20.04.2022

Past Identities

Archeologia, Tavola rotonda, Roma/online

H18:00-19:30
Ingresso: Via Liguria 20
Serie ‘I pomeriggi 2021/2022’

Dates
20.04.2022
Location
Roma/online
Category
Archeologia, Tavola rotonda
Information

H18:00-19:30
Ingresso: Via Liguria 20
Serie ‘I pomeriggi 2021/2022’

La tavola rotonda si terrà in italiano a Roma e online.
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Serie I pomeriggi 2021/2022
I pomeriggi 2021/2022 all’Istituto Svizzero è una serie dedicata a* nostr* residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.

Evento a cura di Ilaria Gullo (Fellow Roma Calling 2021/2022, Archeologia).

Past Identities. Sul concetto di identità in antropologia e archeologia funeraria

Sin dall’alba dell’archeologia come disciplina accademica, i contesti funerari costituiscono una fonte preziosissima cui attinge lo studio delle civiltà antiche. Nel XX secolo lo sviluppo di nuovi metodi di analisi archeologici e antropologici ha foggiato la specializzazione dell’archeologia funeraria: attraverso l’analisi delle necropoli, delle strutture, dei corredi e dei resti umani si ambisce a ricostruire le pratiche e i riti funerari, quindi gesti intenzionali, dettati da normative sociali e credenze religiose e considerati tratti identitari delle comunità antiche.

Negli ultimi anni il concetto d’identità è diventato una tematica molto apprezzata nella ricerca archeologica, soprattutto nel discorso interpretativo di contesti funerari. Il termine ‘identità’ è stato introdotto a partire dalla metà del secolo scorso in vari campi di ricerca, come le scienze sociali e politiche, fino a instaurarsi nel lessico comune di tutti i giorni. Nell’utilizzo frequente, il termine ‘identità’ ha assunto diverse nozioni e significati, al punto da necessitare costantemente una chiara definizione.

Cosa intendiamo quando nell’archeologia funeraria parliamo d’identità? Quale metodologia viene applicata nell’analisi del record antropologico e archeologico per determinare le identità del passato? E perché aspiriamo a determinarle?

Più che aprire una discussione generale sul termine di ‘identità’, questa tavola rotonda vuole esporre il modus operandi della ricerca archeologica quando confrontata sul livello interpretativo con la materialità del reperto e l’intangibilità del concetto d’identità. La dott.ssa Reine-Marie Bérard e il dott. Francesco Quondam illustreranno le potenzialità e i limiti della metodologia antropologica e archeologica relative alla questione dell’identità, attraverso la considerazione di casi studio di contesti funerari magnogreci e siciliani (tra l’VIII e il VI sec. a.C.). Seguirà una discussione moderata da Ilaria Gullo.

Programma:

H18:00-18:10 – Maria Böhmer (Responsabile programma scientifico Istituto Svizzero), Benvenuto
H18:10-18:25 – Ilaria Gullo (Università di Basilea/Istituto Svizzero), Benvenuto
H18:25-18:45 – Reine-Marie Bérard (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese, Aix-en-Provence)
H18:45-19:10 – Francesco Quondam (Università di Vienna)
H19:10-19:30 – Discussione moderata da Ilaria Gullo

Biografie:

Reine-Marie Bérard ha ottenuto un PhD in Archeologia dell’Università Paris 1 Panthéon Sorbonne nel 2014 ed è stata membra della Scuola francese di Roma dal 2014 al 2018. Reine-Marie Bérard è oggi ricercatrice presso il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese, membra del laboratorio ‘Centre Camille Jullian’ ad Aix-en-Provence. Storica e archeologa specializzata in archeologia funeraria, le sue ricerche portano principalmente sulle pratiche funerarie dei Greci d’Occidente (Magna Grecia e Sicilia) ma anche sui metodi dell’archeotanatologia per lo studio e la conoscenza delle società antiche. Ha pubblicato nel 2017 il volume Megara 6.2. La nécropole méridionale de la cité archaïque. Archéologie et histoire sociale des rituels funéraires (tratto dalla sua tesi di dottorato sulle necropoli di Megara Hyblaea) e ha curato nel 2021 un secondo volume su Il Diritto alla sepoltura nel Mediterraneo antico, tratto delle giornate di studi che aveva organizzato alla Scuola francese di Roma. Dal 2019, è co-direttrice della missione archeologica francese a Megara Hyblaea, con Henri Tréziny († 2021) e Jean-Christophe Sourisseau.

Ilaria Gullo ha conseguito un MA in archeologia classica e storia dell’antichità all’Università di Zurigo. Dottoranda in archeologia classica all’Università di Basilea, la sua tesi è parte del progetto FNS Investigating Colonial Identity. La sua ricerca tratta i riti funerari del VI secolo a.C. in Sibaritide (Calabria nord-orientale) sulla base dei rinvenimenti nella necropoli di Macchiabate. A Roma continua il suo progetto che, attraverso lo studio dei riti funerari, esplora le dinamiche socio-culturali dell’area e l’identità della comunità.

Francesco Quondam ha conseguito laurea e dottorato di ricerca presso l’Università Sapienza di Roma. Il suo principale interesse di ricerca si focalizza sulle civiltà della prima età del ferro dell’Italia peninsulare e della Sicilia, con particolare riguardo per il Meridione. Ha partecipato a numerosi scavi, tra cui spicca quello delle pendici nord-orientali del Palatino a Roma. Dopo un periodo come assegnato di ricerca presso l’Università di Basilea è correntemente in forze presso l’Università di Vienna.