POPULAR HELVETICA_LIVE Bards & Weirdos
Introduzione
Biografie
Per il suo ultimo appuntamento, Popular Helvetica â la rassegna dellâIstituto Svizzero di Roma dedicata al rapporto tra cultura popolare e musica â torna a ragionare sul concetto di musica folk e su come questa continui a reinventarsi coniugando recupero delle tradizioni e derive impreviste, strane e bizzarre, specialmente nel contesto delle musiche underground di inizio millennio. I protagonisti di Bards & Weirdos popolano una galassia europea che lega assieme realtĂ geografiche diverse â Svizzera, Italia, ma anche Regno Unito e Portogallo â tutte accomunate dallÊŒappartenenza a uno dei sottoboschi piĂč vivaci degli anni 2000: quello della cosiddetta nuova cultura weird, unâestetica capace di mescolare sperimentazione e gusto per lâeccentrico, lâarcano, il naif, in stretta relazione a quei linguaggi che la critica ha catalogato alla voce oustider.
Popolar Helvetica Live Ăš una rassegna di concerti e live-set diviso in tre appuntamenti (23-25 settembre 2014; 30 novembre 2014) ed Ăš parte della rassegna Popular Helvetica â dalle tradizioni folk ai nuovi riti urbani, curata da Francesco De Figueiredo e Valerio Mattioli per lâIstituto Svizzero di Roma.
Richard Youngs (UK)
Lâinglese (ma residente in Scozia) Richard Youngs Ăš una presenza di primissimo piano dellâunderground internazionale sin dai primi anni Novanta. La sua discografia, che Ăš arrivata a contare centinaia di titoli tra edizioni âufficialiâ e collaborazioni di vario tipo, spazia senza soluzione di continuitĂ dalla rilettura di antichi canti scozzesi agli esperimenti per elettronica concreta, dalle jam psichedeliche alla trance in salsa minimalista sulle orme di Steve Reich e Terry Riley, dalle ballate per voce e chitarra alle improvvisazioni free form. Molti dei suoi dischi sono stati pubblicati per la nota etichetta indie Jagjaguwar, oltre che per etichette ormai leggendarie come Table of the Elements e Chocolate Monk. Tra i suoi collaboratori storici, oltre al principe dellâoutsider music Jandek, altri mostri sacri dellâunderground britannico come Matthew Bower (Skullflower) e Neil Cambpell (Astral Social Club, Vibracathedral Orchestra). Secondo il mensile inglese The Wire, proprio Youngs, Bower e Campbell âhanno tracciato le mappe di quanto accaduto nel post-punk inglese per tutti gli anni Ottanta e Novantaâ.
Gala Drop (P)
I Gala Drop sono una formazione portoghese che mescola psichedelia e decisi accenti tribali, in un ideale abbraccio panetnico capace di legare assieme tradizioni dalle piĂč svariate provenienze geografiche (Africa, India, America Latina). Capofila della scena underground di Lisbona, i Gala Drop sono lâideale proseguimento di quanto ipotizzato a suo tempo dalla cosiddetta âFourth World Musicâ di musicisti come Jon Hassell e Brian Eno: unâutopia neoprimitivista capace di proiettare la propria potenza arcana nellâevo delle macchine e delle tecnologie elettroniche.
Dimensione (CH)
PiĂč che un gruppo, i Dimensione sono una piccola family proveniente da Basilea. La loro musica Ăš un bislacco incrocio tra naivetĂ© trasognata e folk giocattolo, in perfetta continuitĂ con quellâestetica freak che tanto ha segnato i percorsi dellâunderground anni 2000. Descrivono la loro musica come âbassa fedeltĂ in 3Dâ e hanno pubblicato per lâetichetta locale A Tree In A Field Records.
Old Bicycle Records (CH)
Lâetichetta svizzera Old Bicyle Records nasce nel 2011 in quel di Piazzogna, Canton Ticino, e da subito si Ăš fatta notare per una spiccata predilezione per il formato âsu nastroâ: le sue cassette in edizione limitatissima sono gioielli di piccolo artigianato che musicalmente spaziano dal folk al noise, dalla musica etnica a quella elettronica. Tra gli artisti pubblicati, lo statunitense Arrington De Dionisyo assieme al collettivo indonesiano Javanese Music Ensemble, lâinglese Mike Cooper, e gli italiani Sparkle In Grey, Harshcore/Luca SigurtĂ e Futeisha.
Golden Cup (IT)
Progetto dellâitaliano Luca Massolin, Golden Cup Ăš una presenza costante dei sottoboschi europei da almeno un decennio. La sua mistura a base di folk, minimalismo ed elettronica povera si basa sullâuso âcreativoâ di una varietaâ di strumenti acustici ed elettronici, voci, samples e fields recordings. Ha inciso per etichette cardine dellâunderground âweirdâ come la statunitense Digitalis e lâinglese Blackest Rainbow, oltre che per la propria 8mm Records.
Trapcoustic (IT)
Una delle mille sigle dietro le quali si nasconde Stefano Di Trapani, musicista e agitatore a tutto tondo capace di spaziare dal noise alla poesia concreta fino a bislacchi lavori concettuali di varia natura. Trapcoustic Ăš il suo progetto acustico, che paga pegno alla grande tradizione dei folksinger outsider Ă la Jandek.