10.10.2016—11.10.2016

Practicing Interdisciplinarity? States of the Art

Workshop, Roma

Introduzione

Programma

Biografie

Dates
10.10.2016
11.10.2016
Location
Roma
Category
Workshop

Studio Roma 2016/2017 – Workshop Internazionale

Studio Roma, il programma transdisciplinare di residenza dell’Istituto Svizzero di Roma, inizia il suo programma di ricerca per l’anno 2016/2017 con un workshop internazionale dal titolo Praticare l’interdisciplinarità? Stati dell’arte. 
Partecipano alla due giorni studiosi, ricercatori e artisti da diversi atenei (Università di Amburgo, Cornell – Ithaca, Göteborg, Leida, Oxford, La Sapienza di Roma, Università delle Arti di Zurigo) con l’obiettivo comune di mettere al centro della discussione le prassi interdisciplinari tra arte e scienza all’interno di differenti contesti e applicazioni.

Negli ultimi dieci anni arte e scienza sono infatti state sempre più frequentemente coinvolte per promuovere o rinnovare forme di lavoro comune, in senso strumentale, dialogico, oppure sperimentale. Talvolta condotta sotto l’influsso della scienza del momento, talvolta riuscendo ad aprire nuovi campi di ricerca (la ricerca artistica, per esempio), la cooperazione tra arte e scienza ha prodotto diverse costruzioni narrative, parecchie iniziative promettenti e altrettante razionalizzazioni retrospettive, spesso oscillando tra scientismo ed estetica, produttivismo e critica.

Ogni intervento locale, così almeno sembra, esige il raggiungimento della propria, specifica razionalità: le ragioni che spingono all’impegno nella prassi per nuove possibili configurazioni nel rapporto tra arte e scienza devono quindi essere ogni volta rinnovate, se non addirittura riformulate.

Questo workshop internazionale riunisce importanti studiosi, artisti contemporanei, e giovani ricercatori (in entrambi i campi) per far fronte all’instabile “nesso tra dire e fare” (Schatzki) nelle collaborazioni che vanno sviluppandosi.

I principali propositi sono, da una parte, quello di fare un bilancio dei recenti sviluppi di questa cooperazione arte-scienza, facendo emergere alcuni stimolanti paradossi, e, dall’altra, di delineare le sfide per la ricerca futura. Quali sono gli stati dell’arte dell’attuale cooperazione tra arte e scienza? Quali connessioni di fondo restano aperte, se non sono addirittura da aprire, nel campo della cooperazione tra arte e scienza, già ampiamente sviluppato, sebbene spesso in modo frammentario? E inoltre: quali eredità, letterature, e linee di lavoro queste connessioni prolungano, rielaborano e, talvolta, inventano? Queste ed altre questioni inerenti al tema saranno al centro della due giorni di lavori del workshop, gratuito ed aperto al pubblico.

Le conferenze sono gratuite e aperte al pubblico. Tutti gli incontri si terranno in lingua inglese e italiana, con traduzione simultanea.

Georgina Born (Oxford University)
È professoressa di Musica e Antropologia ad Oxford. Il suo lavoro coniuga saggi etnografici e teorici sulla musica, i media, l’arte e la produzione culturale. Insieme a Andrew Barry ha curato Interdisciplinarity: Reconfigurations of the Social and Natural Sciences (2013), e condotto ricerche etnografiche sulle pratiche interdisciplinari tra arti e scienze nel Regno Unito e all’Università della California a Irvine (USA). In passato ha lavorato come musicista, esibendosi con i gruppi: Henry Cow, Art Bears, the Mike Westbrook Orchestra, Derek Bailey’s Company e The Michael Nyman Band.

Regula Valérie Burri (HafenCity Universität Hamburg)
Insegna Science and Technology Studies (STS) ad Amburgo e Zurigo. La sua ricerca verte sulle implicazioni sociali, politiche e culturali della scienza e della tecnologia, e riguarda temi quali la conoscenza visuale, l’interazione tra scienza e arte, le diverse culture scientifiche e tecnologiche, e anche la governance della scienza e della tecnologia. Ha fondato artLAB, una ricerca sperimentale con un formato didattico che prevede la pratica artistica. Ad Amburgo è stata co-direttrice di un programma post-lauream di ricerca artistica.

Trevor Pinch (Cornell University)
Insegna Science and Technology Studies (STS) alla Cornell University, a Ithaca (USA). Gli ambiti della sua ricerca spaziano dalla sociologia della tecnologia alla storia e sociologia degli strumenti musicali, dalle comunità musicali digitali, fino alla sociologia economica e alla STS. Settimanalmente conduce alla radio e sul web la trasmissione “Webwatch”, sulle frequenze di Radio France International. È anche membro del gruppo musicale Electric Golem and the Atomic Forces.

Michael Schwab (Zurich University of the Arts)
È un artista e un ricercatore in campo artistico, che interroga gli usi post-concettuali della tecnologia in diversi media tra cui fotografie, disegni, stampe e installazioni. È tutor alla ZHDK – Zürcher Hochschule der Künste, assegnista di ricerca presso l’Orpheus Institute di Ghent, e presso la Universität für Angewandte Kunst di Vienna. Il suo lavoro si concentra sulle metodologie e epistemologie della ricerca artistica. È cofondatore e caporedattore di JAR – Journal for Artistic Research.

Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma)
È professore associato di Estetica alla Sapienza-Università di Roma. La sua ricerca ha seguito un doppio binario: da un lato, si è focalizzata sulle radici della modernità (da Machiavelli a Bruno a Vico, al quale ha dedicato diversi studi e una monografia), passando per le produzioni letterarie e artistiche cinquecentesche e seicentesche (dalla ‘sprezzatura’ di Castiglione alla tradizione della ‘grazia’, al nescio quid/je-ne-sais-quoi, a cui ha dedicato un volume) fino al ‘700 europeo (in particolare Kant e la Critica della facoltà di giudizio, su cui è in gran parte incentrata la sua monografia Storia filosofica dell’ignoranza). Dall’altro, è invece attento a tutte le manifestazioni della contemporaneità, su cui ha pubblicato numerosi volumi.

Janneke Wesseling (Leiden University)
È direttrice del dottorato in Arte dell’Academy of Creative and Performing Arts dell’Università di Leida e Professore in Arte e Ricerca all’Università delle Arti dell’Aia (Olanda). Dal 2016 è Professore presso la Facoltà di Studi Umanistici, dove insegna Pratica e Teoria della Ricerca in Arte Visiva. Dal 1983 scrive come critica per NRC Handelsblad, pubblicando regolarmente saggi sull’arte contemporanea anche in altre riviste e cataloghi.

Mick Wilson (Gothenburg University)
È artista, formatore e ricercatore in Svezia e in Irlanda. Attualmente è Responsabile della Valand Academy of Art dell’Università di Gothenburg. È membro dell’EARN – European Artistic Research Network e redattore capo di PARSE – Platform for Artistic Research Sweden. È stato co-organizzatore della 4a Curatorial Summer School di Mosca insieme a Paul O’Neill e Janna Graham.

Programma

Lunedì 10.10.2016
Presiede: Philippe Sormani (Istituto Svizzero di Roma)

H16:00-16:10
Saluti di benvenuto
Joëlle Comé (Direttrice dell’Istituto Svizzero di Roma)

H16:10-16:30
Introduzione
Philippe Sormani (Istituto Svizzero di Roma)

H16:30-17:30
Under investigation: ArtLAB in action
Regula Valérie Burri (HafenCity Università di Amburgo)

H18:30-19:30
Interdisciplinarity: Historical Perspectives and Current Positions
Georgina Born (Oxford University)

H19:30-20:00
Discussione

Martedì 11.10.2017
Presiede: Guelfo Carbone (Istituto Svizzero di Roma)

H09:45-10:00
Note introduttive
Guelfo Carbone (Istituto Svizzero di Roma)

H10:00-11:00
After Kant: Aesthetics and Epistemology
Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma)

H11:00-12:00
Discrepancies: Science Galleries, Art Labs and Public Knowledge
Mick Wilson (Università di Göteborg)

H12:30-13:30
Musing Over Music Technology: Bent circuits, Art, and STS
Trevor Pinch (Cornell University)

H15:00-16:00
Interdisciplinarity and artistic research: where is the “inter” located?
Janneke Wesseling (Università di Leida)

H16:00-17:00
A Plea for Experimentation
Michael Schwab (Università delle Arti, Zurigo)

H17:00-17:30
Discussione finale