Marco Poloni. Codename: Osvaldo, Case Study #1
The Pistol of Monika Ertl
Introduzione
The Orgosolo Laboratory Project
Viavai
The Pistol of Monika Ertl
Voglio vedere le mie montagne è un’esposizione all’interno del programma di scambi binazionali Viavai – Contrabbando culturale Svizzera – Lombardia, curata da Noah Stolz e articolata su tre istituzioni: il Museo MAGA di Gallarate, che è promotore del progetto e presso il quale avrĂ luogo la mostra principale (7 febbraio — 15 marzo 2015); il Museo Cantonale d’Arte di Lugano (14 febbraio — 15 marzo 2015) e l’Istituto Svizzero di Milano che ospitano a loro volta due significativi momenti espositivi legati al progetto.
L’artista Marco Poloni presenta, in questa occasione, la prima tappa del ciclo intitolato Codename: Osvaldo che si articolerĂ successivamente in una serie di nuove configurazioni ed eventi. La mostra avrĂ attivi al suo interno i laboratori di Radio Tramontana e di Stella Maris.
Al titolo Codename: Osvaldo corrisponde una serie di opere di Marco Poloni i cui aneddoti riconducono tutti ad un unico personaggio, Giangiacomo Feltrinelli. In questa prima tappa espositiva viene proposto il ciclo The pistol of Monika Ertl in cui Poloni tesse le trame di una narrazione non lineare e il cui soggetto è appunto la pistola con la quale la terrorista tedesca Monika Ertl uccise il comandante Quentanilla, il presunto killer di Che Guevara.
La costellazione di fotografi e, di spezzoni di footage 16 mm, di documenti e testi che compongono l’opera nel suo insieme raccontano in modo poetico la genesi di una incerta mitologia le cui maglie aperte lasciano spazio ad abbaglianti epifanie. Monika Ertl era la figlia preferita del cineasta e fotografo Hans Ertl, capo operatore del controverso film di Leni Riefenstahl, “Olympia”, che ritrae i giochi olimpici di Berlino del 1936. Ertl si era trasferito a La Paz con la sua famiglia dopo la fine della seconda guerra mondiale. Alla fine degli anni sessanta Monika entrò a far parte dell’Armata di
liberazione nazionale boliviana, venne addestrata alla guerrilla, prima in Chile e poi a Cuba. Il revolver che utilizzò per uccidere Quintanilla si suppone le sia stato dato dallo stesso Feltrinelli.
In occasione dell’opening, due squadre di Radio Tramontana, una dalla Casa Salecina sul Maloja e l’altra all’ISR di Milano, realizzeranno una serata radiofonica, collegando virtualmente i due luoghi tramite una web radio. LapTopRadio Ă© una struttura sperimentale che esplora le possibilitĂ di network radio e broadcasting tramite trasmissioni nomadi. Il laboratorio di Radio Tramontana sarĂ poi presente durante tutta l’esposizione all’ISR sotto forma d’installazione, dando la possibilitĂ di ascoltare i documenti sonori e l’archivio dell’emissione radio del 21 novembre.
La piattaforma Stella Maris organizzerĂ un evento collaterale di presentazione del progetto cinematografico “Una Cuba mediterranea” che rappresenta il fulcro del ciclo Codename: Osvaldo, attualmente in fase di post produzione.
Viavai
Il programma di scambi binazionali Viavai – Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia è promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia ed è realizzato in partenariato con i cantoni Ticino e Vallese, la città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner. L’iniziativa si avvale del patrocinio degli Assessorati alla Cultura della Regione Lombardia e del Comune di Milano. Il programma mira a intensificare le sinergie creative e produttive fra Svizzera e Lombardia attraverso una serie di progetti e azioni.
Alcuni di questi saranno ospitati tra novembre 2014 e marzo 2015 nella sede dell’Istituto Svizzero a Milano. Il programma completo sul sito Viavai.
Giovedì 11 dicembre 2014
ore 18.00
The Orgosolo Laboratory Project
Conferenza di Noah Stolz
Il curatore Noah Stolz presenta The Orgosolo Laboratory Project, conferenza realizzata con i materiali e le documentazioni audio e video raccolti durante lo shooting del film “Una Cuba mediterranea” dell’artista e filmmaker Marco Poloni di cui Stolz è produttore.
The Orgosolo Laboratory Project nasce con l’intento di allacciare rapporti con la popolazione di Orgosolo, luogo che è stato tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 teatro di una rappresentazione spontanea della resistenza allo stato italiano. La rivolta di Pratobello è stata messa in atto dai cittadini di Orgosolo nel giugno del 1969 aprendo in quei tempi un capitolo di speranza e di rivalsa anelato da molti intellettuali di sinistra. Tra questi vi era anche Giangiacomo Feltrinelli.