07.07.2025—08.07.2025

Identités antiques en question

Keynote, Roma

07.07.2025 H16:30-17:30
08.07.2025 H18:30-19:30
Ingresso libero

Dates
07.07.2025
08.07.2025
Location
Roma
Category
Keynote
Information

07.07.2025 H16:30-17:30
08.07.2025 H18:30-19:30
Ingresso libero

Keynotes organizzate in collaborazione con l’Università di Ginevra e l’Università di Neuchâtel nell’ambito della seconda sessione della Summer School “Identités antiques en question, Rome comme lieu de construction d’identités”

07.06.2025 H16:30-17:30 – In dialogo con il passato: il progetto CArME per Roma del XXI secolo, Walter Tocci

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L’obiettivo del progetto CArME è ambizioso: riscoprire l’area dei Fori come centro della vita pubblica, proprio come accadeva nell’antichità. Con un’adeguata tutela, interventi di restauro e soluzioni progettuali, gli spazi moderni e le aree archeologiche possono tornare a svolgere appieno il loro ruolo simbolico di cuore della civitas, diventando al contempo il luogo privilegiato della vita quotidiana: uno spazio in cui darsi appuntamento, camminare nella storia, conoscere la vicenda plurimillenaria della città, sentirsi liberi di giocare, studiare, lavorare, partecipare agli eventi civili e al dibattito pubblico, e soprattutto riconoscersi come cittadini di Roma e del mondo.

La portata del progetto va ben oltre i Fori, includendo l’intera area compresa tra piazza Venezia, le Terme di Caracalla, Colle Oppio e il Tevere. Si tratta del Centro Archeologico Monumentale di Roma, indicato con l’acronimo CArME, in ricordo del carme, il componimento poetico che, in epoca arcaica, aveva una funzione propiziatoria nelle grandi imprese, e che speriamo possa rappresentare anche oggi un buon auspicio.

Keynotes organizzate in collaborazione con l’Università di Ginevra e l’Università di Neuchâtel nell’ambito della seconda sessione della Summer School “Identités antiques en question, Rome comme lieu de construction d’identités”

08.07.2025 H18:30-19:30Progettare Roma nel XXI secolo: il laboratorio per il Piano Strategico e Operativo del CArMeCarlo Gasparrini

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Il PSO del CArMe si fonda su un principio strutturante e qualificante dell’azione pubblica e cioè quello di invertire la rotta che ha portato, nel corso del tempo, a una settorializzazione del processo di patrimonializzazione del CArMe basato sulla riduzione a due attori sempre più esclusivi, riconducibili agli organi di tutela con i loro necessari specialismi e al turismo di massa con l’impoverimento culturale che esso produce. Un processo cioè che ha di fatto allontanato i cittadini di Roma e di altre comunità nazionali e internazionali, affievolendo il valore socio-culturale di questo luogo straordinario che deve tornare ad essere parte integrante della città con un rapporto fertile tra urbs e civitas.

Un’ambizione sostenuta anche dalla rilevante estensione di questo vasto spazio pubblico all’interno delle mura Aureliane, pari a 2,7 kmq e cioè poco meno di 1/5 della superficie complessiva del Centro Storico, che non ha eguali in questa parte di città.

Di qui la necessità di mettere in campo un’azione pubblica articolata e partecipata che garantisca la produzione di nuovi valori dell’‘abitare’ i molteplici luoghi del CArMe e non solo di affollare quelli maggiormente celebrati. Ciò sollecita un’idea di spazio pubblico accessibile a tutti, compatibilmente con la tutela e il necessario avanzamento della ricerca archeologica, architettonica e paesaggistica, alimentate anche da un’ineludibile dimensione progettuale esplicitamente contemporanea.

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