15.06.2021

Dante necromante?

Conference, Literature, Online

H10:00
Registrazione online

Dates
15.06.2021
Location
Online
Category
Conference, Literature
Information

H10:00
Registrazione online

La conferenza si terrà in italiano e francese e avrà luogo a partire dalle H10:00, Ora dell’Europa Centrale (CET). 
Per partecipare si prega di registrarsi online.

Fin dall’Odissea una componente illustre del poema epico è il viaggio dell’eroe nel mondo dei morti. Che cosa significa e che cosa succede se l’eroe, invece di chiamarsi Ulisse o Enea, è proprio il personaggio dello scrittore, come nella Commedia? L’avventura si trasforma, e da esperienza topica diventa la prova di conoscenze privilegiate e una garanzia di competenze esclusive. Così succede anche per il Virgilio di Dante. Dante Alighieri pone tra i personaggi principali della Commedia Virgilio, che non solo è il poeta latino per eccellenza, ma nella narrazione è un’anima (Inf. I, 67) e racconta di aver già svolto la funzione di evocatore di morti, congiurato dai sortilegi della maga tessala Erittone (Inf. IX, 19-33). Questo ruolo segreto di Publio Virgilio Marone nel poema Farsalia di Lucano pone una serie di problemi di cronologia relativa, tra la storia delle guerre civili di Roma e la cronologia reale degli scrittori, ma è indubbio che Dante abbia voluto fornire Virgilio di competenze (ed esperienze) ulteriori rispetto a quelle note dal sesto libro dell’Eneide. Competenze più ampie anche rispetto al ruolo di auctoritates geografiche e astronomiche che Eneide e Farsalia assumono in trattati scientifici, come il Tractatus de Sphaera di Johannes de Sacrobosco (1230 ca.). 

Queste considerazioni dal campo delle ipotesi di lettura e della ricezione letteraria passano al livello, ben più complesso, della realtà storica grazie a due documenti datati Avignone 1320, scritti nella cerchia dei notai più fedeli e dei nipoti di papa Giovanni XXII, al secolo il caorsino Jacques Duèze (1244-1334). Ben prima delle corti rinascimentali anche le corti del Trecento sono ambienti straordinari e misteriosi.

Nel settembre 1320 viene preparata alla Curia Romana di Avignone una documentazione notarile in cui un testimone racconta che, tra Milano e Piacenza, Matteo e Galeazzo Visconti hanno fatto fabbricare una statuetta d’argento in effigie di papa Giovanni XXII e cercano tra gli esperti alla loro portata qualcuno capace di compiere i sortilegi necessari per distruggere il pontefice. Agli atti risultano i nomi di Antonio Pelacani da Parma, Piero Nani da Marano, e Dante Alighieri da Firenze. Questi documenti dell’Archivio Apostolico Vaticano sono stati appena ripubblicati in edizione critica. 

Basta aver scritto un poema sul mondo dei morti per essere considerato esperto di necromanzia? Che cosa sappiamo delle scientie e del prestigio degli intellettuali nei primi decenni del Trecento, prima della Grande Peste? A settecento anni da questi documenti e dalla morte di Dante ha senso porsi queste domande?

Il convegno è associato alla mostra presso la Fondazione Martin Bodmer di Ginevra, La Fabrique de Dante (24 settembre 2021- 28 agosto 2022), a cura di Michael Jakob e Paola Allegretti. 

Direzione del convegno: Prof. Paola Allegretti (Società Dantesca Italiana), Prof. Michael Jakob (HEPIA/HEAD, Politecnico di Milano).

Programma:

 

H10:00-10:15 – Joëlle Comé (Istituto Svizzero), Saluti istituzionali
Michael Jakob (HEPIA/HEAD Ginevra, Politecnico di Milano), Introduzione

H10:15-11:00 – Agostino Paravicini Bagliani (Università di Losanna, Fondazione Ezio Franceschini – SISMEL), Magia e divinazione alla corte papale del Duecento

H11:00-11:45 – Simone Albonico (Università di Losanna), False profezie del futuro e verità storica del presente nei canti XX e XXI dell’Inferno

H11:45-12:30 – Sylvain Parent (ENS Lyon), Le pratiche necromantiche e magiche in processo al tempo di Giovanni XXII

H12:30-13:00 – Antonella Giacoia (Biblioteca Bernardino Telesio, Cosenza), Per un repertorio delle competenze necromantiche: la geomanzia

 

Discussione

 

H15:00-15:45 – Federico Sanguineti (Università di Salerno), Disseppellire e seppellire un corpo. Note su Inferno I e Inferno IX

H15:45-16:30 – Fabio Troncarelli (Università di Viterbo), Il medico Arnau de Villanova e la necromanzia

H16:30-17:00 – Corrado Bologna (Scuola Normale Superiore di Pisa, Università della Svizzera italiana, Lugano), Il dossier di Avignone

H17:00-17:30 – Paola Allegretti (Società Dantesca Italiana, Firenze), Conclusione

 

Discussione