Creature ibride dall’Oriente alla penisola italiana: appropriazione e (ri)creazioni

Oltre a rappresentare gli animali esistenti e ad evolvere al loro fianco, diverse civiltà hanno prodotto creature ibride, comunemente note come Mischwesen. Gli artisti hanno poi dimostrato una grande creatività che ha portato ad un abbondante bestiario, sviluppato su molti supporti come dimostrano i vasi attici, i gioielli etruschi o addirittura le gemme del periodo romano.

Queste figure ibride non sono sistematicamente associate alla mitologia. Nell’antica Grecia sono spesso legate a storie mitiche, mentre nella penisola italiana si liberano di loro stesse e si guadagnano da vivere.

Queste differenze, tra l’altro, ci invitano a mettere in discussione sia il fenomeno dell’ibridazione sia un’apparente indipendenza, dalle fonti letterarie, delle creature ibride della penisola italiana, dall’epoca etrusca a quella imperiale. Attraverso l’esame di testi, ma soprattutto di immagini ricche e variegate, proponiamo un viaggio nella terra delle creature mostruose eppure così estetiche.