Sol Invictus Palermo
17.12.2025 H20:30-23:30
17.12.2025 H20:30-23:30
INGRESSO LIBERO, REGISTRAZIONE QUI
Nell’emisfero settentrionale della terra, il solstizio d’inverno corrisponde alla notte più lunga dell’anno. Per migliaia di anni questo evento astronomico è stato celebrato da culture pagane e non, che salutavano l’arrivo imminente delle giornate più lunghe come un passaggio simbolico dalle tenebre alla luce. Sol Invictus si inserisce in questa lunga storia di ritualità e cerimonie collettive, rendendo omaggio alle notti più lunghe dell’anno con una programmazione di performance, musica e sperimentazione sonora che si sussegue nelle tre città italiane dove l’Istituto Svizzero è attivo. Il titolo si appropria dell’eredità romana del Sol Invictus (il “sole invincibile”) per declinarla con nuovi gesti, pratiche e memorie, trasformandola in una tradizione comune da risignificare insieme.
17.12.2025 H20:30-23:00
Fondazione Sant’Elia
Via Maqueda 81, Palermo
Performance:
Léa Katharina Meier e Tatiana Baumgartner, Le Fabuleux Destin de Monsieur Della Merde (35’)
Léa Katharina Meier, in collaborazione con Tatiana Baumgartner, propone un assolo incentrato su un elemento ricorrente della sua pratica artistica: lo storytelling. Nella performance, il suo alter ego clownesco, Monsieur Della Merde, racconta una serie di piccole storie che hanno segnato il suo favoloso destino.
Annamaria Ajmone, I pianti e i lamenti dei pesci fossili (30’)
I pianti e i lamenti dei pesci fossili nasce da un interesse per la relazione come processo che modella la materia. Le pratiche in scena indagano le reciprocità tra corpi, viventi e non, attraverso l’aria e le superfici, spazi in cui trasformiamo e siamo a nostra volta trasformate. Lo spettacolo si compone come una sedimentazione di pratiche e voci, dal sussurro al lamento, evocando il divenire del fossile e l’incommensurabilità del tempo profondo.
I pianti e i lamenti dei pesci fossili : Solo fa parte della performance più ampia I pianti e i lamenti dei pesci fossili di Annamaria Ajmone in collaborazione con Veza Fernandez, ed è presentato anche indipendentemente dalla sua versione più ampia.
Marara Kelly, Marara Kelly Live Show (30’)
Marara Kelly presenta la sua performance live tratta dal suo EP di debutto Festa de outro mundo. Composto da cinque brani originali scritti da Marara e prodotti da Cigarra, questo lavoro ibrido fonde funk brasiliano, rock doido, breakbeat e hyperpop. Concepiti con un suono elettronico e pensati per il dancefloor, i brani riflettono un dialogo tra le scene notturne esplorate dalle due artiste durante gli anni trascorsi viaggiando tra Brasile ed Europa. L’EP offre un’immersione in una festa umida, sensuale e sovversiva, dove sogni e realtà si scontrano.
DJ Set:
Marara Kelly b2b Sexisuxio
Cibo e bevande possono essere acquistati sul posto.
L’evento è organizzato in collaborazione con Fondazione Sant’Elia

Léa Katharina Meier (nata nel 1989 in Svizzera) è un’artista della performance, del teatro e delle arti visive. Impiegando il clown come pratica performativa, la sua ricerca si concentra sulle nozioni di ridicolaggine, abiezione e giubilo, creando un universo visivo e sensoriale capace di avvolgere il pubblico. Dai suoi fallimenti più intimi, desidera sviluppare un senso dell’umorismo sporco e lesbico. In scena cerca di incarnare emozioni e sentimenti negativi come fonte di piacere. Storytelling, corpo come archivio, femminilità grottesca, vergogna e un immaginario infantile sono motivi ricorrenti nella sua pratica. Léa Katharina Meier ha presentato il suo lavoro in numerosi spazi d’arte e teatri (CH: Arsenic, Tunnel Tunnel, MCBA, TU – Théâtre de l’Usine, Le Commun, La Ferme de la Chapelle, Zabriskie Point, Swiss Art Awards, Festival Programme Commun, Belluard Bollwerk, Les Urbaines, Cabaret Voltaire / IT: Lateral Roma, ADA Roma, Short Theater Festival, Festival Bande de Femmes / BR: Pivô arte e pesquisa, FAAP Residência Artistica / FR: Perfomissima al CWB Paris). Nel 2021 ha ricevuto i premi del pubblico e della giuria agli Swiss Performance Art Awards per Tous les sexes tombent du ciel, presentato nel 2025 come parte della selezione svizzera ad Avignone (FR). Nel 2023–24 è residente al Swiss Institute di Roma (IT) e ha ricevuto un premio dalla Fondation Irène Reymond di Losanna (CH).
Tatiana Baumgartner è performer e regista, il cui principale oggetto di ricerca sono le dinamiche di potere presenti in ogni interazione e situazione, sia nella sfera privata sia in quella pubblica. Nelle sue creazioni cerca di mettere in evidenza azioni, comportamenti e discorsi ambigui, quotidiani o straordinari, che costituiscono terreno fertile per la manipolazione degli altri. In questo modo, intende mostrare la banalità delle relazioni di potere tra le persone e ricordare che tutte e tutti possiamo esserne potenzialmente coinvolti. Tra le sue opere più recenti figurano Terminale Hysteria (Arsenic, 2024; TU Théâtre de l’Usine 2025), che ha co-scritto, co-diretto e interpretato insieme a Léa Katharina Meier, esplorando i legami tra risata e violenza e utilizzandoli come strumenti di emancipazione per affrontare la violenza esercitata dalle norme sui nostri corpi, così come quella che possiamo infliggere in quanto donne; e We didn’t come empty handed (Arsenic 2021, La Grange e Le Pommier 2022), pièce co-scritta e interpretata con Caroline Imhof, che mette in scena due attrici, Tatianö e Carolinö, doppi delle interpreti reali, alle prese con il loro primo incarico di regia. Trasformandosi in tiranne assetate di potere, maltrattano il loro team artistico, ridotto a un solo uomo, Edouardö, per questioni di budget. Tra richieste assurde e un casting fuori controllo, la tragicommedia rivela situazioni inquietanti e comportamenti ambigui per interrogare le relazioni di potere sul luogo di lavoro. Oltrepassando le arti performative, la pièce offre uno sguardo incisivo sulle dinamiche psicologiche alla base delle situazioni di molestie. Tatiana ha conseguito un BA in arti presso HETSR La Manufacture nel 2013; in precedenza ha studiato teatro al Lee Strasberg Institute di New York nel 2009. Da bambina ha studiato violino e musica per oltre quindici anni presso il Conservatorio di Losanna.
Annamaria Ajmone è danzatrice e coreografa. Al centro della sua ricerca c’è il corpo inteso come materia plasmabile e mutevole. Le sue ricerche si manifestano in modo tentacolare, attraverso diversi formati e durate. Le sue performance sono il risultato di un lavoro collettivo, nato da incontri e confronti . Presenta i propri lavori in numerosi festival di danza, teatro e performing arts, musei, gallerie d’arte e fondazioni, tra cui: La Biennale Danza (Venezia), brut (Vienna), Palais de Tokyo (Parigi), Triennale (Milano), Santarcangelo Festival, Night Gallery/Public Fiction (Los Angeles). Nel 2015 vince il premio Danza&Danza 2015 come “miglior interprete emergente contemporaneo”. Dal 2016 al 2023 ha organizzato Nobody’s Indiscipline, piattaforma di scambio di pratiche e ricerche. Nel 2021-2024, è stata artista associata della Triennale Milano Teatro. Oltre alla pratica performativa, si dedica da qualche anno alla trasmissione di pratiche e conoscenze attraverso la conduzione di workshop e laboratori.
Marara Kelly crea mix che uniscono la sua ricerca sul baile funk e sul technobrega. Con molti elementi della cultura pop presentati attraverso i remix, invita il pubblico a identificarsi con un suono straniero il cui ritmo è l’elemento dirompente. Interpreta la pratica del remix delle canzoni pop, una delle caratteristiche più presenti nelle scene del baile funk e del technobrega, come un gesto di riappropriazione dell’immaginario comune e di decolonizzazione attraverso l’appartenenza, traducendosi in una musica piena di divertimento, sensualità e potenza. La sua ricerca musicale inizia dai suoni dell’Amazzonia brasiliana, dove è nata, e si intreccia con il baile funk di Rio, dove ha vissuto per diversi anni. Ha realizzato i suoi mix in tutto il Brasile continentale e in Europa, in contesti molto diversi. I suoi viaggi hanno influenzato profondamente il suo modo di mixare, che può essere immaginato come il gesto di fare un nodo che unisce i luoghi che attraversa, la sua identità, i sentimenti di appartenenza e la politica della convivenza. Per lei, mixare significa poter condividere un po’ di ciò che accade nel suo corpo, mentre un corpo brasiliano significa poter mescolare la propria cultura con corpi estranei attraverso musica, danza e la sua pratica artistica, la performance.
Isam (Sexisuxio) (lui/loro) è un artista ecuadoregno con base a Losanna e il tuo ballerino, coreografo, gender-fucking-booty-shaking dancer e DJ preferito.
Da uno stato costante di nostalgia per il reggaetón, si dedica all’old school perreo, dialogando con nuove wave musicali e divertendosi con tanti remix. Tutto per aprire lo spazio agli effetti e agli affetti della musica che prendono possesso dei corpi. Ama rallentare il ritmo and get diiiiirty, oppure hypare l’energia chiudendo la notte con latin club, latin core e guaracheo.
Léa Katharina Meier and Tatiana Baumgartner, "Le Fabuleux Destin de Monsieur Della Merde" © Tristan Savoy
Annamaria Ajmone, I pianti e i lamenti dei pesci fossili © Natália Trejbalová
EP "Festa de outro mundo", Matara Kelly, Photo by Adrianna Oliveira, edit by Ali-Eddine Abdelkhalek
Marara Kelly @victorcuri
Sexisuxio