Il Tempo nella Letteratua
H15:00
Summer school
Time Time Time: Science, Art & Philosophy
Introduzione
Biografie
Descrizione
H15:00
Summer school
Time Time Time: Science, Art & Philosophy
Conferenze di Giacomo Jori (USI) e Carlo Ossola (College de France) seguite da una discussione finale. Nell’ambito della Summer School Time Time Time: Science, Art & Philosophy.
Un progetto dell’USI e Università di Ginevra organizzato da Claudio Calosi, Fabrice Correia, Kevin Mulligan e Christian Wüthrich.
Giacomo Jori
Tempo irredimibile ed eterno presente nella poesia dell’avanguardia
Il XX secolo ha rivelato, tragicamente, il volto di un ‘tempo irredimibile’ (F. Jesi, traducendo T.S. Eliot); con esso si è intrecciata, in Italia e in Europa, la poesia dell’avanguardia, cercando tuttavia, nel pensiero di un ‘eterno presente’, un rimedio all’’angoscia’ della ‘ragione confinata nelle strutture del tempo’. Il seminario di Giacomo Jori si propone di illustrare alcuni paradigmi ed articolazioni storiche di tale tradizione poetica.
Carlo Ossola
Il Tempo Invertebrato
L’esposizione parte dalla riflessione sul “tempo” di Enrico Castelli e particolarmente dalla sua trilogia: Il tempo esaurito, 1947; Il tempo invertebrato, 1969; Il tempo inqualificabile, 1975, che ha talvolta preceduto o accompagnato la riflessione di Paul Ricoeur. La sua inchiesta si è svolta, sempre, intorno al Tempo del senso comune.
Come estrarre, allora, il ‘senso comune’ del tempo presente, in questo suo dislocato scomporsi? “È ancora il problema del tempo indebito che si presenta in tutta la sua tragicità […] quella dello specious present di William James”, che Castelli traduce ‘presente parvente’, pur riconoscendo che un altro grande, Carlo Mazzantini, traduceva: ‘presente specioso’.
Il carattere di questo presente specioso è che esso è – appunto – apparente, “non tiene” come “non tiene” un “argomento specioso”; “non tiene” perché non riesce a unire il XXI secolo dei droni e l’XI delle crociate e dei veli. È insomma il ‘tempo’ segnato e sfigurato dalla ‘montre molle’ di Salvador Dalí, “posée à l’endroit adéquat sans mourir et ressusciter”.
Carlo Ossola, già professore di Letteratura italiana nelle università di Ginevra, Padova e Torino, dal 2000 è titolare presso il Collège de France (Parigi) della cattedra di Letterature moderne dell’Europa neolatina. È condirettore delle riviste Lettere Italiane e Rivista di Storia e Letteratura Religiosa; è socio dell’Accademia dei Lincei e dell’American Academy of Arts and Sciences. I suoi libri più recenti: Europa ritrovata. Geografie e miti del vecchio continente (Milano, Vita e Pensiero, 2017); Nel vivaio delle comete. Figure di un’Europa a venire (Venezia, Marsilio, 2018).
Giacomo Jori, torinese, è professore straordinario di Letteratura italiana all’Università della Svizzera italiana. È redattore di Lettere Italiane e della Rivista di Storia e Letteratura Religiosa. È membro della Fondazione Federica Spitzer (Lugano). Fra i lavori più recenti la pubblicazione del saggio inedito di Mario Lattes, Il Ghetto di Varsavia (Lugano, Cenobio, 2015); si dedica ora all’edizione commentata delle poesie di Furio Jesi, L’esilio (1970).