie, l’ecocritica e gli studi sull’Antropocene.
Samy Manga è uno scrittore impegnato, eco-poeta attivista, etno-musicista e artista camerunense. È il promotore dell’Ecopoesia: una scrittura a favore dell’ecologia e della biodiversità. Fondatore dell’associazione Écopoètes International, è anche il direttore artistico dello spazio culturale ArtViv-Projet a Losanna. È conosciuto per le sue opere ecopoetiche e decoloniali, nonché per gli articoli pubblicati in riviste e media ecologici. Samy Manga ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Gran Premio per la Poesia Africana in lingua francese del FIPA (2021). È stato finalista del Prix des Cinq Continents de la Francophonie (2024) e del Premio Letterario Richelieu per la Francofonia (2025).
Marie Moïse è docente di Comunicazione interculturale e Gender Studies alla John Cabot University di Roma. Italo-haitiana, si occupa di memorie della diaspora Nera, pratiche di resistenza e guarigione di coumunità, da una prospettiva femminista decoloniale. Con questo approccio, conduce workshop e produce contenuti per diverse istituzioni accademiche, educative e culturali. Tra i suoi lavori più recenti, Memorie da sottopelle. Laboratorio di coreo/grafie decoloniali e Black Trastevere. Passeggiata decoloniale. Traduttrice, ha curato tra le altre, la traduzione italiana di Women, Race and Class di Angela Davis e Where we stand. Class matters di bell hooks. E’ co-autrice di Empower_ED. Un toolkit per contrastare le discriminazioni nelle scuole secondarie (Capovolte 2024) e di Stronger Peripheries Building a Southern Coalition in Performing Arts (DINÂMIA’CET-Iscte, Artemrede, POGON, 2024).
Letizia Gaja Pinoja è dottoranda presso il Dipartimento di Storia e Politica Internazionale del Graduate Institute di Ginevra. La sua ricerca di dottorato indaga la storia coloniale del cioccolato svizzero a partire dalla fine del XVIII secolo e prende in esame le più ampie implicazioni della rimozione di questa storia nel discorso contemporaneo. Parallelamente alla sua tesi, collabora come assistente di ricerca al progetto Chemical Crossroads: Agrarian Transitions, Pesticide Controversies, and International Governance, 1940–1970 finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica.
Braida Thom è dottoranda presso il gruppo di ricerca *Agroecological Transitions* del Politecnico federale di Zurigo (ETH Zurich), dove si occupa degli impatti sociali e ambientali delle filiere del caffè organizzate in modi differenti in Brasile e nella Repubblica Democratica del Congo. Prima di iniziare il dottorato, ha condotto ricerche sulla produzione di cacao e ha lavorato con coltivatori di cacao in Costa d’Avorio e Ghana. Braida ha studiato scienze agrarie ed è appassionata di approcci partecipativi per affrontare le sfide socio-ecologiche. Nella sua ricerca, è interessata a combinare metodi qualitativi e quantitativi e a includere una dimensione umana, dando voce ai diversi attori del sistema alimentare.
Il Pasticciere Trotzkista nasce come un atlante online dedicato alla rappresentazione delle torte nel cinema, una raccolta di immagini potenzialmente infinita che riflette sui significati sottintesi di queste dolci creazioni spesso caricate di uno strano potere oscuro. Dal 2022 Il Pasticciere Trotzkista e Caterina Gabelli, con la collaborazione di Alessandro Calabrese e Matteo Baratto, hanno deciso di trasformare questo registro di torte in una rassegna vera e propria, dando vita così al Pasticciere Film Festival: un ciclo di proiezioni domestiche e semiclandestine che ha per protagoniste le torte messe in scena nei film; un mondo immaginato che straborda nella realtà, dove circa ogni mese viene proposto un film diverso con un dolce del cinema che diventa reale, presentato e servito ad un ristretto pubblico di appassionati. Il “festival” si propone come un’occasione per una serata di cinema e dessert a sorpresa, il rifugio segreto di poche ore, un posto in cui i dolci diventano qualcosa di più oltre a un bene consolatorio e sentimentale.
© Il pasticciere Trotzkista
© Il pasticciere Trotzkista
© Il pasticciere Trotzkista
© Il pasticciere Trotzkista
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