30.04.2025

In Motion

Screening, Talk, Roma

H18:30-21:00
Serie “I Pomeriggi”

Dates
30.04.2025
Location
Roma
Category
Screening, Talk
Information

H18:30-21:00
Serie “I Pomeriggi”

In Motion – Crafting places for a multicultural cinematic practice

Ingresso gratuito, registrazione qui

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale della Trinità dei Monti 1, Roma

L’evento è parte della serie I Pomeriggi dedicata ai Fellows.
A cura di Domenico Singha Pedroli (Fellow Roma Calling / Arti Visive, Film)

Con la partecipazione di Giona A. Nazzaro, Ana Vaz e Eduardo Williams

Inglese, Francese e Italiano

La nozione di luogo e la fluidità nella sua definizione rappresentano nuclei tematici generativi per le pratiche di numerosə cineastə. In Motion, Crafting places for a multicultural cinematic practice si snoda tra proiezioni di cortometraggi sperimentali e momenti di discussione tra diversə resigtə.
L’evento offre un’occasione di confronto sull’intima connessione tra geografia e identità autoriale, nel contesto delle pratiche cinematografiche dellə ospitə, e sugli strumenti tecnici utilizzati per raccontare la complessità culturale e politica delle realtà affrontate, dalla pellicola in 16mm alle più recenti telecamere a 360°.

 

 

Sono nato in un contesto multiculturale, tra Svizzera e Tailandia, luoghi di provenienza della mia famiglia. Interrogare il mio senso di appartenenza e trovare un punto di vista coerente hanno dunque strutturato la mia ricerca artistica sin dall’inizio. Al centro delle mie narrazioni vi è il legame fra persone e luoghi, spesso in tensione tra loro, tra presenza e assenza, intimità e distanza. Per quanto questa esperienza identitaria sia specifica, molti cineasti si sono confrontati con questioni simili, legate a geografie diverse. Instaurare un dialogo con loro significa alimentare una riflessione condivisa sulla porosità dei confini, siano essi politici, digitali o interspecie.

Domenico Singha Pedroli

Programma:

H18:30 Saluti istituzionali e introduzione
Joëlle Comé e Domenico Singha Pedroli, Istituto Svizzero

H18:45 Proiezione cortometraggi
Au Revoir Siam, Domenico Singha Pedroli, 2024, 29′
APIYEMIYEKÎ?, Ana Vaz, 2019, 27′
Parsi, Eduardo Williams, 2018, 22′

H20:10 Q&A
Giona A. Nazzaro, Direttore Artistico Locarno Film Festival

H20:40 Discussione con il pubblico

Giona A. Nazzaro (1965, Svizzera) è l’attuale direttore artistico del Festival del Film di Locarno. Nel corso della sua carriera è stato Delegato Generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, membro del comitato artistico di IFFR – International Film Festival Rotterdam (2020) e programmatore e curatore del comitato di selezione di Visions du Réel di Nyon (2010 – 2020). È autore e curatore di monografie dedicate a Gus Van Sant, Spike Lee e Abel Ferrara.

Domenico Singha Pedroli (1994, Svizzera) è un regista, artista e architetto con base a Parigi e Bangkok. Con un approccio multiculturale e multidisciplinare, le sue opere articolano narrazioni complesse che esplorano il tema delle tracce e dell’identità in tutta la loro mutevolezza. Formatosi in architettura all’USI e in arti visive a Le Fresnoy – Studio national ha sviluppato una sensibilità per la fotografia, il cinema, la videoarte e la VR. Attualmente è borsista presso l’Istituto Svizzero, dove sta sviluppando il suo primo lungometraggio.

Ana Vaz (1986, Brasile) è un’artista e regista nata nel Midwest brasiliano, abitato dai fantasmi sepolti dalla sua capitale modernista: Brasília. La sua filmografia provoca e mette in discussione il cinema come arte dell'(in)visibile e strumento capace di disumanizzare l’umano, ampliando le connessioni con forme di vita non umane o spettrali. Come conseguenza o espansione della sua cinematografia, le sue attività artistiche si concretizzano anche in scrittura, pedagogia critica, installazioni e passeggiate collettive. Attualmente è borsista presso Villa Medici.

Eduardo Williams (1987, Argentina) è un regista e artista le cui opere esplorano una modalità di osservazione fluida, alla ricerca di relazioni condivise e di avventure spontanee, entro i margini di interconnessioni fisiche e virtuali. Il suo primo lungometraggio, El auge del humano, ha vinto il Pardo d’oro nella sezione Cineasti del Presente al 69esimo Locarno Film Festival.