Practicing Interdisciplinarity? States of the Art
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Programma
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Studio Roma 2016/2017 – Workshop Internazionale
Studio Roma, il programma transdisciplinare di residenza dellâIstituto Svizzero di Roma, inizia il suo programma di ricerca per lâanno 2016/2017 con un workshop internazionale dal titolo Praticare lâinterdisciplinaritĂ ? Stati dellâarte.Â
Partecipano alla due giorni studiosi, ricercatori e artisti da diversi atenei (UniversitĂ di Amburgo, Cornell – Ithaca, Göteborg, Leida, Oxford, La Sapienza di Roma, UniversitĂ delle Arti di Zurigo) con lâobiettivo comune di mettere al centro della discussione le prassi interdisciplinari tra arte e scienza allâinterno di differenti contesti e applicazioni.
Negli ultimi dieci anni arte e scienza sono infatti state sempre piĂč frequentemente coinvolte per promuovere o rinnovare forme di lavoro comune, in senso strumentale, dialogico, oppure sperimentale. Talvolta condotta sotto lâinflusso della scienza del momento, talvolta riuscendo ad aprire nuovi campi di ricerca (la ricerca artistica, per esempio), la cooperazione tra arte e scienza ha prodotto diverse costruzioni narrative, parecchie iniziative promettenti e altrettante razionalizzazioni retrospettive, spesso oscillando tra scientismo ed estetica, produttivismo e critica.
Ogni intervento locale, cosĂŹ almeno sembra, esige il raggiungimento della propria, specifica razionalitĂ : le ragioni che spingono allâimpegno nella prassi per nuove possibili configurazioni nel rapporto tra arte e scienza devono quindi essere ogni volta rinnovate, se non addirittura riformulate.
Questo workshop internazionale riunisce importanti studiosi, artisti contemporanei, e giovani ricercatori (in entrambi i campi) per far fronte allâinstabile ânesso tra dire e fareâ (Schatzki) nelle collaborazioni che vanno sviluppandosi.
I principali propositi sono, da una parte, quello di fare un bilancio dei recenti sviluppi di questa cooperazione arte-scienza, facendo emergere alcuni stimolanti paradossi, e, dallâaltra, di delineare le sfide per la ricerca futura. Quali sono gli stati dellâarte dellâattuale cooperazione tra arte e scienza? Quali connessioni di fondo restano aperte, se non sono addirittura da aprire, nel campo della cooperazione tra arte e scienza, giĂ ampiamente sviluppato, sebbene spesso in modo frammentario? E inoltre: quali ereditĂ , letterature, e linee di lavoro queste connessioni prolungano, rielaborano e, talvolta, inventano? Queste ed altre questioni inerenti al tema saranno al centro della due giorni di lavori del workshop, gratuito ed aperto al pubblico.
Le conferenze sono gratuite e aperte al pubblico. Tutti gli incontri si terranno in lingua inglese e italiana, con traduzione simultanea.
Georgina Born (Oxford University)
Ă professoressa di Musica e Antropologia ad Oxford. Il suo lavoro coniuga saggi etnografici e teorici sulla musica, i media, lâarte e la produzione culturale. Insieme a Andrew Barry ha curato Interdisciplinarity: Reconfigurations of the Social and Natural Sciences (2013), e condotto ricerche etnografiche sulle pratiche interdisciplinari tra arti e scienze nel Regno Unito e allâUniversitĂ della California a Irvine (USA). In passato ha lavorato come musicista, esibendosi con i gruppi: Henry Cow, Art Bears, the Mike Westbrook Orchestra, Derek Baileyâs Company e The Michael Nyman Band.
Regula Valérie Burri (HafenCity UniversitÀt Hamburg)
Insegna Science and Technology Studies (STS) ad Amburgo e Zurigo. La sua ricerca verte sulle implicazioni sociali, politiche e culturali della scienza e della tecnologia, e riguarda temi quali la conoscenza visuale, lâinterazione tra scienza e arte, le diverse culture scientifiche e tecnologiche, e anche la governance della scienza e della tecnologia. Ha fondato artLAB, una ricerca sperimentale con un formato didattico che prevede la pratica artistica. Ad Amburgo Ăš stata co-direttrice di un programma post-lauream di ricerca artistica.
Trevor Pinch (Cornell University)
Insegna Science and Technology Studies (STS) alla Cornell University, a Ithaca (USA). Gli ambiti della sua ricerca spaziano dalla sociologia della tecnologia alla storia e sociologia degli strumenti musicali, dalle comunitĂ musicali digitali, fino alla sociologia economica e alla STS. Settimanalmente conduce alla radio e sul web la trasmissione âWebwatchâ, sulle frequenze di Radio France International. Ă anche membro del gruppo musicale Electric Golem and the Atomic Forces.
Michael Schwab (Zurich University of the Arts)
Ă un artista e un ricercatore in campo artistico, che interroga gli usi post-concettuali della tecnologia in diversi media tra cui fotografie, disegni, stampe e installazioni. à tutor alla ZHDK – ZĂŒrcher Hochschule der KĂŒnste, assegnista di ricerca presso lâOrpheus Institute di Ghent, e presso la UniversitĂ€t fĂŒr Angewandte Kunst di Vienna. Il suo lavoro si concentra sulle metodologie e epistemologie della ricerca artistica. Ă cofondatore e caporedattore di JAR â Journal for Artistic Research.
Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma)
Ă professore associato di Estetica alla Sapienza-UniversitĂ di Roma. La sua ricerca ha seguito un doppio binario: da un lato, si Ăš focalizzata sulle radici della modernitĂ (da Machiavelli a Bruno a Vico, al quale ha dedicato diversi studi e una monografia), passando per le produzioni letterarie e artistiche cinquecentesche e seicentesche (dalla âsprezzaturaâ di Castiglione alla tradizione della âgraziaâ, al nescio quid/je-ne-sais-quoi, a cui ha dedicato un volume) fino al â700 europeo (in particolare Kant e la Critica della facoltĂ di giudizio, su cui Ăš in gran parte incentrata la sua monografia Storia filosofica dellâignoranza). Dallâaltro, Ăš invece attento a tutte le manifestazioni della contemporaneitĂ , su cui ha pubblicato numerosi volumi.
Janneke Wesseling (Leiden University)
Ă direttrice del dottorato in Arte dellâAcademy of Creative and Performing Arts dellâUniversitĂ di Leida e Professore in Arte e Ricerca allâUniversitĂ delle Arti dellâAia (Olanda). Dal 2016 Ăš Professore presso la FacoltĂ di Studi Umanistici, dove insegna Pratica e Teoria della Ricerca in Arte Visiva. Dal 1983 scrive come critica per NRC Handelsblad, pubblicando regolarmente saggi sullâarte contemporanea anche in altre riviste e cataloghi.
Mick Wilson (Gothenburg University)
Ă artista, formatore e ricercatore in Svezia e in Irlanda. Attualmente Ăš Responsabile della Valand Academy of Art dellâUniversitĂ di Gothenburg. Ă membro dellâEARN â European Artistic Research Network e redattore capo di PARSE â Platform for Artistic Research Sweden. à stato co-organizzatore della 4a Curatorial Summer School di Mosca insieme a Paul OâNeill e Janna Graham.
Programma
LunedĂŹ 10.10.2016
Presiede: Philippe Sormani (Istituto Svizzero di Roma)
H16:00-16:10
Saluti di benvenuto
JoĂ«lle ComĂ© (Direttrice dellâIstituto Svizzero di Roma)
H16:10-16:30
Introduzione
Philippe Sormani (Istituto Svizzero di Roma)
H16:30-17:30
Under investigation: ArtLAB in action
Regula Valérie Burri (HafenCity Università di Amburgo)
H18:30-19:30
Interdisciplinarity: Historical Perspectives and Current Positions
Georgina Born (Oxford University)
H19:30-20:00
Discussione
MartedĂŹ 11.10.2017
Presiede: Guelfo Carbone (Istituto Svizzero di Roma)
H09:45-10:00
Note introduttive
Guelfo Carbone (Istituto Svizzero di Roma)
H10:00-11:00
After Kant: Aesthetics and Epistemology
Stefano Velotti (Sapienza UniversitĂ di Roma)
H11:00-12:00
Discrepancies: Science Galleries, Art Labs and Public Knowledge
Mick Wilson (Università di Göteborg)
H12:30-13:30
Musing Over Music Technology: Bent circuits, Art, and STS
Trevor Pinch (Cornell University)
H15:00-16:00
Interdisciplinarity and artistic research: where is the âinterâ located?
Janneke Wesseling (UniversitĂ di Leida)
H16:00-17:00
A Plea for Experimentation
Michael Schwab (UniversitĂ delle Arti, Zurigo)
H17:00-17:30
Discussione finale