Biografie:

Rada Koželj predilige i linguaggi che richiedono la padronanza del proprio segno individuale (disegno, pittura, scrittura e canto) usato alla stregua di uno strumento divinatorio che consenta, attraverso la sua irripetibilità, la verifica della propria esistenza. Ha conseguito il diploma di primo e secondo livello in pittura nel 2013 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante l’anno del tirocinio presso la casa editrice Archive Books a Berlino, ha sviluppato il progetto di scrittura e libro d’artista Adamant. Vive e lavora tra il lago di Como e Milano.

VÍZ è il progetto solista di Réka Csiszér, vocalist, musicista, compositrice e performer ungherese della Transilvania. Come VÍZ, Csiszér presenta un nuovo progetto e il suo primo album solista via BlauBlau Records. Veils consiste in sette tracce. Un lavoro per la terra e l’etere. Per l’esistenza e l’artificialità. Per l’inevitabile alba della decadenza. Per il perdono. Per i nuovi inizi. E per il ciclo che non finisce mai. Csiszér è un’importante e prolifica artista attiva in numerosi progetti e collaborazioni multidisciplinari, e mira a creare opere concettuali e audiovisive intrise di fantascienza e sperimentazione d’avanguardia. Le sue composizioni fondono elementi di colonna sonora, musica sperimentale, avant-pop, kosmische, ambient, arte classica e radiofonica. Per l’IOIC (Institute of Incoherent Cinematography) Csiszér compone partiture dal vivo per film muti.

Il collettivo ৺ ෴ ❃ ර ∇  ﹌﹌  nasce nell’ottobre 2020 tra Palermo, Napoli e Berlino come spazio di pratica militante e artistica. L’intento è quello di esplorare l’intersezione tra femminismo e questione meridionale, rielaborando miti e narrazioni storiche tradizionali al fine di creare alleanze multitemporali con il presente. L’approccio metodologico del gruppo prevede l’uso della forma dialogica e dell’auto-formazione come pratica di indagine collettiva. 

Fattucchiere è un progetto di Marta Margnetti e Giada Olivotto. Marta Margnetti è un’artista che si concentra — attraverso la scultura, l’installazione, la performance e il disegno — sulla creazione di geografie domestiche e luoghi liminali immaginati. Ha studiato alla HEAD di Ginevra e alla HKB di Berna e ha ricevuto diversi premi e borse di studio, fra cui il Premio Manor (2020) e il Kiefer Hablitzel Prize (2017). Giada Olivotto è una curatrice indipendente, la sua ricerca oscilla tra l’individuazione di fenomeni comunitari e collettivi femministi. Giada è co-direttrice dell’off space Sonnenstube e co-fondatrice del progetto La Fornace (Milano) e del canale web-radio CANALE MILVA. Si è diplomata alla NABA di Milano. Nel 2021 ha vinto gli Swiss Art Awards, un premio per l’arte, la critica e la mediazione che le ha dato la possibilità di istituire una residenza d’artista a Lugano chiamata Souvenir Souvenir. Entrambe ispirate dai temi del realismo magico e dalle pratiche femministe, a Roma lavorano al progetto Fattucchiere: attraverso una collaborazione con artistə, mettono in atto forme quotidiane di resistenza.