10.07.2024

Arti e sessualità a Roma e nell’Italia del Sud

Conferenza, Summer School, Workshop, Roma

H16:00-19:00
Ingresso: via Liguria 20

Dates
10.07.2024
Location
Roma
Category
Conferenza, Summer School, Workshop
Information

H16:00-19:00
Ingresso: via Liguria 20

L’evento si terrà in italiano e francese all’Istituto Svizzero dalle H16:00 alle H19.00.
Ingresso gratuito, registrazione qui

Istituto Svizzero
Via Liguria 20, Roma
Ingresso libero

Arti e sessualità a Roma e nell’Italia del Sud
Ritmi e canti popolari tra corpi, sessualità e religione

La Summer School “Chiaroscuri: Arti e sessualità a Roma” invita studentesse e studenti dei master dell’Università di Ginevra, HEAD – Genève e dell’Accademia di Belle Arti di Firenze a esplorare, per una settimana presso l’Istituto Svizzero, le rappresentazioni e gli immaginari figurativi al crocevia tra sacro e profano. Durante la settimana, si approfondiranno temi legati alle arti, alle questioni sessuali e alla religione, così come alla censura, ai tabù e alla morale, con esempi dal Medioevo e dal Rinascimento, affiancati da racconti moderni e contemporanei. L’obiettivo è riflettere sulle dimensioni pubbliche e politiche della sessualità nell’Italia di ieri e di oggi. Come suggerisce il titolo, la Summer School si concentra particolarmente sugli interstizi di questi temi e sulle loro sfumature di «chiaroscuro», così come espresse dalle Arti a Roma e in Italia.

Il workshop e la discussione Arti e sessualità a Roma e nell’Italia del Sud. Ritmi e canti popolari tra corpi, sessualità e religione si inseriscono nel contesto di questa Summer School. Elisa Flaminia Inno (autrice e regista) e Vincenzo Romano (cantante e musicista) propongono un workshop immersivo tra film e ritmi tradizionali della “tammorra”. Il workshop si articola intorno a rituali collettivi e popolari che mescolano elementi pagani e religiosi, basati su pratiche rituali provenienti dall’antichità e trasmesse fino ad oggi all’interno di comunità locali. Al termine del workshop, una discussione condotta dai tre professori responsabili della supervisione scientifica della Summer School permetterà di collegare il contesto generale di questa Summer School con i vari interventi che ne caratterizzano il programma.

La Summer School è organizzata in collaborazione con:
Università di Ginevra (Centre Maurice Chalumeau en sciences des sexualités (CMCSS) e Unité d’histoire de l’art)
HEAD – Genève
Accademia di Belle Arti di Firenze

Programma

H16:00Arti e sessualità a Roma e nell’Italia del Sud.
Ritmi e canti popolari tra corpi, sessualità e religione

Workshop immersivo tra cinema e i ritmi della musica della “tammorra” condotto da:

Elisa Flaminia Inno, autrice e regista di documentari
Vincenzo Romano, cantante e musicista

 

 

H17:30Seguirà un dibattito guidato dai professori che supervisionano la Summer School:

Clovis Maillet, HEAD – Genève, HES-SO
Henri de Riedmatten, Unité d’histoire de l’art, Faculté des lettres, Université de Genève
Marina Brancato, Accademia di Belle Arti di Firenze

 

 

H18:00Aperitivo

Biografie

Marina Brancato laureata in Scienze politiche con una tesi sul ritualismo civile in Ernesto de Martino (relatore prof. P. Angelini, correlatore prof. P. Jedlowski) presso l’Università L’Orientale di Napoli. Nel 2011, nello stesso ateneo, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze antropologiche e analisi dei mutamenti culturali lavorando sulla rappresentazione mediatica del terremoto in Abruzzo e in Irpinia. Sempre all’Orientale ha continuato la sua esperienza didattica e di ricerca: dal 2011 è docente a contratto per i laboratori di Giornalismo internazionale e Tecniche di linguaggio giornalistico e collaborando con la cattedra di Antropologia culturale e Studi postcoloniali e relazioni interetniche del prof. Miguel Mellino. Dal 2018 insegna Antropologia visuale ed Etnografia visiva per i corsi di Fotografia e di Cinema e Audiovisivo dell’Accademia di Belle arti di Napoli. I suoi interessi di ricerca si muovono incrociando diversi sentieri disciplinari con un focus sull’immaginario e la memoria collettiva, il concetto di perdita e sul rapporto tra antropologia, genere e femminismo.

Elisa Flaminia Inno regista e produttrice di documentari, dopo la laurea in Storia e critica del cinema al DAMS di Roma Tre si diploma in regia del documentario all’Istituto Nazionale dell’Immagine e del suono di Montrèal, Canada. I suoi film affrontano i temi dell’identità culturale e di genere nell’Italia contemporanea, della salvaguardia dell’ambiente e dell’etnografia contemporanea, con un taglio fortemente narrativo. Tra i suoi ultimi lavori Pagani (2016, Istituto Luce, Cnc), Tutte a casa (La7, 2020) e Donne di Terra (2021, Rai Tre). Ha fondato a Napoli l’Associazione 15|06 film ed è Direttrice delle Rassegne cinematografiche internazionali “Europa cinema al femminile” e “Mediterranea”. Docente di Discipline Audiovisive e libera ricercatrice in Antropologia visuale, ha svolto progetti di ricerca per l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale di Roma e per il Laboratorio di Antropologia Visiva “Annabella Rossi” dell’Università di Salerno.

Clovis Maillet specializzata in questioni di genere e di storia delle transidentità, titolare di un dottorato all’EHESS sulla parentela medievale sotto la direzione di Jean-Claude Schmitt (2010). Clovis Maillet ha pubblicato La parenté hagiographique (Brepols, 2014) e Les genres fluides (Arkhê, 2020), e sta preparando un’opera sulla storia trans (Perrin) e un’altra sulle ecologie trans (con Emma Bigé per LLL). Ha insegnato all’Université Paris-Cité, all’ESAD TALM Angers e all’UCO, ed è dal 2023 incaricata di uno corso HES alla HEAD – Genève (HES-SO) e responsabile del Work.Master.

Henri de Riedmatten è docente del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (SNSF) presso il Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Ginevra. Dirige il progetto di ricerca “De la restauration comme fabrique des origines. Une histoire matérielle et politique de l’art à la Renaissance italienne.” Il suo ultimo lavoro, Le suicide de Lucrèce. Éros et politique à la Renaissance, è stata pubblicata da Actes Sud nel 2022. La sua ricerca attuale si concentra sull’iconoclastia e sulle questioni di restauro, nonché sulla rappresentazione degli animali nell’arte moderna.

Vincenzo Romano è conosciuto come il “Cantore Pellegrino delle Tradizioni”. Ha iniziato a suonare il tamburo a cornice all’età di 9 anni. Divenne presto noto come il custode delle ancestrali tradizioni campane. Si esibisce sui palchi prestigiosi dei festival di musica tradizionale, etica e popolare in Italia e in Europa. Ha partecipato al film Al destino non chiedere quando di G. M. Valletta e al documentario Pagani di Elisa Flaminia Inno contribuendo, per entrambi i film, con le sue colonne sonore (Flos Carmeli; Curri, curri mamma mia). Come cantautore ha pubblicato due album, “Mammeddio” e “Jamme ja”.

L’evento può essere fotografato e/o videoregistrato per scopi di archiviazione, educativi e promozionali, e per scopi promozionali correlati. Partecipando a questo evento, date il vostro consenso a essere fotografate/i e/o videoregistrate/i.